LECCE
– TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo
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9.7.2004 -
venerdì - giorno 1
San Cataldo (Lecce) (10.20) - Torre Canne (19.05)
M 52, h 8.45, N 5,9 |
Armo la barca,sistemo
i bagagli,foto
di ritoe
parto alle 10.20.
Avevo chiesto alla Capitaneria di porto informazioni
sulle esercitazioni nel poligono di tiro di Torre Veneri,
posto subito a nord di San Cataldo e passaggio obbligato per
me (si estende fino a 5 miglia dalla costa), ma né
ieri sera, né stamattina hanno saputo darmi i giorni
esatti delle esercitazioni. Normalmente dalla metà
di luglio a fine agosto le sospendono.
Sembra però che oggi ci siano esercitazioni:
c’è infatti la camionetta radar fuori della darsena.
Decido di passare lo stesso.
Telefono dalla barca in Capitaneria: mi dicono
di non passare, ma passo. Davanti ai miei dubbi di come fa
un’imbarcazione che è abilitata a navigare entro
le 3 miglia a passare a 5 miglia dalla costa, non sanno che
dire, tranne un ridicolo “navighi di notte” (le
esercitazioni finiscono alle 20 e ovviamente non ho impianto
elettrico e quindi luci di via).
Dopo un po’ il rumore degli spari è
talmente forteche
decido di allontanarmi un po’, anche se non le prescritte
5 M. Dopo un’ora sono fuori (o quasi).
Vento da SE forza 3, mare poco mosso, velocità
stimo 4/5 nodi in poppa.
Caldo, dopo un’ora mi sposto sul lato
in ombra (dalla vela). L’acqua da bere è bella
fresca (ghiacciata stanotte, si mantiene abbastanza nei gavoni).
Vedo in lontananza Brindisi (forse).
Ad un certo punto compare, in una leggera foschia,
un’altissima ciminiera: è Cerano (la centrale
a carbone). Fa impressione, anzi proprio paura, vedersela
così davanti, improvvisamente, triste tributo al “progresso”.Il
vento rinforza.
Ore 13, al traverso di Cerano, avvisto una
barca a vela, naviga col solo genoa, sono più veloce;
vento più forte (forza 4) e da ESE.
Navigo in poppa molto veloce,la
barca va bene. Qualche strambata improvvisa: poco male, visto
che non ho boma. Spesso a farfalla.
Passo Torre Guaceto (ore 16, M 32)e
decido di continuare per sfruttare questo bel vento. Il vento
arriva a forza 5, spesso plano sulle onde.
Improvvisamente (17.30), all’altezza
di Villanova di Ostuni, a 5/6 M dalla meta (Torre Canne),
il vento scompare. Finora ho tenuto una buona media (6 N),
utile visto la lunghezza della tappa, ma adesso?
Dopo un po’ di esitazione (del vento),
questo si alza, prima incerto, poi bello teso, proprio sul
muso, da WNW!
Percorro di bolina le ultime miglia, col GPS
calcolo rotta e distanza dal campeggio; faccio diversi bordi
(circa 10).
Arrivo alla spiaggia del campeggio “Le
Dune” di Torre Canne alle 19.05, concludendo quella
che sarà la tappa più lunga, come distanza,
del viaggio (52 M).
Mi presento ai responsabili sulla spiaggia,
spiegando che avevo già parlato di questo a maggio;
col trattore tirano la barca più su sulla spiaggia.
Meraviglia di tutti quando sanno che vengo da Lecce.
Pago € 16 per una notte: è un villaggio
turistico. Monto la tenda (terreno duro e sassoso, i picchetti
non prendono), doccia, cena e gelato (sarà una costante
del viaggio).
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