BALCANI
L'Europa frammentata
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25.6.2008
- mercoledì - giorno 9
Bicaz (RO) (7.07) - Chisinau (MOL) (17.19)
Km 419, viaggio h 10.12, guida h 7.24 |
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Per fortuna stamattina non piove, ma diffusi nuvoloni incombono,
soprattutto sulle montagne. Decido comunque di mantenere il
programma originario e, prima di dirigermi verso Chisinau
e la Moldavia (indipendente), punto sul vicino lago artificiale
di Bicaz.
Poi, valicato un passo a 950
m, arrivo al monastero di Neamt.E'
il più grande monastero maschile della Romania, in
una zona collinare (500 m) coperta di boschi, già famoso
nel '300, soprattutto come centro di diffusione culturale,
grazie alla sua officina di miniaturisti, calligrafi, pittori.
Notevole la chiesa (1493), posta al centro del cortile, con
mattoni a vista e ceramiche ornamentali, alti spioventi.Curioso
il battistero, esterno al convento, dall'enorme cupola.
Ma la cosa più curiosa,
secondo me, è la ... curiosità e l'interesse
manifestato dai monaci verso la mia moto. Fin dall'arrivo,
si sono avvicinati e hanno chiesto particolari su di essa;ma,
adesso che sto per ripartire, un monaco si avvicina, chiede
particolari e ... mi chiede di provarla. Non ho mai fatto
guidare la mia moto a nessuno (escluso il mio meccanico),
ma il monaco insiste e infine accetto, a patto però
di fotografarlo. Gli do alcuni essenziali e importanti consigli
(lui dice di aver guidato moto, ma la Gold Wing è decisamente
un'altra cosa), sale sulla moto, gli resto accanto aiutandolo
per prima cosa ... a non cadere prima ancora di mettere in
moto. Viste le difficoltà, gli chiedo se è ancora
sicuro di voler provare: risponde di sì, convinto.
Mette in moto e ... devo reggerlo altrimenti cade subito!
Accenna a muoversi, non riesce a fermarsi, noto la leva della
frizione esageratamente tirata,infine
intervengo, prima che rovini a terra, fermando (con qualche
difficoltà) la moto con le mani: non è il caso
di insistere e se ne rende conto anche lui.
Dopo il brivido del pope sulla
moto, saluto e dirigo sul capoluogo della Moldavia romena,
Iasi, attraverso le colline.A
Iasi punto verso il centro (aiutato dal solito motociclista,
categoria che, seppur rara in questi posti, non si sottrae
mai dall'aiutare un "collega" che cerca indicazioni),
fino alla Biserica Trei Ierarhi, intitolata ai tre
gerarchi della Chiesa (san Basilio di Cesarea, san Giovanni
Crisostomo e san Gregorio il Taumaturgo). La Chiesa, imponente,
è impressionante nel suo ricchissimo apparato decorativo
esterno, un merletto di intagli.
Da Chisinau il confine Moldavo,
rappresentato dal fiume Prut, è vicino, appena 15 km
... in linea d'aria.
Poichè devo semplicemente
andare dal capoluogo della Moldavia romena (Iasi) alla capitale
della Moldavia indipendente (Chisinau), credo che non avrò
problemi a trovare la strada, ma ...
La via più breve sulla
carta porta in 22 km alla località di Bosia e alla
dirimpettaia moldava Ungheni (subito dopo il fiume Prut).
Mi dirigo fiducioso, ma, dopo un po', la strada peggiora decisamente,
fino a diventare proprio disastrata. Preoccupato, chiedo indicazione
se sia quella la strada per Ungheni e la Moldavia, chiedendo
anche a dei poliziotti; rispondono di sì e continuo,
pensando che, in fondo, se me lo dicono le persone del posto
e per di più dei poliziotti, sarà la strada
giusta. Passo infine la ferrovia (passaggio completamente
incustodito); ormai il fiume è a pochi metri, ma non
vedo nessun ponte; infine mi rendo conto che ... il passaggio
non c'è: questo è un valico solo per la ferrovia,
che infatti supera il fiume Prut con un ponte, ovviamente
per me impraticabile. Mi tocca tornare indietro;certo
che qualche indicazioni in più non farebbe male!
Torno quindi verso Iasi e prendo
un'altra strada che costeggia per diversi km il fiume Prut,fino
ad arrivare, dopo aver superato diversi carri agricoli stracolmi,al
ponte che permette di entrare in Moldavia.
Poco prima del confine mi fermo
per coprire l'adesivo della bandiera della Transdnistria:
non è il caso infatti di entrare in Moldavia esibendo
la bandiera di uno Stato che ha imposto la propria indipendenza
con una guerra contro la Moldavia, che non lo riconosce rivendicandone
il territorio come propria parte integrante.
Anche questo confine lo passo
senza problemi, sebbene la videocamera, montata in modo piuttosto
vistoso sulla moto, attiri l'attenzione delle guardie, che
mi chiedono spiegazioni. Ovviamente quando mi avvicino ai
passaggi di frontiera ho sempre l'accortezza di spegnere la
videocamera (magari all'ultimo momento), come pure evito di
scattare foto, ma non posso certo rimuoverla dalla sua custodia,
fissata saldamente alla moto. Di fronte ai dubbi dei doganieri,
dopo aver cercato di spiegare che sono un semplice turista
e voglio solo documentare il mio viaggio, mi viene un'idea.
Tiro fuori dal baule della moto i numeri di Mototurismo dove
sono stati pubblicati alcuni miei articoli dei precedenti
viaggi e li mostro alle guardie: risolto! Dopo pochi secondi
tutti se li stanno contendendo, commentando (soprattutto le
foto, ovviamente) e sorridendo: ho il via libera!
Superati i problemi burocratici,
percorro le dolci colline della Moldaviae
in breve arrivo alla capitale Chisinau.La
città presenta ampi viali alberati e numerosi parchi.Visito
la cattedrale, dalle forme neoclassiche,l'arco
di trionfoe
alcuni dei suoi ampi parchi.Ho
qualche difficoltà a trovare un albergo normale (trovo
solo alberghi di lusso), poi ricorro al solito sistema del
taxi che, per una piccola mancia, mi porta ad un albergo "accettabile".
La sera noto anche qui parecchio
movimento, con i locali affollati. Forte il contrasto, come
in altri paesi dell'est, tra alcune auto di lusso e tante
altre molto "datate".
Domani sarà una delle
giornate più delicate del viaggio, con l'incognita
Transdnistria. Preparo con cura la disposizione delle eventuali
(probabili) "mance". Non sono preoccupato, ma molto
curioso di vedere quello che mi aspetta.
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