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Sei in: MOTO - ITALIA GIAPPONE E RITORNO - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 24

ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876

Andata
10 11 12 13 14 15 16 17 18  
Corea
19 21 22 23 24 25 26 27 28  
Giappone
29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

(Altaj: 49/51)

 
Ritorno
39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59
Conclusioni
Ringraziamenti
Motoguida

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26.6.2011 - domenica - giorno 24
Songnisan (7.46) [+7]
Muan (18.38)[+7]
km 381
viaggio h 10.52, guida h 6.21

Gps Garmin
GPX
Google Earth

Fotoalbum del giorno

Quarto giorno in Corea e... quarto giorno di pioggia.
Recupero la moto dal suo sicurissimo parcheggio (nella stazione di polizia di fronte all'albergo). La moto era parcheggiata accanto a una bicicletta della polizia!


Esco dal parco nazionale Songnisan,


solite difficoltà per evitare le autostrade sempre vietate a tutte le moto,


supero l'ampio e sinuoso fiume Geum,


qualche problema ad attraversare la grande città di Daejeon (senza l'autostrada che l'aggirerebbe in pochi minuti), la solita sosta ad una stazione di servizio per trovare (momentaneo) riparo dalla pioggia e sgranocchiare qualcosa (un pacco di popcorn ricoperti di... miele: una cosa quasi immangiabile; ma come si fa ad avere certi gusti?!), ed arrivo a Buyeo, dove intendo visitare la fortezza del monte Buso (Busosanseong).
Gentilissimi i parcheggiatori del piazzale di fonte all'ingresso della fortezza, che mi chiedono solo... delle foto ricordo:


La fortezza del monte Buso, in magnifica posizione su una collina a picco sul fiume Geum, fu la sede dei sovrani di Paeckche (uno degli antichi regni della Corea), che si erano trasferiti qui a Buyeo per sfuggire al regno di Koguryo. L'esercito di Silla (l'altro dei cosiddetti "Tre regni" dell'antica Corea) conquistò questa fortezza nel 663 e le 3.000 donne del palazzo di gettarono nel fiume per sfuggire agli invasori.
Diversi edifici e templi sono sparsi lungo le boscose pendici della collina.
                                                                        

Salgo, con qualche difficoltà (anche per il caldo e l'umidità) lungo le ripidi pendici della collina, fino in cima, fino al padiglione esagonale da cui la tradizione racconta si gettarono le 3.000 donne:


Bello il panorama sul fiume sottostante, anche se forse non è esattamente quello che pensarono le 3.000 donne:


Terminata la visita, torno al parcheggio dove riprendo la moto. Ma ben presto mi fermo a pranzare.
Attenzione in Corea quando chiedete carne; meglio controllare di cosa si tratta; in questo caso la scelta è chiara:


Ripresa la strada, noto l'abbondanza di chiese cristiane; infatti i cristiani (prevalentemente protestanti) rappresentano oltre un quarto della popolazione.
Le tradizionali risaie si alternano a grandi cartelli pubblicitari... praticamente incomprensibili:

                                                                                       

Supero con un lungo ponte l'estuario del fiume Geum (le coste orientali della Corea sono soggette a forti maree e quindi i numerosi fiumi terminano tutti con profondi estuari)


e, finalmente, nel pomeriggio del quarto giorno della mia permanenza in Corea, vedo, per la prima volta, un raggio di sole!
Dura meno di 5 minuti, ma è già un buon segno!
Continuo verso sud, presso la costa occidentale della Corea (quella rivolta verso la Cina), e attraverso il parco nazionale Naejangsan, apprezzando finalmente qualche bella curva, approfittando che l'asfalto (ottimo) è asciutto.


Dormo a Muan, una simpatica cittadina presso il mar Giallo, che pare essere molto pescoso, poichè noto un'intera via piena esclusivamente di ristoranti di pesce. Stasera la cena è scontata.
Giro qualche ristorante, entro in uno, ma guardo bene i disegni e le foto del cibo, chiedendo chiaramente "voglio questo", del semplice pesce arrosto, non voglio sorprese con "cose strane".
Ottimo, anche se è arrivato qualche contorno "strano"; solo che con le bacchette proprio non ce la faccio a pulire il pesce; la gentile titolare ha anche provato a spiegarmelo, ma a un certo punto ho detto basta, non ce la faccio; grazie, ma me lo pulisco con le mani; e così ho fatto.

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