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Sei in: VELA -TREMITI - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 8
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Conclusioni Tabella di marcia

LECCE – TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo

16.7.2004 - venerdì - giorno 8
Torre Pietra (8.40) – Capo Vieste (18.30)
M 36, h 9.50, N 3,6

... e un'alba non da meno.

La notte è passata tranquilla; ho dormito bene, anche se ho dovuto chiudermi completamente nel sacco a pelo per il “fresco” (tipo mummia, coperta anche la testa).

Niente colazione (il “bar” ha solo bevande), compro una bottiglia d’acqua gelata, addento una galletta e rimpiango i cornetti caldi di Margherita di Savoia.

Il vento è calato (come da previsioni) ed è anche girato in senso (per me) favorevole, da WNW.

Parto alle 8.40, puntando dritto verso N per superare una buona volta questo golfo di Manfredonia che mi ha bloccato per 4 giorni. Ma nemmeno questa giornata finirà con lo stesso vento con cui è cominciata. Incrocio diversi pescherecci al lavoro con le loro reti.

Dopo un po’ il vento molla, poi gira non ricordo più quante volte. Infine si stabilizza da NE, giusto il minimo necessario per puntare verso la punta del Gargano (subito a sud di Pugnochiuso) con un unico bordo di bolina. Ma è debole; accumulo ritardo sulla tabella di marcia, fortuna che sono partito presto.

E infatti dopo rinforza, anche troppo. E sono di bolina stretta: se mollo un po’ non la passo più la punta del Gargano. Scarrello appena un po’ la randa, giusto per stare un po’ più tranquillo e per prendere fiato: ogni tanto ho una gran voglia di dormire; e un buco nello stomaco. Ma di mangiare neanche a parlarne, la situazione è troppo impegnativa e delicata. Il Gargano si avvicina, lentamente, troppo lentamente!

A un certo punto mi rendo conto che con questo bordo non riuscirò a passarla: faccio 2 bordi, e poi ancora altri 2. Finalmente passo la punta! E, proprio adesso, il vento cala: è ancora maneggevole, ma adesso non è più impegnativo.

Prendo fiato e, mentre davanti a me comincia a scorrere uno dei tratti più belli della costa del Gargano, ne approfitto per pranzare: le solite frise col pomodoro e un biscotto al cioccolato.

Ristorato, continuo lungo la costa, sempre di bolina, ma con qualche grado di margine. Passano così di lato alla barca Pugnochiuso,la baia di Campi (con un campeggio possibile scalo),la Testa del Gargano,lla baia di San Felice.

Quest’ultima era una possibile sede di tappa, ma, vista l’ora e il buon vento (ormai di bolina larga), decido di proseguire per le altre 9 M che mi separano dal campeggio di Capo Vieste (a N di Vieste).

Vedo ormai Vieste vicina,ma il vento mi gioca un nuovo scherzo e molla quasi completamente.Con grande difficoltà supero Viestecon una bava di vento, ancora di bolina; passo tra il porto e l’antistante isola.Scopro con sorpresa e un po’ di preoccupazione la presenza del cavo aereo di collegamento tra l’isola e Vieste, per fortuna ben più alto dei circa 8 metri del mio albero.

Finalmente, passata Vieste,il vento torna a livelli accettabili, e di poppa, e percorro tranquillamente le ultime miglia fino al campeggio, che individuo (complice il sole contrario) con l’aiuto del gps.Incrocio un aliscafo che collega Vieste alle Tremiti, quasi presagio del mio scalo (speriamo) di domani.

Entro in poppa sulla spiaggia di Capo Vieste alle 18.30, dopo quasi 10 h di navigazione: finalmente sono sul Gargano! Oggi è andata bene, domani alle Tremiti!

Al campeggio si ricordano ancora di me (vantaggi del fare il sopralluogo con una moto Gold Wing) e mi aiutano a sistemare la barca sulla spiaggia.

Grande curiosità di tutti quando scoprono da dove vengo. Molta simpatia dimostrata dai ragazzi della locale scuola surf.

A sera ho la fortuna di assistere al passaggio del Giro d'Italia in Vela.

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