ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876
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10.6.2011 - venerdì - giorno 8
Omsk (6.58) [+5]
Novosibirsk (18.00) [+5]
km 990
viaggio h 11.02, guida h 8.21
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Oggi partenza con comodo, quasi alle 7. La tappa infatti è breve, meno di 700 km, ma la meta finale del giorno è obbligata: Novosibirsk. Non programmo quasi mai le soste, ma questa città nel mezzo della Siberia non la posso mancare, poichè mi aspetta Eugeniy, il motociclista russo incontrato a Samarcanda durante il mio viaggio in Mongolia.
Scopro dal suo telo la moto (la copro ogni notte, per dare "un po'" meno nell'occhio), parcheggiata accostata all'albergo (qui non c'era un parcheggio recintato, ma era comunque guardata a vista dalle telecamere della sicurezza dell'albergo:
Supero la vicina Omsk e mi reimmetto sulla vecchia via principale che attraversa la Siberia. Il tratto a ovest di questo punto, infatti, ora è molto meno frequentato poichè passa dal Kazakistan: sono solo pochi km, ma comporterebbero un doppio passaggio di forntiera (RUssia-Kazakistan-Russia) con conseguente perdita di tempo (diverse ore) e necessità di visto per il Kazakistan e doppio visto per la Russia.
Supero l'Irtys, il grande fiume che passa da Omsk, affluente dell'Ob (che bagna Novosibirsk), ma in effetti più lungo dell'Ob stesso.
Un po' di pioggia, ma quando torna il sole fa decisamente caldo.
Traffico scarso:
Dopo 11 ore arrivo a Novosibirsk, la più grande città della Siberia e la terza della Russia (quasi 1.500.000 di abitanti):
Attraverso il ponte sul fiume Ob, accanto al ponte ferroviario, che è la causa della nascita e sviluppo della città, molto moderna. Qui infatti gli ingegneri russi decisero di scavalcare questo grande fiume, nella costruzione della lunga ferrovia transiberiana che collega Mosca a Vladivostok (e che fino allo scorso anno era l'unico collegamento terrestre dalla Russia europea al Pacifico, escluse le piste):
Ho il punto gps della casa di Eugeniy, memorizzato 2 anni fa in occasione della mia precedente visita, quindi arrivo rapidamente in zona. Ma, per quanto il gps mi dica che sono di fronte a casa sua, non riesco a individuare il portone del condominio.
Mi guardo intorno, ma proprio non riesco a riconoscere l'ingresso. Sono perplesso: non posso avere sbagliato il punto, eppure questo non è assolutamente l'ingresso, che ricordo bene; la via è molto affollata, soprattutto di gente che passeggia (siamo in pieno centro e Novosibirsk è una città molto vivave).
Io con la moto do piuttosto nell'occhio e infatti ben presto di avvicano due poliziotti, chiedendomi che sto facendo e indicandomi perentoriamente di muovermi. Prendo l'occasione al volo e risolvo due problemi (i poliziotti, che non sorridono per nulla, e trovare la casa di Eugeniy) in un colpo solo: tiro fuori il cellulare, compongo il numero di Eugeniy e passo il telefono al poliziotto, spiegandogli (un po' in inglese un po' a gesti) che quello al telefono è un mio amico russo che mi sta aspettando a casa sua, casa di cui non riesco a vedere l'ingresso.
Eugeniy spiega rapidamente al poliziotto dove sta e infatti dopo pochi secondi me lo vedo arrivare a piedi. La cosa divertente era che il gps in effetti non aveva sbagliato: io ero proprio a 10 metri dalla casa di Eugeniy, praticamente davanti, solo che l'ingresso era sul resto (appunto 10 metri o poco più), dal cortiel interno, che io, fermo sulal via principale, non vedevo! :crazy:
Eugeny mi saluta calorosamente: non ci vedevano dallo scorso anno, quando lui arrivò a Lecce (col suo GS 1200 da Novosibirsk) e lo ospitai a casa mia, con la moglie.
Gli avevo scritto di comprarmi 4 kg del mio solito olio per effettuare un cambio d'olio al volo qui a Novosibirsk (lo troverei facilmente qui a Novosibirsk, ma cerco sempre di guadagnare tempo in viaggio) e quindi, prima di salire in casa, cambio l'olio alla moto. Ho quindi modo di verificare che il concetto di recupero dell'olio esausto qui in Russia consiste nel buttarlo in un qualsiasi cassonetto. (:
Eugeniy e la moglie sono gentilissimi; c'è anche una persona in più in famiglia rispetto a 2 anni fa: la loro figlia di 6 mesi. Approfitto anche della connessione wi-fi di casa sua.
Usciamo a cena io, Eugeny e la moglie:
E' venerdì sera: il centro di Novosibirsk è pieno di gente che passeggio, nella calda estate siberiana.
Eugenyi è quello con la maglietta "italiana":
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