ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876
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13.7.2011 - mercoledì - giorno 41
Vladivostok
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Ancora un giorno fermo a Vladivostok.
La giornata passa in parte in giro per uffici doganali.
In questi giri sono con Luc (il motociclista belga), che però non ha fretta: ha ritmi molto diversi dai miei, quindi per lui stare fermo 3 giorni a Vladivostok non è un problema.
Io invece non ne posso più! Mi sento come in gabbia, senza la mia moto.
In mattinata mi telefona l'agente per chiedermi dov'è il numero di telaio sulla moto. Glielo devo spiegare, altrimenti i doganieri russi non lo trovano!
L'agente marittimo mi dice che sono cambiate alcune regole doganali russe, proprio da pochi giorni: "in meglio?" ho chiesto; "no, in peggio, altre complicazioni".
Comunque nel pomeriggio andiamo agli uffici doganali, dove stipuliamo l'assicurazione per circolare in Russia. Questa storia dell'assicurazione è strana: non l'ho fatta il mese scorso quando sono entrato in Russia dalla Bielorussia, nè 2 anni fa quando sono entrato dal Kazakistan (e poi rientrato dalla Mongolia); chido quindi perchè qui devo farla, mostrando la carta verde della mia assicurazione italiana che comprende anche la Russia. Mi rispondono che la carta verde non la riconoscono perche' non è in russo e qui le regole sono queste e devo farla: forse entrando dalla Bielorussia e dal Kazakistan non si fa perche' questi 3 paesi sono un'area comune. Ho dei dubbi, comunque, l'ho dovuta fare: 1480 rubli (37 euro).
Oggi piove a dirotto: bene, e' tutta acqua risparmiata per domani, quando, nel pomeriggio, spero di avere la mia moto, se non ci saranno altre complicazioni.
Comunque, una cosa positiva nei giri burocratici di oggi (altrimenti davvero snervanti, tra funzionari russi cui non scappa un sorriso nemmno per sbaglio e che parlano solo russo) è che ad accompagnarmi non e' Yuri, il titolare dell'agenzia, ma Svetlana, la sua assistente; e, credetemi, Svetlana è tutta un'altra cosa (meglio di Tatiana in Giappone).
Qualche collegamento internet dall'albergo, per informare famiglia e amici sul viaggio. Poi riposo; due passi; e attesa.
Domani dovrebbe essere il giorno buono: speriamo!
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