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Sei in: MOTO - ITALIA GIAPPONE E RITORNO - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 20

ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876

Andata
10 11 12 13 14 15 16 17 18  
Corea
19 21 22 23 24 25 26 27 28  
Giappone
29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

(Altaj: 49/51)

 
Ritorno
39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59
Conclusioni
Ringraziamenti
Motoguida

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22.6.2011 - mercoledì - giorno 20
Vladivostok
traghetto per Donghae
km 0
viaggio h 0, guida h 0

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Fotoalbum del giorno

Oggi finalmente partirò da Vladivostok: tre giorni nella stessa città non lo sopporto proprio.
La mattina vado al porto per dare un'occhiata e noto che il portellone della nave è aperto ma ancora non vedo veicoli salire, nè tantomeno le nostre moto, che sono ancora ferme in dogana.
Dopo pranzo torno alla nave e faccio appena in tempo a vedere una scena esilarante: 3 marinai della nave che caricano la mia moto sulla nave a spinta!


Sarà che forse i tre marinai sono rimasti un po' affaticati dalla mezza tonnellata della mia moto, ma le moto successive le caricano con un carrello elevatore:


Non riesco proprio a capire il perchè di un simile sitema assurdo, invece di permettere ai proprietari di condurre le propria moto. Questa è la Russia.
Spero comunque che la mia moto sia arrivata integra nella stiva.
Attendo un po' nella sala di attesa della stazione marittima, guardandomi in giro: panorama interessante.
La nave parte alle 17, con 2 ore di ritardo.
Ciao Vladivostok: tornerò tra 19 giorni, l'11 luglio (io e Davide siamo in tenuta "leggeremente" diversa: i miei bagagli sono sulla moto e quindi io viaggio molto "libero"; i suoi invece non ci stavano, quindi se li deve portare addosso, tuta da moto compresa):


Appena a bordo, come suo solito, Davide ci prova con tutte (non che a Vladivostok sia rimasto inattivo):


Molto bella la baia di Vladivostok; noto i due ponti in costruzione (da anni, sembra che gli stessi abitanti siano pessimisti sulla data di completamento, oltre che sulla regolarità delle procedure):
                                                                                          

Sulla nave sono in uso 3 valute: dollari, yen giapponese e won coreani. Come lingua invece si usa anche il russo, ma i rubli no, preferiscono i dollari: mica scemi. Accettano comunque senza problemi le carte di credito, anche per dei semplici biscotti. Se pago in dollari, mi danno in resto won coreani (cambio corretto). Cena a bordo.
I letti sono di vario "livello": grandi tatami per terra, dove si stendono materassini e coperte (della nave) oppure camerate/cabine da 4 o 8 posti con cuccette tipo quelle dei treni (questa è la mia), a parte le cabine private e le suite.
Saluto Davide (la sua cabina è a un altro piano), ma noto che ci sta provando con un'altra e quindi non lo disturbo.
Domani finalmente riprendo la moto.

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