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Sei in: MOTO - ISLANDA - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 3
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ISLANDA
Acqua, terra e fuoco

18.6.2007 - lunedì - giorno 3
Hamar (N) (7.15) - Birkeland (N) (18.27)
Km 541, viaggio h 11.12, guida h 7.13


La mattina per fortuna non piove ed affrontiamo fiduciosi quella che promette essere una bella giornata di moto: ma le aspettative saranno superate dalla realtà!

Passata la famosa Lillehammer (incrocio con una Gold Wing),fatto rifornimento,lasciamo la via principale e cominciamo la lunga salita verso il passo.

La strada è bellissima. Tutto è perfetto: bella la strada, da "guidare"; perfetto il manto stradale; bello il paesaggio; bella la giornata di sole, col cielo di un azzurro che potrebbe farci dubitare di essere in Norvegia.

La salita sembra non finire mai, circondati dalla neve che, mano a mano, diventa sempre più alta ai bordi della strada.

Scatto foto in continuazione, nelle numerose obbligatorie soste per ammirare il paesaggio, e anche dalla moto in corsa. Solo a fine giornata mi renderò conto dell'enormità di foto scattate. Ma, più che le mie parole, credo possano rendere l'idea le immagini.

Avvicinandosi al passo (m 1.415), la neve diventa alta fino a circa 4 metri.

Scendendo, il paesaggio non è meno bello,anche perchè dopo un po' arriviamo al bivio con la strada per Ardal.Quest'ultima è una strada secondaria, che avevo notato sulla carta, incredibilmente bella e ben tenuta (anche se piuttosto stretta) che porta verso sud e l'inizio del Sognefjorden, attraverso un altro passo. Ricomincia quindi la salita.Dopo il passo, c'è il pagamento di un piccolo pedaggio, mai così meritato.Quindi giù, ripidi, verso Ardal.Arriviamo infine ad Ardal, col suo lago e il vicino inizio del Sognefjorden.

Da qui comincia un altro bellissimo percorso: costeggiamo infatti tutto il Sognefjorden, il fiordo più lungo della Norvegia, che si insinua per 200 km dall'oceano a ovest fino a qui, a est. E, fortunatamente, il tempo continua ad essere splendido, con un sole splendente e un cielo azzurro che sembra di stare sulle rive del Mediterraneo piuttosto che di fronte alle gelide acque del mare di Norvegia.

La strada ci accompagna prima sul lato meridionale del fiordo, che poi attraversiamo con un traghetto fino al versante nord (i collegamenti sono brevi e frequenti, non interrompendo quindi troppo la bellezza dell'andare in moto).

Costeggiamo quindi il lato nord del fiordo, ammirandone i bellissimi panorami,comprese alcune belle cascate.

Traghettiamo nuovamente, per attraversare un ramo secondario del fiordo (il Fjaerlandsfjorden, che punta verso nord).

Siamo ormai a metà del lungo Sognefjorden e, da qui fino al mare aperto, non servono più traghetti per costeggiarne le panoramiche rive.

Arrivati alla fine del Sognefjorden, troviamo un campeggio (Birkeland), sulle rive del piccolo lago Aksavatnet. E' un posto che definire tranquillo è poco: non c'è nessuno! C'è solo un cartello che dice più o meno: fate quello che vi pare, poi passiamo per il pagamento; potete usare le barche per pescare sul lago e il barbecue per cucinare.Montiamo le tende proprio in riva al lago,e usufruiamo della comoda cucina del campeggioe degli ampi tavoli all'aperto per la cena.E' stata una giornata splendida: e domani l'imbarco per l'Islanda!

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