SICILIA
E MALTA
Isole d'inverno, a sud
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10.12.2006
- domenica - giorno 5
Catania (8.27) - Nebrodi
- Catania (18.07)
Km 381, viaggio h 9.40, guida h 7.15 |
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Ritemprato da una bella dormita, oggi
affronto i Nebrodi. Ma prima, le gole dell'Alcantara.
Dopo la solita veloce
autostrada, esco a Fiumefreddo come ieri, e percorro una strada
secondaria lungo la valle del fiume Alcantara, non senza aver
ignorato il gps che voleva farmi percorrere una strada ancor
più secondaria!La
strada è bella e, finalmente, sembra che oggi abbia
beccato una giornata di sole.
Giunto alle Gole, la visita necessariamente
continua a piedi. Le Gole dell'Alcantara sono un sito spettacolare:
il fiume Alcantara ha scavato questa profonda gola nella roccia
lavica. E' larga pochi metri, profonda oltre 20, l'acqua è
profonda al massimo 80 cm ed è quindi anche possibile
risalirle a piedi (per circa 150 m, con guida), muniti degli
appositi alti stivali di gomma che si noleggiano all'ingresso.
Dirigo quindiverso
Randazzo, dove imbocco la bella strada n. 120, proseguendo
verso ovest. La strada, che inizia dallo Ionio (a Fiumefreddo,
poco a sud di Taormina), finisce sul Tirreno, presso Termini
Imerese, attraversando l'interno della Sicilia, quasi sempre
in quota, anche oltre i 1.000 m, lungo i Nebrodi e poi le
Madonie, ricca di belle curve. L'Etna è sempre visibile
per tutto il percorso, presenza incombente alla mia sinistra.Si
passa da Cesarò (m 1.150),Troina
(m 1.120), Cerami (m 970).Ogni
tanto la strada è attraversata da animali,quindi
attenti a non esagerare col gas.
Poco prima di Nicosia, sono costretto a malincuore
a lasciare questa strada. Mi rendo conto infatti che sono
troppo in ritardo sulla tabella di marcia e non riuscirei
a rientrare prima di sera; e non voglio restare tra le montagne
al buio. Svolto quindi verso Mistretta, scavalcando i Nebrodi
con un'altra bella strada di montagna (anche se dal fondo
non buono), attraverso la Portella S.Martino (m 1.050) e il
Colle del Contrasto (m 1.107).Anche
qui c'è un traffico "promiscuo".
Arrivato nei pressi di Mistretta, si comincia
a vedere il Tirreno.Giunto
sulla litoranea (presso S.Stefano di Camastra, famosa per
le ceramiche),
la percorro fino a Capo d'Orlando, da dove parte una delle
strade più belle percorse in questo viaggio (la n.
116 fino a Randazzo), che scavalca nuovamente i Nebrodi per
tornare verso l'Etna. E' semplicemente stupenda: tortuosa
quanto basta, in quota, dall'ottimo asfalto, con magnifici
panorami sui Nebrodi e l'Etna. Nella parte iniziale della
strada si possono ammirare bei panorami sulle isole Eolie;poi
si passa da Naso (m 500),per
salire sempre più in quota, fino ai m 1.275 di Floresta,
il comune più alto della Sicilia.
Pochi km dopo, la strada comincia a scendere
e si torna a rivedere l'Etna,passando
verso S.Domenica Vittoria (m 1.027),giungendo
infine a Randazzo (m 754).
Ormai è il tramonto; ho fatto in tempo
a godere con l'ultima luce di questa bella strada. Da qui,
via Bronte e Adrano, rientro a Catania, completando un 8 intorno
ai Nebrodi e l'Etna.
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