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LA META È LA STRADA
10 anni in Gold Wing: 500.000 km in moto

Come promesso pubblicamente, raccolgo in questa pagina tutte le recensioni ricevute. Tutte, nessuna esclusa, positive e negative. L'unico requisito è ... che abbiate letto il libro.
Le recensioni sono tratte dai link indicati o ricevute per e-mail. Se vuoi che pubblichi la tua, è sufficiente che la scrivi qui sul Forum dei Motoviaggiatori o me la invii a gold-wing@libero.it
Da agosto 2011 è possibile pubblicare la propria recensione anche sul sito dell'editore (Photocity), cliccando qui; chiedo quindi a chi mi ha inviato la propria recensione di farlo anche lì. Grazie.

  1

Maurizio Francesconi
Presidente del
Gold Wing Club
i Lupi dell'Appennino

28.12.2008
e utente di
photocity.it
26.9.2011

Marcello Anglana in questo libro racconta 10 anni di moto, 10 anni di viaggi, 10 anni della sua vita. E, soprattutto, racconta quella incredibile sequenza di km che lo hanno reso noto nel mondo winger: i 500.000 km con la sua inseparabile Gold Wing.
Lo fa "a modo suo", con la sua meticolosità nel riportare ogni viaggio, nel contare ogni km; ma anche nel raccontare le sensazioni provate durante quei viaggi, in sella alla sua moto nell'ultimo decennio. Perchè, come dice l'autore, la vera meta, in fondo, è la strada.
Un testo non solo bello, ma utile, per le numerose informazioni contenute in ogni report di viaggio.
Un libro che dimostra un grande amore per la moto; da leggere tutto d'un fiato e che trasmette, in ogni capitolo, le vere emozioni "on the road".
2

paul Lorenz
utente del
Forum di Mototurismo
29.12.2008
e di photocity.it
4.10.2011

Bello anche come impaginazione, conciso, esauriente quanto basta ed avanza.
3
henry il grigio
utente del
Forum di Mototurismo
2.1.2009
e di photocity.it
15.10.2011
Ho finito ieri sera di leggerlo, in due giorni l'ho divorato ...
E' un buon libro, che fa trasparire sin dalle prime pagine la grande passione per la moto e per il turismo in moto.
Sono rimasto colpito dal report sull'Islanda, e dalla tranquillità con cui sono raccontate alcune "avventure" nei Balcani, che tanto tranquille non mi sono sembrate, almeno con i miei parametri..
Belle e interessanti le divagazioni presenti a fine di ogni capitolo, che chiariscono e fanno conoscere il pensiero motociclistico e di vita di un autore che sicuramente non è un "personaggio" qualsiasi.
Peccato per le foto non a colori, ma a parte questo è un'ottima lettura consigliata davvero a tutti quelli che hanno la nostra passione.
4
motoblog.it
12.1.2009

Per tutti gli amanti del mototurismo ecco una lettura davvero interessante: “La Meta è la Strada” raccoglie un insieme di racconti di viaggio che parlano di 10 anni in Gold Wing, per un totale di 500.000 km percorsi.
L’autore Marcello Anglana presenta così i principali viaggi che ha effettuato a bordo della sua Honda Gold Wing 1500, offrendo al lettore 11 itinerari su e giù per l’Europa, dal Giro d’Italia del 2002 ai Balcani del 2008.
Ogni racconto di viaggi è accompagnato da fotografie, dalla cartina con riportato il percorso seguito e da alcune riflessioni dell’autore, utili per chi volesse ripetere lo stesso viaggio; per avere un assaggio dei racconti presentati nel libro, è possibile vedere il materiale pubblicato sul sito di Gold-Wing.it.
Questo volume è consigliato a tutti gli appassionati dei viaggi su due ruote com’è lo stesso Marcello Anglana, per il quale “La Meta è la Strada” è il titolo del libro ma anche un motto personale, perché quando sale in sella non vorrebbe scenderne più!

5
Ezio
utente del
Forum Treviso Scooter Club
12.1.2009
Per tutti gli amanti del mototurismo ecco una lettura davvero interessante: “La Meta è la Strada” raccoglie un insieme di racconti di viaggio che parlano di 10 anni in Gold Wing, per un totale di 500.000 km percorsi.
L’autore Marcello Anglana presenta così i principali viaggi che ha effettuato a bordo della sua Honda Gold Wing 1500, offrendo al lettore 11 itinerari su e giù per l’Europa, dal Giro d’Italia del 2002 ai Balcani del 2008.
Ogni racconto di viaggi è accompagnato da fotografie, dalla cartina con riportato il percorso seguito e da alcune riflessioni dell’autore, utili per chi volesse ripetere lo stesso viaggio; per avere un assaggio dei racconti presentati nel libro, è possibile vedere il materiale pubblicato sul sito di Gold-Wing.it.
Questo volume è consigliato a tutti gli appassionati dei viaggi su due ruote com’è lo stesso Marcello Anglana, per il quale “La Meta è la Strada” è il titolo del libro ma anche un motto personale, perché quando sale in sella non vorrebbe scenderne più!
6

 

Nicola Venturi
SuperCazzola
utente del
Forum di Ting'avert
24.1.2009
e di photocity.it
1.10.2011

Ho deciso di acquistare il libro d’impulso, senza pensarci sopra 2 volte, perchè leggendo la presentazione e il titolo, visitando inoltre il sito, ho colto, nelle parole di Marcello Anglana una passione ed un entusiasmo pari a quelli che spingono anche me quando mi preparo ad un viaggio e mentre percorro km in sella alla mia moto: sentimenti che accomunano Marcello, me e tantissimi altri, uomini, lavoratori, padri, mariti sulle loro 2 ruote, in una parola, i MOTOCICLISTI, quelli veri, con il senso dell’avventura, la voglia di esplorare, sempre in moto, per il senso di libertà che essa dà a chi la cavalca.
Il capitoletto “la meta è la strada”, che apre il libro, contiene, e fa comprendere in poche e semplici parole, la “filosofia” del viaggiare in moto, non solo quella dell’autore, ma la stessa che accompagna nell’essenza ogni kilometro passato in sella da parte di chiunque nutra questa passione: percorrere strade per ore, attraverso paesaggi diversi e lontani, per il puro piacere di farlo, fine a se stesso, in moto, sempre ...
Come intermezzo tra le accurate descrizioni dei viaggi ci sono dei capitoletti in cui Marcello esprime pensieri e compie riflessioni sull’andare in moto, il senso del viaggio e altri aspetti che accompagnano il peregrinare in sella: chi come me condivide questa passione non potrà che cogliere al volo e rispecchiarsi in quanto l’autore vuole comunicare.
Le esperienze di viaggio di Marcello sono piuttosto intense e non facilmente attuabili da tutti: come si evince dalle pagine del libro, la preparazione deve essere completa e accurata in ogni aspetto per la moto, l’equipaggiamento, gli itinerari e per la persona stessa comunque sottoposta a stress, in quanto l’imprevisto è sempre dietro l’angolo ed essere costretti a rinunciare al proseguimento e tornare a casa è questione di poco.
11 sono i viaggi descritti nel libro, affascinanti, alcuni (la maggior parte) anche molto lunghi, spesso percorsi con medie kilometriche quotidiane piuttosto elevate, che potrebbero essere giudicati folli da chiunque, ma non da parte di un vero motociclista che, come me, li considera degni della più grande ammirazione (e anche con una punta di invidia ...), e hanno il grande fascino delle grandi imprese.
La descrizione dei viaggi è sempre seguita da un’utile e valida pagina di note spese/guida turistica piuttosto accurata, per chi volesse cimentarsi su itinerari simili: leggere le parole di Marcello stimola davvero un irrefrenabile desiderio di mettersi in sella, e chi va in moto sa di cosa parlo!
Molti potrebbero obiettare che in tanti viaggiano e percorrono kilometri in sella attraverso diversi stati come Marcello senza scrivere un libro: tuttavia considerare il volume come una volontà di autocelebrazione da parte dell’autore è secondo me un errore, perchè chi va in moto sa che condividere un viaggio tra appassionati è uno degli aspetti più belli di questa esperienza; inoltre, come ho già detto, ci sono molte informazioni utilissime e spunti interessanti degni di un’accurata guida turistica per tutti.
A questo punto non posso che esprimere la mia ammirazione per le “imprese” di Marcello e augurargli altri 100 di questi 10 anni in sella, oltre a ringraziarlo per aver reso partecipi i lettori delle splendide emozioni provate.
7
paolo2145
utente del
Forum di Mototurismo
25.1.2009
e utente di
photocity.it
27.9.2011
Complimenti, una lettura piacevole, come pure ho gradito le tue impressioni personali inserite fra i vari capitoli.
8
ginoe
utente del
Forum di Mototurismo
25.1.2009
Questa è buona. Giuro che non sto scherzando. Casualmente ho lasciato il libro in cucina e mia moglie (sapete che come si parla di moto o viaggi in moto le viene l'orticaria) ne ha letto alcune pagine e ... le è piaciuto tanto che lo vuol leggere quando lo finisco io. Penso che miglior recensione non ci sia per l'autore. Ancora sto ridendo.
9

GENIO
utente del
Forum di Mototurismo
30.1.2009

Letto tutto d'un fiato!!!
Aspettiamo il secondo.
Il libro è bellissimo.
10
Ettore - iwbff
utente del
Forum di Mototurismo
3.2.2009
Bravo Marcello,
avevo letto i racconti dei tuoi viaggi sul tuo sito, per cui in parte conoscevo gia' i contenuti, quello che mi è piaciuto di più sono le tue impressioni sui singoli viaggi, peccato per le foto in bianco e nero.
Adesso aspetto con ansia la tua partenza per la Cina ma sopratutto il libro che ne seguirà.
11
Franco - vecmazz
utente del
Forum di Mototurismo
5.2.2009
e (Franco Mazzucco) utente di
photocity.it
28.9.2011
Terminato di leggerlo da poco. Mi è piaciuto un libro che si srotola a mo' di diario di viaggio e ci fa partecipare allo stesso per quanto un racconto possa fare. Certamente offre spunti sia per i tragitti, sia per l'organizzazione.
Il libro avrebbe meritato di essere valorizzato da foto a colori e, per documentare i prossimi viaggi, assolutamente direi che così sarà: la mancanza di colori è strana per il lettore che ne fruisce come un commento visuale in più, anche se qualche foto assume così un aspetto particolarmente artistico.
Sul fatto, poi, che anche per ognuno di noi la meta sia la strada, si dovrebbe aprire un lungo dibattito a parte; certo è che il titolo rispecchia bene il contenuto del libro ed il contenuto del libro, a sua volta, lascia trasparire con evidenza la filosofia che anima i viaggi di Marcello.
Aspettiamo altri racconti.
12
ginoe
utente del
Forum di Mototurismo
11.2.2009
Dico subito che non è il mio modo di viaggiare in moto. Aggiungerei alcuni giorni in più non tanto per visite più accurate ma per il ritmo e le soste più lunghe. La lettura, per noi mototuristi, è piacevole, genuina ricca di episodi personali che potrebbero essere i nostri e in alcuni mi ci sono riconosciuto. Mi aspettavo un libro ricco di informazioni tecniche, conoscendo l'autore, e che vi ho trovato, invece ne è venuta fuori un'opera dove il motoviaggiatore Gold Wing risulta dimensionato a "umano" come noi. Trovo la rubrica Motoguida, ad ogni fine viaggio, completa e ricca di informazioni per chi si accinge a visitare i paesi da lui attraversati. Per finire un libro da non tenere in casa dopo averlo letto ma portarlo con noi come un manuale tanto sono precisi i riferimenti e i luoghi che vorremo visitare. Ultima annotazione. Ero contrario al campeggio con tenda ora non più. Ha acuito in me un senso di maggior libertà e per questo ringrazio Marcello.
13
ingvalus
utente del
Forum di Mototurismo
12.2.2009
L'immagine più bella che mi è rimasta è stata quella del campeggio di fronte alle Lofoten ... un paesaggio spettacolare, migliaia di km alle spalle e altrettanti davanti: l'essenza dell'avventura su due ruote.
14
duca73
utente del
Forum di Mototurismo
15.2.2009
Un ringraziamento per il libro continua fonte di ispirazione.
15
Spart
utente del
Forum di Mototurismo
5.3.2009
e utente di
photocity.it
28.9.2011
Dai tempi del suo viaggio a Nordkapp i suoi racconti mi sono stati molto utili per programmare e raccogliere informazioni per le mie avventure e così dopo un po’ di anni ho fatto il giro fino a Gibilterra, Tariffa e Cabo da Roca basato sui suoi racconti e adesso oltre al sito ho anche il suo libro che già si è rivelato molto utile per le mie prossime avventure.
Devo dire che sono piacevolmente sorpreso, è molto leggero e scritto in modo che pagina dopo pagina vorresti ancora continuare.
Oltre tutto il libro si rivela come mi immaginavo una magnifica guida, e qui ho riscontrato un piccolo mancamento, i prezzi dei trasferimenti via nave o i pedaggi sui ponti. La prima volta sono andato a curiosare sul sito di Marcello per sapere il prezzo della nave per Ceuta, e adesso sono curioso del trasferimento in Albania, gli esempi dei prezzi pagati nei campeggi, per me sono molto utili e così sarebbe perfetto.
A parte tutto, il libro aiuta a capire la vera filosofia di Marcello, un viaggiatore macina-kilometri, mi sono piaciuti anche i suoi pensieri che condivido in gran parte. Insomma, vorrei veramente raccomandare questo libro e complimentarmi con Marcello ancora una volta.
Bravo, spero di leggere il prossimo libro che scriverai, adesso posso dire che sarò uno dei primi che lo comprerà.
16

Italo Barazzutti
Navigatore di terra
12.3.2009

Bè, è con piacere che commento il libro di un amico come Marcello, stoico motociclista e grande viaggiatore. Il libro, racconta scorci di vita di un normale mototurista che si avvicina al viaggio con la giusta umiltà, aggiungendo di anno in anno tappe importanti verso mete sempre più prestigiose.
Con la sua descrizione molto precisa di strade, luoghi, alberghi; cose da vedere e da non fare, il libro si trasforma in una guida indispensabile, non un sostituto alle classiche guide (Lonely Planet su tutte) bensì un interessantissimo surplus di esperienze, vissute in prima persona, per chi intendesse affrontare gli stessi itinerari.
Caro amico Marcello nonché collega wing rider come me, non mi resta che augurarti successo anche nella prossima bizzarra impresa che ti sei messo in testa di fare.
Un lampeggio
Italo Barazzutti

17
FAVO1
utente del
Forum di Mototurismo
13.3.2009
Ho appena finito di leggere anch'io il libro del nostro amico Gold, e devo dire che il termine "guida ricca di esperienze" si addice perfettamente.
Aggiungerei una piccola riflessione che mi è naturata nella testa mentre mi addentravo nelle pagine...ho avuto l'impressione che oltre ad una semplice sequenza di viaggi, cronologica, ci sia un tuo viaggio interiore ben più profondo.
Mi riferisco all'aspetto umano, all'importanza che dai alle persone incontrate, ad eventuali compagni di viaggio, ho notato un accenno deciso, ma velato, alla descrizione delle tue emozioni.
Complimenti Gold ... mi hai fatto sognare ... ogni volta che aprivo il libro avevo voglia di girare la chiave del Gs e partire ...
18
streets of fire
utente del
Forum di Mototurismo
31.3.2009
e di photocity.it
28.9.2011
Malgrado la comprensibile stanchezza ho iniziato gia' da domenica sera a leggere il libro. E cosi' nei ritagli di tempo dei giorni a seguire, al mattino dopo colazione, in auto, prima di entarre in ufficio e dopo il break di pranzo, e a volte anche la sera. Oggi ho terminato il resoconto del viaggio a Capo Nord. Le prime impressioni ricavate sono altamente piacevoli e positive. La lettura è fruibile e gradevole, a volte non sembra la mano di Gold, evidentemente il Marcello scrittore si allontana da quello forumista che leggiamo tutti i giorni, dati e dettagli sono presenti a iosa (non avevo dubbi!) ma è concesso il giusto spazio anche alla componente sentimentale ed intimista del viaggio. Pensavo che il libro potesse essere stato scritto da un mototurista per dei mototuristi, ma ho l'impressione che la lettura potrebbe risultare interessante anche a chi non è mai salito in moto.
La lettura continua...
19
Ruggero
utente del
Forum di Mototurismo
4.4.2009
e di photocity.it
28.9.2011
Caro Gold, io non corro molto, se poi mi capitano degli imprevisti mi fermo pure! Solo da poco ho finito di leggere il tuo libro. E' esattamente come me lo aspettavo, un libro scritto con tutta la rudezza e il cuore che può avere un motociclista della tua razza. Un motociclista con la m maiuscola, in neretto e sottolineata! Un libro che sembra scritto stando sulla moto andando a 150 all'ora in autostrada. E' un libro che tiene una certa media, non ti fermi neanche un po' e non fai fermare neanche il tuo lettore neppure a fantasticare su quello che stai descrivendo. Quasi crudele direi. La notte, i pensieri notturni, i pasti, i dialoghi con la gente sembrano quasi dei particolari non degni di nota, ma forse hai ragione, quelle sono cose da motociclisti comuni. Tu sei speciale. Sei speciale nel tuo correre velocemente da un paradiso all'altro senza concederti sosta. Io lo so che stai immagazzinando sensazioni ed emozioni da ruminare quando sarai più avanti con l'età ma ti ringrazio per renderci partecipi di quanto hai visto. Anche se tu correvi io ogni tanto mi fermavo e cercavo di immaginare i posti e le sensazioni e devo dire che il repertorio è stato molto vasto! Ma quando torni in ufficio non ti viene il mal di pancia? Ti auguro di cuore di girare finchè ne hai voglia. Se continuerai a renderci partecipi con il forum e con i libri te ne saremo grati e sappi che così facendo ci permetterai di vedere ciò che per vari motivi i nostri occhi non possono vedere direttamente. Guarda tu per noi! Io mi fido. Anche io nelle mie piccole uscite mi fermo poco per strada, vado pianino ma mi fermo poco. Solo quando mancano poche decine di chilometri all'arrivo, mi fermo in un angolo tranquillo e ripercorro mentalmente il giro che ho appena fatto. Per me è come un piacevole pasto, dopo ho una sensazione di sazietà e di benessere. Un caffè e torno a casa, alla vita di tutti i giorni. Ogni tanto penso che siamo dei fortunati ad avere conosciuto questo mezzo dispensatore di emozioni. Un abbraccio.
20
Cosimo G. My
16.4.2009

Ho terminato la lettura del tuo bellissimo libro, complimenti! Spero che prima o poi tu ne scriva un altro altrettanto interessante.

21
Andrea Pieragnoli
Starboard

utente del
Forum di Mototurismo
21.4.2009
e di photocity.it
29.9.2011

In otto ore di una fredda e piovosa domenica di gennaio mi sono corse sotto gli occhi le 342 pagine del libro di Marcello, avuto dalla sua stessa mano pochi giorni prima (e pochi chilometri prima dei suoi 555.555,5 chilometri) con tanto di dedica e autografo, di cui ne vado fiero.
500 mila chilometri percorsi in quel tempo fanno la bella velocità di 62 mila cinquecento chilometri all'ora, percorsi virtualmente seduto sulla comoda sella posteriore della sua Gold-Wing ad ammirare l'Europa, a condividere emozioni, a prendere foto e appunti, a far cronaca del viaggio che compie e a progettare di quello che farà.
Prendendo come riferimento il contakilometri della sua amata moto, ho conosciuto questo instancabile viaggiatore al km 310.026, cioè alla conclusione del suo viaggio dal circolo polare artico, quindi a pagina 95 del libro.
Da quel momento in poi, dunque da quella pagina in poi, ho avuto la fortuna di condividere in tempo reale e grazie al web i suoi spostamenti in giro per il vecchio continente ovunque ci fosse asfalto da percorrere e strada da guidare.
Fosse anche per cambiare le gomme (Lecce-Bergamo-Lecce è banale per un autotrasportatore, ma è abbastanza singolare per un motociclista che vive a Lecce e "sceglie" il suo meccanico a Bergamo) Gold-Marcello ha instillato in ciascuno dei suoi lettori la voglia di andare per il gusto di andare.
In un certo senso con i suoi viaggi  e le sue cronache Marcello ha accorciato le distanze tanto quanto lo hanno fatto Marconi e Bell con le loro invenzioni: ora tutto appare dietro l'angolo (metaforicamente) e raggiungibile (guidabile).
E se ciò è valido per le grandi distanze, lo è ancor di più per i viaggi fuori porta di cui si nutre il motociclista comune, che troverà in questo testo fonte di ispirazione (e di sicuro voglia) di partire, prima o poi, per la sua Samarcanda, diventando, finalmente, anch'esso un Viaggiatore.

22
bikerale
utente del
Forum di Mototurismo
24.4.2009
Ho finito il libro da qualche giorno, ed ora sta lì sul comodino con la tua faccia che mi guarda ogni sera quando vado a dormire.
Fa buona compagnia a cartine, atlanti ed a diverse raccolte di percorsi motociclistici sulle quali sogno ogni sera prima di chiudere gli occhi; unica differenza, e non da poco, è la scala: in Italia la mia, molto più grande la tua.
Da diversi punti di vista ti ammiro; non avrei mai il coraggio di avventurarmi da solo così lontano, ma non ne avrei neanche l'occasione, nè in termini di impegni lavorativi nè principalmente in termini di impegni familiari (non me la sentirei di lasciare soli moglie e figlio per un mese).
Premesso che ciascuno è libero di regolarsi come meglio crede, non concordo però in toto con il modo di viaggiare che traspira dal libro: per me viaggio è anche fermarsi, andare a piedi, girare per luoghi e città, passeggiare, fare quello che fa la gente del luogo, ecc ecc. e non solo caricarsi di km e km per mettere la bandierina in un punto o per dire di aver attraversato una nazione.
Non riesco a comprendere (attenzione: non sto dicendo che lo giudico negativamente) il tuo desiderio quasi ossessivo di andare per forza in moto in ogni luogo anche in barba a divieti ed usanze, come ad esempio sulla Rocca di Gibilterra.
Naturalmente si tratta di diverse interpretazioni della stessa passione, per cui veramente mi sono identificato in te e nei tuoi pensieri in alcuni momenti, specialmente nel viaggio verso capo Nord ed in quello in Tunisia.
Per farti comunque capire che il libro mi è piaciuto molto e mi ha fatto sognare (il tuo maggiore merito, a mio avviso), non appena lo ho finito ne ho ordinata un'altra copia per regalarla a mio cognato, il mio compagno di viaggi.
Naturalmente resto in ansiosa attesa del prossimo!
Ciao
Alex
23
Peppe Pagano
Motoexplora tour operator
7.5.2009
e di photocity.it
29.9.2011

Un libro che è come una valigia da portare in ogni viaggio, da dove tiri fuori quanto più serve: interessanti appunti di strada vissuta e innumerevoli spunti per aprire nuove rotte a fantastici viaggi.
Ben fatto Marcello: regalare agli altri le proprie emozioni ed esperienze vissute su due ruote sono il vero spirito di chi vuol definirsi un motociclista…. Un grande motociclista.

24
Mototurismo
Maggio 2009

L’autore di questo volume è Marcello Anglana, appassionato motociclista che molti lettori dì Mototurismo già conoscono. Arrivato tardi (a 31 anni) ad appassionarsi dì moto, è salito nel 1998 su una Honda Gold Wing e possiamo dire non ne è più sceso, È stato amore da subito. Il suo motto è divenuto "la meta è la strada" e con l'ammiraglia della Honda ha percorso oltre 500 mila chilometri attraverso Italia, Europa e Nord Africa (49 stati attraversati), Sempre in solitaria, equipaggiato alla perfezione, con un suo stile originale e determinato, Marcello con la sua moto è diventato un esploratore attento, documentatissimo su ogni particolare che il viaggio in Gold Wing comporta.
Questo libro testimonia i suoi primi 500 mila chilometri di viaggi - tra poco il nostro partirà in solitaria per la Cina! - con dovizia dì particolari, dì emozioni e di informazioni ghiotte per ogni viaggiatore motociclista, Leggendo questo volume il lettore potrà immergersi dettagliatamente nell'esperienza di viaggio che Marcello ha vissuto. Report che diventano una miniera di informazioni dettagliate e attendibili su itinerari in Italia, Capo Nord, Svezia, Albania, Russia, Islanda, Creta, Tunisia, Balcani e altro ancora, Completano il libro numerose riflessioni su ciò che il viaggio in motocicletta comporta. Riflessioni personali dell'autore , che evidenziano la grande passione che Marcello riversa sulla moto e sul viaggio, Una moto per il mondo può cambiare la vita, può aprire gli orizzonti, può infondere coraggio, per superare difficoltà e limiti che sembrano Invalicabili. Marcello conosce i limiti oltre al quale non può spingere la sua Gold Wing e razionalmente lì valuta nel suo sconfinato desiderio dì conoscere. Buona lettura.

25

Paolo Buti
motociclista
8.9.2009

Complimenti per come è impostato e scritto; quando leggo mi sembra di essere lì che sto viaggiando visto le mie simili abitudini. Anche per me arrivare in un certo luogo con la mia moto è estremamente importante. Sono estremamente d'accordo sul tenere sempre pronta la moto (in tutto e per tutto) visto che sarà lei a condurmi alla meta.
Appunto "LA STRADA".
26
Marco Simoncioni
motociclista
9.9.2009
e utente di
photocity.it
28.9.2011

Ho letto il libro due volte di seguito, tutte d'un fiato.
Ogni capitolo un viaggio, spesso con fotografie.
Interessante, coinvolgente.
Tra i capitoli, pensieri personali.
L'autore mette subito in chiaro cosa è per lui la sua moto, i suoi viaggi, la 'strada'.
Ho apprezzato veramente tanto la chiarezza di Marcello e le sue prese di posizione: cosa bella, merce rara di questi tempi.
Si può essere o non essere d'accordo con lui, ma la passione espressa è vera, immediatamente avvertibile e da rispettare. Sempre.
Le immagini e le sensazioni che mi sono restate più impresse sono, in ordine sparso, l' insaziabile fame di chilometri di Marcello, l'anziana serba e la struggente malinconia espressa dai suoi occhi dopo i fatti del Kosovo, la descrizione dell'immensa foresta svedese, l'incontro con un amico militare di stanza in Kosovo, l'arrivo all'ingresso del deserto, la visione delle magnifiche e inaspettate isole Lofoten, l'emozionante passaggio al Circolo Polare Artico norvegese e gli ultimi turbolenti chilometri prima di Capo Nord, il toccante pensiero intitolato "La sedia vuota".
Se posso permettermi, suggerirei di eliminare le foto in bianco e nero e usare foto a colori (anche poche), per ogni viaggio (non solo alcuni) tentare di dare una risposta alla domanda delle domande: "Cosa mi resta di questo viaggio", nella prima pagina di ogni capitolo-viaggio inserire una cartina un po' più grande e leggibile del tragitto percorso, specificare i dettagli di almeno alcuni degli 'strumenti' da moto usati (per esempio indumenti, stivali, sacco a pelo).
Per concludere, secondo me, la chicca assoluta e incontrastata del libro è lo stupefacente viaggio in Islanda. Partite da (e tornare a) Lecce, portare a spasso una Gold Wing per l'Islanda (interno incluso) e infilarci anche un moto-raduno dello Stelvio, beh, questo è amore.

27
Stoner 1961
utente del
Forum di Quellidellelica
6.10.2009
Il libro e' molto interessante ed appassionante (mi e' piaciuto tantissimo il resoconto del viaggio in Islanda). Se posso consigliare, anche a costo di incrementare il costo del tuo prossimo scritto, inserisci piu' foto a colori ...
28
Abacus
utente del
Forum di Quellidellelica
10.10.2009
Ho letto il libro di Marcello e mi ha appassionato. Dalle pagine del libro, assolutamente interessanti anche per chi non è viaggiatore assiduo su due ruote, emergono prepotentemente due sentimenti: quello di evadere ogni forma di “staticità” e quello di rendere partecipi gli altri delle proprie esperienze. Il primo sentimento di Marcello mi ispira due bisogni primari (forse non apprezzati da tutti ma assolutamente legittimi): la necessità di mettersi alla prova, un po’ come lo fa il rocciatore o il velista solitario, e quello di esserci, di arrivare, di porre la propria esistenza in relazione a luoghi, persone, problemi sempre diversi e sempre più lontani. Credo che Marcello sia felice quando annota l’ennesimo rifornimento di benzina così come quando, svegliandosi all’alba, inizia un nuovo giorno di viaggio, solo con i suoi pensieri, accompagnato dal pulsare tranquillo del motore della sua Gold Wing e immerso nei profumi e nei colori di una terra sconosciuta. Anche se a volte sembra di leggere un piccolo romanzo d’avventura, abbiamo la certezza che la sua vita sia proprio così, come ce la racconta, piena di grandi e piccole imprese, di dettagli apparentemente insignificanti o talmente particolari che pochi li hanno potuti vivere come lui ha fatto. Le riflessioni personali di Marcello, che s’incontrano in tutto il libro, possono essere condivise o no, ma sono uno spunto per riflettere su temi che partono dal motociclismo ed arrivano nel profondo dei nostri sentimenti. Mi è piaciuta particolarmente una frase del libro, che credo descriva in poche parole quanto ho cercato di fare in modo molto più prolisso: “Non permettiamo all’”assenza di luce” di fermarci. La nostra passione rischiara anche le tenebre”. Bravo Marcello, buoni chilometri.
29
umby4u
utente del
Forum di Mototurismo
9.2.2010
e (Umberto) di photocity.it
29.9.2011
Le imprese descritte sono a dir poco incredibili. Bellissime, chiarissime e molto coinvolgenti le descrizioni dei luoghi visitati, dei momenti passati a cavallo della sua maestosa e fedelissima 6 cilindri boxer che pare ormai abbia visto qualunque tipologia di fondo stradale. E' davvero come essere insieme a lui in ogni istante. Un libro che far venir voglia di mettersi in sella e partire senza meta... tanto "la meta è la strada". Complimenti Marcello!
30
Elisa Cigalotti
motociclista
18.4.2010
Ho letto il tuo libro e devo dire che è fantastico... La tua semplicità nel descrivere i tuoi viaggi trasmette in maniera perfetta il mondo di emozioni che hanno accompagnato te e la tua goldwing... Quanti sogni hai sollecitato nella mia mente... Quanta voglia di salire in sella e partire (nonostante io sia solo passeggera, ma con un ottimo guidatore e compagno di avventura e di vita)...
31
federico
utente del
Forum di Mototurismo
16.6.2010
e di photocity.it
3.10.2011
Libri e dvd letti e visti in paio di giorni...belli...decisamente belli!
Trascinato nelle emozioni, nelle sensazioni, negli stati d'animo provati in ogni viaggio, provati proprio mentre sto pianificando il prossimo!
Grazie Gold!!!!
32
Primo Frigieri
motociclista
2010
Ho già letto tutto il libro e lo trovo scorrevole, ben scritto ed interessante da tutti i punti di vista. L'Autore dimostra tutto l'amore che prova per la sua "goldwing" descritta fra le righe come le "ali dell'anima" che gli consentono di volare basso, ma di volare.
Credo che imprese come quelle descritte, si possano compiere solo con una moto come quella e dal momento che il libro  è destinato a tutti gli appassionati di moto e di mototurismo ma in particolare ai possessori della splendida "GOLDWING", l'unico appunto che mi sento di fare a Marcello, è quello di non essersi soffermato sui dati tecnici e sulla manutenzione che questa moto ha richiesto in una così lunga percorrenza.
Agli appassionati in genere fa piacere sapere quali sono i segreti per avere una moto eterna.
Io stesso ho scoperto il libro di Marcello, digitando su google la frase "Ho percorso 500.000 Km in moto", proprio perchè mi interessava conoscere anche gli aspetti tecnici che consentono simili percorrenze senza radicali interventi. Qualche critica bisogna pur farla!
Ad ogni modo, tanti complimenti all'Autore.
Nota di Marcello Anglana. La scheda sulla manutenzione della mia moto, si può leggere qui.
33

il Pastore
utente del
Forum del
Gold Wing Club
i Lupi dell'Appennino

30.9.2010
e di photocity.it
30.9.2011

Sicuramente è una lettura che consiglierò anche ai miei amici bikers (e non solo amici in Goldwing, che già la maggior parte ti conoscono).
È sicuramente il primo libro da leggere per quanto riguarda la cronologia di lettura, perché permette al lettore di conoscere lo scrittore e protagonista.
L’ho trovato un libro semplice nella sua scrittura e facile per tutti i tipi di lettori, molto appassionante, anche perché durante la lettura provavo veramente tante emozioni, quasi come essere lì accanto a te.
Questo tuo primo libro è stato impostato come un insieme di tutti i tuoi viaggi singoli, dove si è percepito che sei cresciuto e sei maturato (ovviamente motociclisticamente parlando) proprio assieme a loro.
Mi piace molto l’impostazione molto rigida, precisa, molto attenta e scrupolosa di tutti i dettagli che hai citato, e forse mi è piaciuto ancora di più perché anche io sono molto simile a te per certi aspetti, anche se ho davvero molto da imparare da un grande viaggiatore come te.
Mi piacciono i dettagli, l’ordine, le statistiche, la meticolosità, e la passione per la motocicletta. Mi piace il tuo modo di interpretare il viaggio in moto (che purtroppo tanti non condividono perché sono diversi nell’indole), mi piacciono le sfide che lanci a te stesso ed alla tua moto, mi piace perché......siete una grande coppia (ovviamente tu e la tua Goldwing 1500).
Ho notato che con il passare degli anni ed il giungere al termine del tuo primo libro, qualcosa è cambiato…sei riuscito ad aggiungere piano piano un pizzico di informazioni in più…quelle informazioni che, all’inizio del libro non interessavano a nessuno.
In conclusione: la lettura è stata davvero piacevole, mai pesante, molto scorrevole, con capitoletti corti ed allo stesso tempo efficaci e, appena terminato il libro, il primo desiderio che ho avuto è stato quello di ordinare subito il tuo secondo libro.

34
Motitalia
dicembre 2010
Più di 500.000 chilometri in moto in circa 10 anni.  Numeri importanti per viaggi memorabili. "La meta è la strada", più che un motto è uno stile di vita per Marcello Anglana, che in questo libro raccoglie le sue memorie di viaggio, sempre in sella alla sua Honda Gold Wing 1500. Dalla Tunisia alla Svezia, dalla Russia all'Islanda, Anglana spiega la sua filosofia moto-turistica accompagnando ogni racconto con fotografie e cartine dettagliate. Un libro per i romantici del Mototurismo, che come Anglana credono che in un viaggio, la cosa più importante non sia il "dove" andare, ma il "come" arrivarci. "Di un viaggio, la parte più interessante non è la meta finale, ma la strada percorsa per arrivarci", dice Anglana nella prefazione. 10.000 chilometri in 10 giorni in moto per arrivare a Capo Nord... non resta che credergli.
35
david
utente del
Forum
Varadero-Transalp
Club Italia

30.1.2011
Per tutti gli amanti del mototurismo ecco una lettura davvero interessante: “La Meta è la Strada” raccoglie un insieme di racconti di viaggio che parlano di 10 anni in Gold Wing, per un totale di 500.000 km percorsi.
L’autore Marcello Anglana presenta così i principali viaggi che ha effettuato a bordo della sua Honda Gold Wing 1500, offrendo al lettore 11 itinerari su e giù per l’Europa, dal Giro d’Italia del 2002 ai Balcani del 2008.
Ogni racconto di viaggi è accompagnato da fotografie, dalla cartina con riportato il percorso seguito e da alcune riflessioni dell’autore, utili per chi volesse ripetere lo stesso viaggio; per avere un assaggio dei racconti presentati nel libro, è possibile vedere il materiale pubblicato sul sito di Gold-Wing.it.
Questo volume è consigliato a tutti gli appassionati dei viaggi su due ruote com’è lo stesso Marcello Anglana, per il quale “La Meta è la Strada” è il titolo del libro ma anche un motto personale, perché quando sale in sella non vorrebbe scenderne più!
36
Marco Balbino
motociclista
6.2.2011
Finito di leggere il tuo primo libro, in una parola...fantastico....!!!!!
37
stitch762
utente del
Forum di Mototurismo
13.3.2011
e di photocity.it
30.9.2011

Letto in tre giorni.
Appena l'ho iniziato non mi ci sono più staccato... in 3 giorni ho visitato l'Europa intera attraverso i lunghi tragitti autostradali e tante strade sterrate altamente suggestive... (fatte con un Gold Wing... incredibile!!! ).
Il libro mi è piaciuto molto, una miniera d'oro per chiunque voglia ripercorrere gli stessi itinerari o anche per sognare i lunghi viaggi che non sempre è possibile fare. Mi sono piaciuti molti gli intermezzi dei pensieri in libertà tra i vari capitoli; aiutano a capire la persona e non solo il mototurista.
Come già detto da altri peccato per le foto in bianco e nero, se penso ai colori che ci devono essere stati in Islanda... ma ho visto che nei libri dopo (li ho presi tutti e tre in un sol colpo ) anche a questo aspetto è stato dato la giusta importanza.
E' bello leggere la spensieratezza con cui affronti molti viaggi impegnativi, sembra che più km fai più ti rafforzi e godi nel farli; dopo la lettura del libro mi sembra che una distanza media di 800 km sia una breve passeggiata. Certo un Gold Wing sicuramente aiuta ma senza la passione per la strada sarebbero tappe che ucciderebbero il motociclista medio, soprattutto poichè sono giornaliere.
Vogliamo parlare dei 2.704 km da Lecce a Malmo in 24 h??? Come spesso ha ricordato il tuo amico Tomaz... "TU SEI PAZZO!"
Adesso mi butto sulla lettura di " Fino in Mongolia " e sono sicuro che le prossime sere saranno impegnate nel sognare questa nuova meta.
Grazie ancora e buona strada.

38
Il Bussola
utente del
Forum di Mototurismo
22.3.2011
e di photocity.it
4.10.2011

Era da tempo che mi ero preposto di leggerlo, spinto dalla curiosità di conoscere Marcello di là dal forum di Mototurismo e del sentito dire sul suo conto.
Le prime letture degli articoli di Marcello sulla rivista mi avevano dato l’impressione di un meticoloso e pignolo motoviaggiatore, attento forse più al macinare chilometri che ad assaporare i paesi visitati, invece scoprendo i suoi post sul forum e leggendo le prime righe del libro ho scoperto un Marcello diverso: che ama guardarsi intorno il tempo che basta per imprimere nella memoria e nei ricordi i magnifici posti che attraversa. I primi pensieri inoltre mi lasciavano perplesso sul suo “modo” di viaggiare, in poco tempo e percorrendo sempre molti chilometri; ho cominciato invece ad apprezzare e a condividere questo suo “stato” di motoviaggiatore dopo aver acquistato anch’io un goldwing e dopo aver trovato una compagna con cui condividere la mia vita. Ad oggi affermo che per non togliere del tempo ai miei cari, alcuni viaggi che ho in mente necessariamente li farò alla maniera di Marcello: in tempi ridotti e facendo scorrere le ruote della mia goldwing per km e km dall’alba al tramonto.
Torniamo al libro e alla sua recensione da parte mia; è molto preciso nei riferimenti e nei dettagli diciamo “tecnici” d’ogni singolo viaggio, forse in effetti manca un poco d’emozioni e di descrizione degli ambienti attraversati ma d’altronde, è anche questa una caratteristica di Marcello, l’essere essenziale e con pochi fronzoli.
Il libro mi è piaciuto in ogni caso parecchio, mi ha permesso di valutare un altro modo di viaggiare, ammiro Marcello per le imprese portate a termine e lo ringrazio per avermi dato spunti su dove recarmi con la mia goldwing. Ho acquistato anche gli altri due libri certo di un miglioramento sotto il profilo puramente letterario di narrazione e d’emozioni descritte, lavoro svolto dal buon Marcello in seguito ai suggerimenti ricevuti sul suo sito e sul Forum di Mototurismo.
Per concludere un libro che non può mancare nella libreria di un mototurista e soprattutto di un Winger come me e Marcello!
Vai Goldwing continua ad emozionarci con i tuoi viaggi e continua a fornirci preziose informazioni per i nostri futuri progetti di viaggio.

39
Maurizio Giuseppe Trapani
motociclista
16.4.2011
e di photocity.it
30.9.2011
I tuoi libri [questo, "Fino in Mongolia!" e "Medio Oriente"] sono dei veri e propri diari di bordo dei tuoi viaggi effettuati in moto; la lettura è scorrevole e piacevole e trasmettono emozioni e sensazioni di viaggio al lettore più sensibile, come io stesso mi definisco per via della mia indole caratteriale sulla mia personalità. Siccome di professione faccio l'insegnante di Sostegno per gli alunni "Specialmente Abili" e in più sono anche insegnante di Educazione Fisica, noto il rigore preciso e perseverante del racconto delle tue emozioni ed esperienze di viaggio in movimento, mettendo il lettore ad immedesimarsi con la propria moto e sognare lo stesso tragitto che hai fatto te, almeno questa è la mia percezione interiore elaborata. Certo i numeri e le cifre non fanno per me, ma a me è piaciuto il racconto della tua esplorazione geografica e si notano le tue qualità morali più spiccate nel raccontarle. Auguri ed in bocca al lupo Marcello.
40
nico
motociclista
utente di
photocity.it
3.10.2011
Più che un libro è un database ricco di informazioni molto utili per pianificare viaggi. Del resto, Marcello stupisce sempre con imprese eccezionali, descritte in maniera metricolosa dove traspare la voglia di raggiungere la meta prefissata senza farsi scoraggiare dagli imprevisti che possono accadere. Il suo modo di raccontare quello che vede da dietro alla visiera coinvolge e appassiona.
41
Fabio
motociclista
19.10.2011
Questo libro, per la sua completezza e univocità, mi rappresenta davvero il riassunto di quello che è il suo autore : lui VIVE la strada che percorre, ne descrive il modo di percorrerla suo e della sua moto, in funzione dei luoghi dove si trova (e in questo caso sono davvero tanti i posti descritti, in tutta Europa, in Africa e anche in Russia e Turchia).
Lui dice ai sui lettori quello di cui ha avuto bisogno il suo 'destriero', fin nei minimi particolari e la cosa sarà sicuramente estensibile ad ogni 'due ruote' che percorrerà le stesse strade.
Ma ci parla anche di come ha vissuto 'il cavaliere' in tutti questi posti dove è andato, sarà quindi DAVVERO una guida utile per ognuno di noi che volesse visitare una di queste nazioni.
Mi è piaciuto molto anche il finale ... in cui Marcello cominciava a pianificare quello che è poi stato il suo mega viaggio in Oriente ....
quindi sto aspettando il suo ultimo libro !!!
42
Marco Cotti
motociclista
12.2.2012

Una fame incredibile di chilometri.
Un libro che regala spunti ed idee anche per i nostri viaggi tutto scritto con molta semplicità e leggerezza dove non traspare mai il vero sforzo e il vero sacrificio del motociclista.
Solo una forte passione per la moto può aiutare a comprendere il motivo che spinge Marcello a collezionare un così alto numero di viaggi sempre ricavandone un gusto infinito.

43
Pino Manzi
motociclista
13.10.2012

Commento comune a tutti e 4 i libri
Le tue avventure di viaggio hanno qualcosa di magico: riescono a trasportarmi indietro nel tempo, ai miei 15 anni quando con una Gilera 500 Saturno Sport, forcella a pantografo con mollone centrale e modificata in stile chopper da un abile meccanico dell’epoca, folleggiavo per immensi pascoli ovini del sub Appennino Dauno. Sono passati ben 46 anni da allora (... e 9 motociclette…) e leggendo i tuoi meravigliosi racconti di viaggio s’è risvegliato lo stesso entusiasmo tanto che da pochissimo ho acquistato una Gold Wing GL 1500 usata. Non certo per compiere le tue imprese (sono consapevole dell’età) grazie alle quali, però, mi sento partecipe e si appaga in parte quello spirito di avventura ancora vivo in me.
Pensa che mi accingo a rileggere e rivedere i filmati per la terza volta e ti assicuro che non stancano mai: un’opera d’arte è tale quando rileggendola più volte, anche con spirito critico, riesce sempre a trasmetterti nuove emozioni. E’ difficile da spiegare: riesco ad immergermi completamente in quei viaggi, a vivere e condividere  ansie, paure o insicurezze di varia natura inevitabili quando si viaggia come, per esempio, dovere necessariamente proseguire anche con raffreddori o dolori di varia natura, mal di pancia compresi che appaiono quando si cambia repentinamente ambiente a causa di cambiamenti di fuso orario e conseguentemente di alterazione dei bioritmi (vedi funzioni intestinali) e che vanno a costituire l’imponderabile. Sono certo che non è  facile programmare a monte viaggi di quella portata, specialmente quando si pensa a tutta la parte burocratica che l’attraversamento di vari Stati comporta, dei rischi che si corrono e dell’imponderabile  di cui sopra che si annida ovunque ma tu... niente, imperterrito parti consapevole che, in prior, “La meta è la strada”; in alter, le mete programmate. Bravo Marcello; hai saputo trasformare la tua moto in una compagna fedele pronta a soddisfare la tua innata voglia di viaggi, di scoperte, di avventure, di libertà e renderci partecipi con i tuoi racconti. Insomma, un vero centauro che è riuscito a conciliare tutto quanto pur con ristrettezze temporali causa impegni di lavoro.
Mi hai chiesto un commento ai tuoi libri cosa che è impossibile, come se il sacerdote, dopo aver letto le Sacre Scritture chiedesse il parere all’Assemblea. Non ci sono commenti da fare ad esposizioni così dettagliate e coinvolgenti sui tuoi viaggi. Vedi, Marcello: un uomo può definirsi tale quando sa essere umile, modesto ed in grado così di accettare e apprezzare quando qualcuno sa fare e fa di più, bello o brutto, sbagliato o no ma, comunque, ha avuto il coraggio di fare. E lungi da me  l’idea di fare confronti  con chiunque abbia fatto lunghi viaggi in quanto sponsorizzato, finanziato o quant’altro, al contrario di te che alle spalle hai avuto solo e soltanto lo schienale della tua sella Corbin. Quindi, “tutta farina del tuo sacco” ossia programmazione, tenacia, coraggio, consapevolezza e, soprattutto, la voglia di quello spirito libero e avventuroso che ti distingue.
Se poi sei propenso ad accettare un suggerimento costruttivo, alla fine dei racconti di viaggio e per quel che concerne la parte analitica che ritieni sia più rilevante, forse sarebbe più opportuno rappresentarla attraverso grafici, sia essi a torta o istogrammi o grafici combinati con vari parametri in quanto di immediata comprensione; nell’analitico vanno bene pure le tabelle ma, fidati di chi è stato alle prese con queste cose da un’intera vita (vengo dalla ricerca scientifica, dalla statistica e puoi immaginare quanti grafici e tabelle ho dovuto produrre nelle tante pubblicazioni a cui ho partecipato come coautore). I convenuti alla presentazione di un poster scientifico in merito a primi risultati sperimentali di una determinata ricerca, vogliono vedere subito l’essenzialità dei risultati e l’immediata comprensione che solo attraverso rappresentazioni grafiche e foto puoi dare.
Vuoi un esempio?
In ogni convegno, riunioni, lettori ecc…, c’è sempre quello che in gergo diciamo “cerca rogne”…, che vuole dare sfoggio di cultura (che non ha), che si arroga il diritto di sentenziare su tutto e su tutti (e immagino che nella tua vita lavorativa hai vissuto simili esperienze), e vengo al punto.
A pag. 177 del libro Medio Oriente: la Terra Proibita (12: Tabelle) ad Aqaba, giorno 5 marzo 2010 all’arrivo il contachilometri (o il GPS) o il sistema di calcolo ti sottrae costantemente 1 Km che poi scompare a Wadi Rum per ricomparire subito dopo, da Petra fino alla fine (….mmmbbbaaahhhhh?????). Nulla di significativo per chi ha dimestichezza coi numeri ma che al profano (e sono la stragrande maggioranza sui forum e non mi sono mai iscritto apposta: faziosi o in altri termini “ciucci”...) fa scattare un campanello di allarme e che gli darebbe modo di tempestare la rete di stupide argomentazioni screditanti.*
Comunque non preoccuparti, che resti tra noi persone serie. 
Analizzando statisticamente qualche dato sui costi carburanti si rivela molto significativo, ad un intervallo di confidenza di P=0,05, l’escursione dei prezzi da non poter mettere, però, in correlazione ai costi chilometrici totali se non per singolo stato. Lo stesso per i consumi: occorrerebbe sapere molti parametri del tipo qualità carburante, pressione atmosferica, altitudine, umidità dell’aria, venti, tipo di strada e così via …… ma così dovresti scrivere un altro libro solo per le disquisizioni tecniche e che potrebbero interessare la HONDA .
Mi hanno colpito molto certi accostamenti evangelici nei tuoi escursi in Medio Oriente e specie quelli di Luca, il mio preferito. Ciò dimostra quanto è grande la tua capacità di discernimento nel sapere coniugare la Spiritualità ai viaggi, cosa di vitale importanza quando si è soli in giro per il mondo. Forse a molti è sfuggito questo particolare; a me invece no. È necessaria una grande autostima e tanta Fede per fare quello che fai tu. Continua così e non dare troppo peso a nessuno (compreso me), stando attento (ma questo lo sai bene) a tutti coloro che nei loro commenti palesano una profonda invidia mista a rabbia per non essere loro stessi capaci di fare niente. E attento pure a quelli che si dichiarano amici (i più pericolosi) che con le loro velate battute sarcastiche rischiano di provocare sui più deboli l’effetto tortura cinese della goccia d’acqua sul cranio (fortunatamente tu non sei un debole).
Alla fine, bravo Marcello e continua con i tuoi viaggi e scrivi, scrivi e scrivi e per quanto riguarda tabelle e grafici o statistiche varie, conta pure sul mio apporto tecnico.
--------------------------------------------------------------------------
*La mia risposta:
L'anomalia da te trovata nella tabella a a pag. 177 del Medio Oriente (complimenti, sei l'unico ad averla notata) si spiega semplicemente col fatto che i km originari, ricavati dal gps, contengono anche i decimali. La tabella, invece, per necessità grafiche, è semplificata e quindi arrotonda al numero intero; invece i totali tengono ovviamente conto anche dei decimali. Pertanto si crea quella che potrebbe sembra un'anomalia ma si spiega in questo modo.
Esempio concreto.
Km parziali 10,4 + 9,3 + 15,2
Danno un totale progressivo di 10,4 .. 19,7 .. 34,9 Applicando l'arrotondamento, nella tabella stampata comparirà: km parziali 10 + 9 + 15
Totale progressivo: 10 .. 20 .. 35 e non quello che si otterrebbe, sommando i numeri parziali arrotondati, 10 .. 19 .. 34.
Analogamente, quando l'arrotondamento avviene per difetto, tale unità "in più" può scomparire, magari nel prosieguo del viaggio.

44
mototopoautogatto
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
28.10.2012
Da non molto ho acquistato tutti i libri pubblicati da Marcello Anglana alias GW conosciuto fisicamente a immagimondo 2012 dopo aver casualmente letto di una polemica scritta su un forum tra lui ed un altro grande moto-viaggiatore guarda caso con lo stesso nome di battesimo :-) anche lui conosciuto nella stessa occasione.
Le impressioni che subito mi son parse tra i due personaggi è l'estrema carica di simpatia del Romano (MC) contro il distacco un pò freddo ed "antipatico" del Leccese (MA), preso "coraggio" faccio una domanda che mi interessava particolarmente sulle gomme a GW che prontamente uscito dalla sua postazione si avvicina alla moto spiegandomi la sua scelta (non è vero che è antipatico, è il Suo carattere).
In seguito tornato a casa ho voluto capire di più di viaggi fatti da "esperti" e quale miglior sistema se non di leggere libri scritti da chi li ha fatti in prima persona?
Contatto il Sig. Anglana ed in meno di 2 giorni dall'ordine mi vedo recapitare a casa tutti i libri ordinati tranne il primo che avevo acquistato per conto mio su una libreria on-line.
Mi dico, caspita questo tipo sarà anche "antipatico" ma non manca di tempismo e correttezza tanto che ho pensato per un attimo che me li avesse portati a casa di persona.
Ho iniziato a leggere quasi in conteporanea due libri, uno a casa ed uno sul lavoro nei pochi momenti di pausa.
Il primo libro dal titolo "La meta è la strada" racconta di dieci anni di viaggi in moto (500.000 km con la stessa moto la Gold Wing) intervallati da pensieri profondi che mi hanno fatto capire qualche cosetta in più del carattere dell'autore e mi è piaciuto molto sia per il modo in cui è stato scritto che per le ottime e preziose informazioni utili a chiunque volesse intraprendere un viaggio anche se non negli stessi posti.
L'autore descrive in modo dettagliato ciò che serve sapere di un viaggio, percorre a volte tappe superiori ai 1000 km per volta ma non per questo tralascia di descrivere e visitare posti e luoghi programmati mesi prima a casa e riversati in seguito su appunti e strumenti elettronici come gps e quant'altro, è un modo di viaggiare che mi piace , una cosa che sicuramente mi manca è la sua pignoleria nell'organizzazione ma questo non è un suo difetto è sicuramente una mia mancanza, io butto giù un programma di massima e parto all'avventura cosa viene viene...
Un altro aspetto che mi piace segnalare è il suo modo di pensare il viaggio in solitaria, un pensiero che condivido in toto per gli stessi motivi da lui descritti, non si è mai soli in un viaggio in moto ed i problemi in genere sono sicuramente inferiori a quelli che potresti incontrare con "compagni" DI VIAGGIO INADEGUATI cosa che purtroppo più di una volta mi è capitato di affrontare.
A giorni terminerò di leggere il secondo libro e ne farò un report un pò più dettagliato, intanto il mio consiglio a chi fosse curioso di sapere di più sul primo è di acquistarlo senza esitare... non ne rimarrà deluso, 342 pag. emozionanti.
Sergio as Mototopo
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Dragokappa
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
28.10.2012
Che dire: da una parte una lettura piacevolissima, scorrevole al punto giusto ed intervallata da alcune pagine di riflessione su pensieri che tanto vengono in mente quando si viaggia in moto, soprattutto da soli, dall'altra una grande voglia di mettersi in sella una volta chiuso il libro e iniziare a viaggiare senza meta sulle orme dell'autore (con grande rosicata finale non potendolo fare...) insomma, delle belle avventure di un viaggiatore dalle grandi vedute.
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oliviero
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
19.12.2012
Ho terminato di leggere da pochi giorni il libro in oggetto. Si, apparentemente freddo, forse più che freddo un pò distaccato. Ma poi ti spara "...se la casa di un uomo è dove è la sua famiglia, dove sono le persone che ama, si allora domani sarò a casa." Non voglio urtare la riservatezza dello scrittore ma solo commentare ciò che ho letto. Che dire? Questa è la frase che più mi ha colpito. Poi, la meta è la strada... Mai nessun titolo è stato tanto appropriato al suo contenuto. Pochi fronzoli, prodigo di informazioni ma soprattutto la fedele trasmissione delle sensazioni che si provano a viaggiare in moto in solitaria. Giuro che è la prima volta (non amo leggere anche perchè per lavoro sono costretto a farlo quasi tutto il giorno), in cui ho letto un libro quasi tutto d'un fiato (nei ritagli di tempo). Non vedo l'ora di cominciare il prossimo che mi regalerò per Natale!
47
valerio
utente di photocity.it
11.6.2014
L'immagine più bella che mi è rimasta è stata quella del campeggio di fronte alle Lofoten... un paesaggio spettacolare, migliaia di km alle spalle e altrettanti davanti: l`essenza dell'avventura su due ruote.
48
Royal nice
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
24.1.2015
Appena finito di leggere... e già iniziato per un ripasso!!! Faccio i complimenti a Marcello per la sua straordinaria passione e anche per come è riuscito a trasferirla in maniera nitida nel libro... mentre leggevo, sembrava di viaggiare "nella potrona" posteriore insieme a lui!!!
Luigi.
49
toti66
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
e di photocity.it
25.1.2015
Che dire? Libro scritto in maniera sublime! Letto e riletto più volte! Trovo questo libro completo come tutti i libri scritti da Marcello Anglana! Sembra di viaggiare insieme a lui! Sembra di assaporare km dopo km il viaggio! Lo uso per le mie future mete! Magari potessi fare almeno la metà dei viaggi fatti in questo libro di Marcello! Comunque è sempre aperto sul mio comodino in parte al mio letto! Mi serve per evadere con la mente dopo le dure giornate di lavoro! Grazie Marcello.
50
Geppo146
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
25.2.2015
Ho avuto modo di leggere questo fantastico libro durante un periodo di "ferma", ero allettato e grazie all'autore ho avuto modo di viaggiare lo stesso con la fantasia e sognare nuovi posti dove condurre le ruote della moto, nuove strade da percorrere, nuovi orizzonti da raggiungere.
L'autore prende il lettore per mano e lo porta in giro per l'Europa, lungo 500.000 km percorsi in 10 anni; si parte da un giro per l'Italia per poi arrivare in posti lontani, ai quattro cardini, da Capo Nord o l'Islanda a Malta, la Sicilia e la Tunisia, dalla penisola iberica ai Balcani fino alla Turchia.
La lettura scorre veloce e non annoia per nulla il lettore. I vari viaggi vengono descritti con meticolosità, ideale per prendere spunti per viaggi personali
A mio modo, consigliatissimo per motociclisti o semplici sognatori.
51
Marco
Casanova Borca
motociclista
29.7.2015
Carissimo Marcello, carissimo coetaneo, ho appena concluso la lettura del primo dei tre libri presi da te e nel corso della lettura, lo sai, mi è balenata la mia prima maxi avventura in solitaria, andata lunedì 12/07/2015 da BOLZANO a MELITO PORTO SALVO (Reggio Calabria - il punto più meridionale dell'Italia peninsulare) con ritorno mercoledì 15/07/2015 da MELITO P.S. via VIESTE a BOLZANO per un totale di 3000 KM in tre giorni , con il mio record di 1600 KM in un giorno (martedì ho riposato e fatto il bagno nello Ionio calabro, oltre ad aver visitato Reggio Calabria e fatto una capatina a Messina, mia prima volta sicula).
Quindi mio caro Marcello leggendo il tuo libro, approfittando di tre giorni di ulteriori ferie e di mia moglie ancora la mare, ho potuto sperimentare il lungo viaggio.
Ho dal 2012 un BMW R1200GS del 2006, moto stupenda anche per fare del moto-turismo.
E nota bene che è la mia prima vera moto, anche se fin dai 14 anni ho sempre girato con motorini e scooter, utilizzandoli anche per giri di piacere fuori città, ma ovviamente mai paragonabili alle moto.
Il libro è entusiasmante dove spieghi fin nei minimi dettagli sia le posizioni, gli orari che i chilometri fatti e quelli di guida.
L'ideale sarebbe leggere il libro con Google Maps aperto, ma io mi sono gustato il libro a letto, unico momento in cui leggo.
Ovviamente consiglio anch'io la lettura e naturalmente il dolce riposo in libreria, per futuri consigli.
Leggendo le tue parole, sto prendendo in considerazione le dormite in tenda, fino a qualche tempo fa per me non valutate.
Il tuo racconto di viaggio in questo libro che mi è piaciuto di più è sicuramente stato quello in Islanda e quello meno in Tunisia; certo bisogna anche tenere in considerazione che sono viaggi fatti ormai parecchi anni fa.
Particolari menzioni naturalmente a NORDKAPP ed al giro nei paesi dell'area ex Yugoslavia.
Mi appresto ora alla lettura degli altri due libri.
NB: ho conosciuto Marcello dopo averlo visto al Telegiornale in merito alla piccola discussione con la pattuglia della POLIZIA STRADALE al casello della A22 di Vipiteno (nella mia provincia), per la mancata apertura della sbarra e del normale superamento della stessa.
Poi ringraziando Facebook, sono giunto a lui, e dopo l'amicizia virtuale, l'acquisto dei "primi" tre libri suoi; spero di poter incontrare di persona prima o poi Marcello.
52
RG. Impianti Elettrici
utente di
Amazon
29.12.2015

5 stelle su 5
Molto bello.
So di ripetermi , ma anche per questo libro espongo la solita recensione <ho già letto dell'autore praticamente tutti i libri>, è una persona molto valida sia come motociclista che come scrittore.
Molto meticoloso nell'arricchire il racconto con dettagli e consigli, meglio di altri più blasonati....
Lo consiglio , specialmente ai motociclisti come me che viaggiano spesso da soli.

     
     
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