LECCE
– TREMITI – LECCE
In Hobie Cat 16’ Getaway da solo
12.7.2004
- lunedì - giorno 4
Margherita di Savoia |
La mattina smonto la tenda
e raggiungo la spiaggia, sperando di arrivare al Gargano che
s’innalza davanti ai miei occhi, al di là del
golfo di Manfredonia.
Ma il vento è molto forte: misuro 16
nodi sulla spiaggia, ne stimo molti di più al largo,
visto che viene da terra, WNW. La rotta per il campeggio dopo
Manfredonia è 334°, necessaria anche per attraversare
l’omonimo golfo senza allontanarsi oltre le prescritte
6 miglia dalla costa, consentite dalle mie dotazioni di sicurezza.
Potrei anche farcela forse con un bordo, ma
non ne sono sicuro e (vista anche l’esperienza di ieri)
non me la sento di rischiare di trovarmi in mezzo al golfo,
a 6 miglia dalla costa, in difficoltà per vento e mare.
Decido, a malincuore, di non partire, almeno
per ora. Se calerà (o girerà da WSW) potrò
partire nel pomeriggio, tanto le 19 miglia fino a Manfredonia
si fanno in 3 ore.
Resto sulla spiaggia a guardare il mare, riposare
e scrivere questo diario. Anche nel pomeriggio il vento non
cala e poi il cielo si copre. Torno in campeggio e rimonto
la tenda.
13.7.2004
- martedì - giorno 5
Margherita di Savoia |
Mi sveglio sperando di poter ripartire, ma
questa volta non smonto la tenda né chiudo i bagagli
andando al lido dove ho lasciato la barca. Vado prima alla
spiaggia del campeggio a guardare il mare e il cielo, e né
l’uno né l’altro mi ispirano fiducia. Grossi
nuvolosi si addensano sul Gargano e le loro propaggini si
estendono quasi fin qui; il vento, già a 15 nodi sulla
spiaggia, ha l’aria di voler aumentare. E’ un
po’ girato da ieri: NW, proprio da dove devo andare.
Bloccato anche oggi!
Passo la giornata leggendo Bolina e Mototurismo
(le mie due passioni, vela e moto) che, per fortuna, avevo
messo in borsa. Durante il giorno il vento gira ancora in
senso orario: nel pomeriggio è da nord e rinforza ancora,
sono a oltre 16 N sulla spiaggia e mare decisamente mosso.
Ha anche piovuto un po’, ma adesso, finalmente,
il cielo si è rasserenato, o quasi.
Mi mancano 2 giorni, solo 2 giorni di buona
navigazione per raggiungere la meta, le isole Tremiti!
Passo il tempo ad analizzare le possibili rotte,
già studiate a casa nella programmazione del viaggio.
Manfredonia 19 M a NW, oppure direttamente San Felice 30 M
a N o, meglio ancora, Capo Vieste 39 M. E poi le Tremiti,
a 31 M da quest’ultimo, o 40 da San Felice. Se solo
il vento calasse o girasse da E!
La forzata immobilità mi fa pensare
che nell’antichità, quando il vento non era favorevole
(le imbarcazioni di allora non potevano risalire il vento,
limitandosi al massimo al traverso), semplicemente ci si fermava
(in un porto, baia o su una spiaggia) e si aspettava che il
vento cambiasse. Altro modo di viaggiare da quello moderno,
in cui comunque si procede, magari a motore, con scadenze
e calendari da rispettare.
Ecco, in fondo, avevo messo nel conto anche
questo. Erano prevedibili queste soste forzate, utilizzando
un mezzo che non può procedere in sicurezza con venti
molto forti o con mare molto mosso, senza un motore ausiliario
e, da non dimenticare mai, viaggiando solo e, quindi, potendo
contare solo sulle mie forze e la mia esperienza.
Quindi aspetto. Prima o poi il vento cambierà;
il vento amico che mi ha portato fin qui mi porterà
più avanti e, dopo, a casa.
Si chiude la giornata con un sms poco rassicurante:
“Freddo e vento forte in mezza Italia, neve sul Gran
Sasso. Tempo instabile anche domani”!
14.7.2004
- mercoledì - giorno 6
Margherita di Savoia |
Alle 7 vado a guardare il mare: il vento è
da W, stimo forza 4, ma un muro di scuri nuvoloni si addensa
sul Gargano.
Resto incerto per un po’ sul da farsi,
la voglia di partire è tanta, ma devo pure essere prudente.
Alla fine decido di restare: prima o poi questo tempo migliorerà!
Alle 11 il cielo è completamente coperto
e tuona, il vento è girato da E.
Mi rifugio in tenda. Alle 11.20 si scatena
il finimondo. Non metto il naso fuori dalla tenda, ma quello
che sento e vedo dall’interno (insieme a quello che
mi dirà chi è rimasto fuori) mi fa capire ciò
che succede: la pioggia cade violentissima, insieme ad un
vento che fa vibrare fortemente la tenda (saldamente ancorata).
I tuoni si succedono incessanti, anche molto vicini. Dopo
mi racconteranno anche di grandine e di visibilità
quasi nulla.
Dura appena mezz’ora: quando esco trovo
il terreno allagato e alcuni ombrelloni danneggiati.
Sono contento di non essere uscito in mare
oggi: cosa sarebbe successo a me e alla barca in mezzo al
golfo di Manfredonia con quella tempesta di vento, pioggia
e grandine? Questa è proprio una giornata in cui è
meglio stare a terra che in mare.
Alle 18 il vento è decisamente da N,
14 nodi misurati sulla spiaggia, cielo poco nuvoloso.
E infine arriva la sera, la sera del terzo
giorno che mi vede bloccato qui. Io, che in un viaggio non
sopporto di fermarmi troppo tempo nello stesso posto, che,
arrivato in una località per quanto bella, sono solito
chiedere ai miei compagni di crociera “quando si parte?”,
sono bloccato ormai da 3 giorni su questa spiaggia.
Fremo dalla voglia di ripartire, ma devo essere
prudente, non devo permettere che il forte desiderio di raggiungere
la meta ottenebri la mia serenità di giudizio per decidere
se e quando riprendere il mare. Vedremo domani!
Prima di addormentarmi, arrivano le previsioni
via sms per domani: N forza 6. Sconsolato, mi addormento.
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