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Sei in: VELA -TREMITI - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 10
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Conclusioni Tabella di marcia

LECCE – TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo

18.7.2004 - domenica - giorno 10
Isole Tremiti (10.00) – Foce di Varano (17.45)
M 25, h 7.45, N 3,2

Le isole meriterebbero una sosta più lunga,ma, visto il vento favorevole e la precaria sistemazione della mia barca, decido di ripartire. Riesco a farlo alle 10, dopo un incidente, in fase di alaggio, a un timone che poteva avere conseguenze gravi, ma che fortunatamente si risolve con una riparazione di fortuna che regge per tutte le 200 miglia fino a casa.

Prima di dirigere verso il continente, giro intorno all’isola di San Domino (M 3 e h 1.30); il vento è debole e mi godo il paesaggio, ammirando la costa e le varie calette dell’isola. Belli anche i passaggi tra San Domino e San Nicola,e tra questa e il Cretaccio.

Mi si avvicina la polizia in gommone, forse meravigliata di vedere un simile natante alle Tremiti (non ne vedo nessun altro in giro) e mi avvisa che non potrò passare la notte lì. Sto per rispondere a tono (“Perché io no e le decine di altre barche ormeggiate sì? E poi la notte l’ho già passata”), ma poi mi freno e sorrido (pensando però “tanto la notte l’ho già fatta, alla faccia di tutti i divieti veri o presunti).

La costa di San Domino mi sfila davanti: cala degli Inglesi(col locale villaggio TCI)e tante altre; poco vento. Passo al largo della zona B vietata di fronte alla costa di San Domino (grotta del Bue Marino);non posso fare a meno di notare che che io, semplice natante a vela senza motore (di impatto ambientale praticamente zero), non posso passare in quelle acque, invece i barconi (a motore) dei locali, carichi di turisti sì: alla faccia della tutela della natura e del locale parco nazionale (che mi sembra una presa in giro)!

Lasciata San Domino,punto verso il Gargano. Visto il vento (ENE) di media intensità, decido di non dirigere direttamente su Capo Vieste (da dove ero partito ieri, che comunque non raggiungerei con un unico bordo) e punto verso il lago di Varano, dove ci sono diversi campeggi. Procedo tranquillamente di bolina larga, poi stretta.

Avvicinatomi alla costa, all’estremità orientale del lago, incontro uno sterminato campo di boe (probabilmente coltivazioni di mitili).Non so se passarlo all’interno o all’esterno. Decido all’interno, sbagliando: questo provocherà un notevole aumento del percorso, ma soprattutto mi farà perdere parecchia strada al vento, dovendo poggiare molto. Solo vicino alla costa l’acqua torna libera.

Costeggio (ormai di bolina stretta, il vento è da NE) la spiaggia del lago di Varano.Decido di puntare all’ultimo dei campeggi, poiché è ancora presto, ma a un certo punto il vento cessa completamente.

Dopo un po’ prendo perfino il remo (per la prima volta col catamarano) e sto per dirigermi a terra verso il campeggio più vicino, ma dopo pochi minuti il vento arriva, molto forte e contrario! ENE.

Faccio qualche bordo, ho qualche difficoltà a individuare il campeggio dove voglio arrivare (il punto col gps lo avevo preso all’ingresso del campeggio, non sulla spiaggia che è oltre la strada). Sono ormai in difficoltà col vento forte, arrivo sulla spiaggia, ma mi accorgo che il campeggio cui puntavo è ancora più avanti. Ma, per fortuna, mi indicano un campeggio poche centinaia di metri dietro, proprio sulla spiaggia! Questo mi era sfuggito nella mia precedente perlustrazione via terra.

Pochi minuti in poppa e atterro sulla spiaggia. Perfetto! Tenda nel campeggio La Perla, piazzata proprio davanti alla spiaggia, con vista barca, sistemata a pochi metri.

Non c’è il ristorante, ma basta fare poche centinaia di metri.

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