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Sei in: VELA -TREMITI - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 12
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Conclusioni Tabella di marcia

LECCE – TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo

20.7.2004 - martedì - giorno 12
Cala San Felice (9.45) – Manfredonia (17.35)
M 15, h 7.50, N 1,9

FoLe previsioni per oggi danno NW 4; parto quindi fiducioso alle 9.45 (con quel vento e intensità arriverei velocemente a Margherita di Savoia), ma, dopo una lentissima uscita dalla profonda baia (profonda per lunghezza, perché l’acqua all’inizio è talmente bassa da dover trascinare la barca), vedo che vento non ce n’è e quel poco che c’è (praticamente nulla) viene dalla direzione opposta, SE.

Resto quindi quasi fermo in attesa del vento, per 3 ore:quello che non mi era mai successo, mi accade in 2 giorni consecutivi!

Poi lentamente mi muovo, di bolina, e alle 13.30 ho fatto 1 miglio!

Stavolta però non prendo il remo (siamo alla partenza, non all’arrivo, c’è ancora tutta la giornata). Sto per abbandonare e fermarmi nel campeggio (Cala Campi) subito a sud di quello da dove sono partito (appunto 1 M), quando si alza un po’ di vento, da poppa.

Ormai però è tardi, sono le 14, ho perso oltre 4 ore e non credo di poter arrivare alla meta fissata oggi (Margherita di Savoia). Decido quindi di costeggiare il Gargano per potermi fermare in un posto intermedio, presumo il campeggio posto a Nord di Manfredonia.

Il vento adesso è buono, cerco l’ombra della vela e mi sdraio sulla terrazza, alzando ogni tanto la testa per controllare intorno.

Non me la prendo più di tanto per questa deviazione (che comunque provocherà un ritardo di un giorno, poiché la prossima tappa deve essere obbligatoriamente Margherita di Savoia, per mancanza di alternative a sud) e mi godo la bellezza della costa del Gargano. Scorrono davanti a me la Testa del Gargano, Baia Campi,Pugnochiuso, Baia dei Gabbiani,Baia delle Zagare,Mattinata e tante altre baie, grotte e scogliere.

Passata Mattinata, comincio a preoccuparmi di individuare il campeggio per la sosta: infatti è troppo tardi per continuare verso Margherita di Savoia (anche se ora il vento è ben sostenuto, in poppa) e senza gps (che ha misteriosamente e improvvisamente smesso di funzionare ieri mattina) devo affidarmi alla carta (non molto dettagliata) e al sopralluogo fatto 2 mesi fa (però da terra).

Mi avvicino alla costa per riconoscerla meglio; stimo di essere vicino. Non vorrei superarlo: sarebbe seccante e fastidioso risalire poi di bolina, col vento adesso decisamente forte. Mi avvicino ad alcune persone su una spiaggia e chiedo del campeggio Baia del Monaco: mi confermano che è un po’ più avanti. Per far questo devo avvicinare molto la barca agli scogli (è un tratto misto sabbia e scogli), orzare fino a fermarmi, virare col fiocco a collo (una strambata mi porterebbe sugli scogli, visto il poco spazio a disposizione).

Dopo un po’ mi sembra di individuarlo. Stessa manovra e, al secondo tentativo (ma la prima signora era sorda?) finalmente trovo qualcuno che mi dà retta: è qui. Sbarco alle 17.35.

C’è da fare una breve ripida salita (parallela alla costa) per arrivare al campeggio, ma poi si è ricompensati da una magnifica vista sul mare (e la barca) e una bell’aria: piazzo la tenda proprio lì, sul ciglio della scogliera.

All’accettazione (situata come al solito all’ingresso “lato terra”) mostrano molta meraviglia: è il primo caso che incontrano di qualcuno che arriva "dall'altra parte". Tutti molto gentili. Cena in campeggio.

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