FRIULI VENEZIA GIULIA:
EDUCATIONAL MOTOTURISMO E BIKER FEST
9/13.5.2012
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Giovedì 10 maggio, km 324
Oggi si comincia con i giri in moto!
Il tempo è splendido e ben presto comincia a fare caldo. Le moto sono schierate nel parcheggio dell'albergo e non aspettano che noi.
Dino ci conduce sapientemente per le strade del suo Friuli.
Ci dirigiamo prima verso sud. Passata Tolmezzo, iniziamo la salita per la Sella Chianzutan (m 960). Strrada tortuosa come piace ad un motociclsita, immersa nel verde, poco traffico. Perfetto!
In breve arriviamo al valico, dove ci aspetta un tranquillo bar, con ovvia sosta caffè.
Anche la discesa e piacevole, sul versante sud.
Continuiamo il giro verso sud, fino al paese di Pielungo, dove passiamo davani al castello Ceconi. Da qui la strada programmata è interrotta, ma non c'è problema: basta allungare un po' il percorso (cosa normalmente gradita ad un motociclista) e continuiamo il giro.
Siamo ormai arrivati nella pianura friulana, lasciando le montagne alle nostre spalle (anche se sempre vicine e incombenti).
A Sequals ci fermiamo di fronte alla villa di Primo Carnera, famoso campione mondiale dei pesi massimi.
Da Maniago dirigiamo però di nuovo verso nord, attraverso i monti, fino al magnifico borgo di Poffabro. Veramente bello questo paese; parcheggiamo le moto nella piazza e passeggiamo per le sue strette vie.
Comincia però a farsi tardi: il pranzo è previsto per le 12.30, ma è chiaro che arriveremo in ritardo; quindi di nuovo in sella, attraverso le montagne, verso nord.
Costeggiamo il bel lago (artificiale) di Tramonti, e affrontiamo il passo Rest (m 1.052). Molto bello anche questo: salita dal versante sud e discesa da quello nord, verso il Tagliamento.
Ancora verso nord, fino a Comeglians, da dove saliamo verso la Sella Valcada (m 959), vicino al monte Zoncolan, discesa la quale, presso Sutrio, finalmente giungiamo alla Trattoria Alle Trote.
Abbiamo fatto un po' tardi, ma non c'è problema. Il pranzo è ottimo, con specialità locali e, ovviamente... trote, che fino a poche ore fa probabilmente nuotavano nel torrente But, che scorre accanto al ristorante.
Piuttosto pieni, risaliamo in moto. Siamo a pochi chilometri dall'albergo, ma, come spesso capita ai motociclisti, non sarà la via breve quella che ci riporterà alla base. Le nostre guide (Dino e Luca) hanno infatti programmato un altro giro per dopo pranzo e quindi, superata di nuovo Tolmezzo, ci dirigiamo ad est, verso il Tarvisiano.
Valichiamo la Sella di Cereschiatis (m 1.066), lungo una strada praticamente deserta. Molto bello il percorso e anche le sfumature di verde dei boschi che coprono quasi tutto il territorio. Anche qui, ai bordi della strada, noto diversi grandi cumuli di tronchi appena tagliati.
Tornati a valle, da Pontebba puntiamo verso sud, col nostro percorso che spesso interseca quello dell'autostrada che proviene dall'Austria (dal valico di Tarvisio): spesso la nostra strada passa in mezzo ai piloni dell'autostrada, intersecando talvolta anche la vecchia ferrovia.
Piccola deviazione per Venzone, bel paese con un interessante duomo, interamente ricostruito dopo il disastroso terremoto del 1976. La chiesa è stata ricostruita per anastilosi (ricollocando le pietre originarie) ed ammiro la maestria (e la pazienza) del lavoro eseguito.
Da Venzone pochi chilometri ci riportano all'albergo.
La cena è a Tolmezzo (ci arriviamo in moto), al ristorante Al Teatro, dove ci raggiungono altri amici motociclisti della zona.
Ottima anche questa, con diversi piatti tipici, tutti saporiti.
Stasera abbiam fatto tardi e la mezzanotte è passata da qualche minuto quando rientriamo in albergo.
Oggi 324 km, quasi tutti tra le montagne: una ubriacatura di curve.
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