SICILIA
E MALTA
Isole d'inverno, a sud
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12.12.2006
- martedì - giorno 7
Catania (8.30) - Taormina
- Peloritani - Lecce (21.59)
Km 686, viaggio h 13.29, guida h 9.46 |
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E' il giorno del ritorno
a casa e il tempo, beffardo, mi regala un sole stupendo. Troppo
tardi per recuperare le strade programmate e saltate, ma comunque
cercherò di approfittarne al massimo oggi. Sveglia
all'alba,tenda
sulla moto e via, verso nord, stavolta lungo la strada costiera,
verso Taormina. La strada ordinaria è molto trafficata,
ma ne vale la pena. Passo da Aci Castello (con un bel castello
su una rupe, entrambi di lava),e
la vicina frazione di Aci Trezza (centro peschereccio)con
le famose isole dei Ciclopi, gli scogli che secondo la leggenda
il ciclope Polifemo accecato scagliò contro Ulisse
in fuga.Qui
Verga ambientò "I Malavoglia".
Continuo sulla litoranea verso
nord,fino
a Giardini Naxos, in vista di Taormina.Taormina
credo sia nota in tutto il mondo, quindi non mi dilungherò
a descriverla. Ci sono già stato, ma vedendola in moto
è perfino più bella: il sito, il mare, l'Etna
sullo sfondo.
Costeggio la costa tortuosa,
con l'Isola Bella e il suo istmo,e
salgo fino alla città. Lasciata necessariamente la
moto in un piccolo parcheggio dedicato,raggiungo
a piedi il Teatro Greco.
Il Teatro Greco fu costruito
in epoca ellenistica (III sec. a.C.), poi quasi interamente
rifatto in età romana (II sec. d.C.), trasformato in
anfiteatro. Senza nulla togliere alla bellezza del monumento
in sè, secondo me l'aspetto più affascinante
è la sua posizione, estremamente panoramica, in cima
alla collina col magnifico sfondo dell'Etna, un fondale scenico
superiore a qualunque opera umana.Splendidi
anche i panorami sulla città,la
costa verso Messina e lo stretto, fino alla Calabria.
Dopo una passeggiata dentro Taormina,scendo
con la moto lungo la strada panoramica verso Capo Taormina.
Adesso
è il momento di andare verso l'interno: è una
giornata troppo bella per dirigersi già verso casa,
ho ancora voglia di gironzolare per la Sicilia! Poco dopo
Francavilla, imbocco la strada n. 185: dopo i Nebrodi e le
Madonie, adesso è la volta dei Peloritani. La strada
è molto bella e sale subito ai m 1.125 di P.lla Mandrazzi,sempre
con l'Etna incombente dietro di me.Giungo
quindi a Novara di Sicilia (m 650),da
dove si comincia a vedere il Tirreno e le isole Eolie.
Arrivato alla costa presso
Milazzo, vista l'ora, decido di prendere l'autostrada che
in pochi minuti mi riporta a Messina, dove sono sbarcato 6
giorni fa.Di
nuovo traghetto, l'ultimo.
Superato
lo stretto, ormai quasi al tramonto,resta
solo la Salerno-Reggio e qualche altra strada conosciuta fino
a casa: 500 km e poco più di 5 ore per pensare a tutto
quello che ho visto in questa settimana. E a quanto ancora
c'è da vedere.
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