LECCE
– TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo
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22.7.2004
- giovedì - giorno 14
Margherita di Savoia (9.20) – Bari (20.20)
M 39, h 11.00, N 3,6 |
La giornata più movimentata.
Consapevole che la tappa è lunga e non
consente soste intermedie, metto la sveglia alle 6. Ma la
festa sulla spiaggia (con inizio a mezzanotte), organizzata
dal campeggio, mi consente di dormire molto poco a causa del
rumore.
Parto alle 9.20, assonnato.
Le previsioni danno un NW 3 in intensificazione,
con tendenza addirittura NW 5: una pacchia per fare le 46
miglia fino a Mola (rotta 100° circa). Invece all’inizio
il vento è debole, ma almeno da W.
Procedo in poppa, quando tra Margherita di
Savoia e Barletta sono raggiunto velocemente da un gommone
della Guardia Costiera. Mi avvisano che mi stanno sparando
addosso: “Ah, non erano doppiette di cacciatori!”,
rispondo innocentemente. Ero finito nel pieno delle esercitazioni
del locale poligono di tiro militare (a me sconosciuto e per
niente segnalato in mare). Mi “accompagnano” fuori
zona, con una deviazione verso il largo di 1 M. Ringrazio
e proseguo. Certo che, questi militari. In mare tutti devono
segnalare tutto, ma loro no, possono sparare liberamente:
basta che sia segnato sulle carte, nemmeno una boa!
Il vento gira, NW: “Eccolo,” penso
“le previsioni finalmente hanno indovinato”. Poi
N, infine NE (e qui comincio a preoccuparmi), ovvero ancora
bolina, sia pure un unico bordo.
Passo in questo modo tutto il nord barese.
Prevedo che, nonostante tutto, riuscirò ad arrivare
a Mola.
Ma, al traverso di Bari, il vento molla quasi
completamente; ce n’è ancora un filo di poppa,
ma troppo poco per tentare di andare lontano. Sono indeciso:
ormai è tardi, alle 20.15 il sole tramonterà,
non posso rischiare di trovarmi in mare al buio. Stimo di
essere a 8 miglia dal campeggio di Mola e a 2 da un altro
(alla periferia est di Bari) che avevo scartato perché
di difficile accesso per la barca.
2 miglia sono troppe da fare a remi, a quest’ora
poi, col sole che sta per tramontare. Penso anche di rifugiarmi
nel porto vecchio di Bari, chiedendo ospitalità ad
un locale circolo velico, ma la situazione dei porti non mi
ispira molta fiducia; poi arriva una bava di vento che mi
illude per un attimo, ma solo un attimo.
Individuo quindi una spiaggetta, poco dopo
punta Perotti (pessima zona) e ci sbarco, subito dopo il tramonto.Con
l’aiuto di una persona del luogo che gestisce proprio
di fronte un rimessaggio surf (nella sfortuna una fortuna)
e “aggirando” una rete che proibisce l’accesso
(da terra) alla spiaggia (contaminata da amianto), tiro la
barca in secca, lascio la vela e i rulli da lui, e un amico
motociclista di Bari (cui avevo telefonato già prima
di sbarcare) mi accompagna al campeggio.
Doccia, cena e nanna (sperando di ritrovare
la barca il giorno dopo ...).
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