gold-wing.it - "La meta è la strada"

    HOME    

     MOTO            VELA       PENSIERI        LINK           CERCA   
Sei in: VELA -TREMITI - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 9
2 3 4/6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

16

Conclusioni Tabella di marcia

LECCE – TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo

17.7.2004 - sabato - giorno 9
Capo Vieste (10.15) – Isole Tremiti (14.23)
M 29, h 4.08, N 7

La mattina, dalla spiaggia, il vento sembra molto forte, ma è da est, quindi favorevole.

Appena esco dalla baia ho la conferma che è davvero molto forte, ma per fortuna in poppa.

Saranno 20 nodi e, in poppa, vado almeno a 8 nodi, con punte certamente superiori a 10.

Il mare è molto mosso, le onde sono di circa 2 m, alcune anche più alte investono la poppa della barca sollevandola e scaraventandola in avanti, facendola planare a grande velocità. Anche se in poppa, devo mantenere alta la concentrazione e sono un po’ teso, perché un piccolo errore potrebbe avere gravi conseguenze.

Riesco a fare qualche foto e ripresa, ma non mi arrischio più di tanto.

Spesso metto il fiocco a farfalla, ma non riesce a starci stabilmente. Il gps dà le Tremiti a 290°; decido di puntare direttamente su di esse, in modo da sfruttare appieno questo forte vento da est, invece di restare entro le 6 miglia prescritte stando più vicino alla costa.

Si va veloce, ma è faticoso mantenere la concentrazione per 3/4 ore. Sto all’estrema poppa, sullo scafo di destra per compensare la spinta del vento sulla randa che è a sinistra. La barca si comporta bene, non si ingavona di prua quasi mai e, quando succede (poche volte, soprattutto lo scafo di sinistra), tutto si risolve in un rallentamento e in molta schiuma.

Un altro controllo del gps mi conferma che le Tremiti sono a 290° (il punto lo avevo aggiunto prima di partire, perché nella cartografia non c’erano); ancora non le vedo (sono 29 miglia, quindi se non c’è un’ottima visibilità non sono visibili, anche se la distanza minima dal Gargano è di meno di 12 miglia). Vedo bene invece la costa del Gargano alla mia sinistra: Peschici,Rodi Garganico e poi, in lontananza, il lago di Varano, possibile tappa per la traversata breve (16 M) verso le isole.

Improvvisamente (le 11.30) le isole compaiono di prua:l’emozione è grande! Sono poco più di una macchiolina, a volte la perdo di vista e guardo ancora la bussola, ma sono loro, e sono proprio dove devono essere, sulla mia prua! Stimo di aver fatto 10 M e che ne manchino quindi ancora 19.

La macchia diventa sempre più grande e dopo un po’ comincio a distinguere le due isole principali: San Domino a sinistra e San Nicola a destra.Il fiocco va un po' a destrae un po' a sinistra.

Il vento è sempre forte, solo in prossimità delle isole cala un po’.

Mi volto indietro e vedo ancora il Gargano.Ma non è più il tempo di guardare indietro: devo preoccuparmi del posto per la barca. Dalla cartina (e da quanto mi han detto) sembra che (esclusa l’ancora o la boa che per la mia barca non sono proponibili per la notte) ci siano solo due possibilità: Cala delle Arene (su San Domino) o il porto di San Nicola (nella spiaggetta interna). Ma la prima sembra troppo piccola e piena di bagnanti e ombrelloni. Decido di puntare sul porto, anche perché sopravvento alla spiaggia.

Mi infilo in poppa tra le due isole, sono un po’ preoccupato: non posso rallentare, vista l’andatura e il poco spazio a disposizione (lo stretto braccio di mare è pieno di imbarcazioni), e quindi non posso sbagliare manovra.

Il traghetto è ormeggiato all’esterno del molo. Entro nel porto e, per fortuna, il ridosso dell’isola attenua il vento e la mia velocità: vedo un buco nell’angolo della spiaggetta sassosa in fondo al porto, tra altre numerose barche in secca e altre alla boa. Lo punto e salgo sulla spiaggia, di fronte a un ristorante.

La “spiaggetta” è sassosa, ma mi accontento. Appena sceso, entro direttamente nel ristorante a chiedere se posso stare lì (in doppia fila), ma sembra che non abbiano le idee chiare; chiedo un po’ in giro, ma nessuno sa darmi risposte certe. Rinuncio all’idea di andare sull’altra isola (San Domino) per chiedere alla Capitaneria.

Pranzo ovviamente nel ristorante davanti alla barca: resto in costume, mi limito a togliermi il giubbotto salvagente.

Poi disarmo la barca. Lascio al ristorante il mio numero di cellulare nel caso in cui servisse per la barca.

Salgo in paese e, dopo qualche tentativo, trovo una camera in affitto per una notte (€ 60!), eventualmente per due se il tempo domani non mi permetterà di ripartire.

Poi incontro la persona davanti alla cui barca ho messo la mia (il comandante della Polizia municipale!): per oggi non esce, basta che domani la sposti entro le 8.

Il paese (e le sue fortificazioni) è molto bello: caratteristico, a picco sul mare, minuscolo, molto tranquillo, però caro. Splendidi i panorami sulle isole.

2 3 4/6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

16

Conclusioni Tabella di marcia
gold-wing.it © - tutti i diritti riservati - gold-wing@libero.it
                                     dal 12.2.2007