MEDIO ORIENTE
La Terra Proibita
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2.3.2010 – martedì – giorno 2
30 km E Zagabria (HR) (7.38) –
Plovdin (BG) (18.51*)
km 899
viaggio h 10.13, guida h 8.33
* Da qui, l’ora locale è un’
ora avanti a quella
dell’Italia
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Entro in Serbia, piuttosto velocemente (1’ per uscire dalla Croazia, 3’ per entrare in Serbia); che sollievo attraversare questi confini così semplicemente; tanto ne incontrerò di complicazioni più avanti, meglio non perdere tempo adesso.
Anche in Serbia non cambio in moneta locale. Non è necessario, poiché praticamente ovunque accettano l’euro (anche l’uso della carta di credito è diffuso): per pagare l’autostrada, al ristorante/bar, albergo e soprattutto nel posto più importante per un viaggio in moto, quello di cui nessun motociclista può mai fare a meno, il distributore di benzina. Posso infatti stare un giorno senza acquistare da mangiare, senza un albergo, senza autostrada, ma senza benzina no. Senza benzina il viaggio si blocca.
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L’autostrada continua verso sud, fino a Nis, dove svolto in direzione di Sofia. Ma prima della capitale bulgara c’è finalmente un tratto molto bello motociclisticamente, con la strada che corre sul fondo di una stretta valle, lungo il fiume, con numerose gallerie scavate nella viva roccia. Peccato solo che piova e quindi non possa apprezzare in pieno la sinuosità della strada.
La frontiera con la Bulgaria si annuncia con la solita lunga fila di TIR. È caratteristica comune di queste frontiere, dai Balcani in poi, e ancora peggio sarà, immagino, in Asia. La Bulgaria fa parte dell’Unione Europea, quindi, passando questa frontiera, vi rientrerò, prima di uscirne definitivamente una volta arrivato
in Turchia: 2 minuti per uscire dalla Serbia, altrettanti per entrare in Bulgaria.
La strada continua verso Sofia, ancora ordinaria (l’autostrada la ritroverò solo dopo la capitale), ma è il superamento di Sofia il punto più delicato. Intorno alla città c’è una circonvallazione che disegna un cerchio completo; provenendo da est ed essendo diretto a ovest (o anche il contrario), ogni volta mi chiedo se mi
convenga passare Sofia da nord o da sud. Ma cambia poco, poiché lo stato della strada è terribile; buche, anzi voragini, dappertutto; asfalto che cede ovunque, probabilmente sia per l’intenso traffico pesante che per la cattiva qualità della strada. Lo avevo notato già lo scorso anno, ma speravo che qualcosa fosse migliorato; invece niente, anzi, forse, anche peggio. Aggiungete a questo l’intenso traffico e la pioggia e otterremo una situazione piuttosto pesante. Non vedo l’ora di uscirne. Ormai sono quasi le 17 (entrati in Bulgaria, l’orologio va messo avanti di un’ora e quest’ora resterà fino al ritorno) e mi rendo conto che non riuscirò ad arrivare in Turchia oggi.
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