2ª Motopasseggiata Salentina: 27.4/1.5.2007
(lunedì 30)
Gallipoli - Otranto - Castro - Lecce
Alcuni amici partiranno già oggi, dovendo
percorrere molta strada per tornare a casa. Io comunque ho
la grande soddisfazione di avere finalmente un passeggero
sulla moto: mia figlia (9 anni, la stessa età della
moto).
Partiamo verso Otranto, attraversando l'interno
del Salento da ovest a est.
Giunti nella città più orientale
d'Italia, parcheggiamo le moto in centro, davanti alle antiche
mura che si opposero al famoso assedio dei Turchi del 1480,e,
tenuto buono il mio passeggero con un gelato (devo ricordarmi
di non essere solo),visitiamo
la Cattedrale di Otranto, col suo
famoso mosaico (XII sec.) che ne occupa tutto il pavimento,la
cappella con i resti degli 800 martirie
la cripta con la sua foresta di 42 colonne diverse.
Percorrendo alcune strette vie del centro,giungiamo
infine al castelloe
poi sopra le panoramiche mura.
Ma ormai è ora di tornare in sellae
adesso affrontiamo la strada più bella del Salento:
la costa tra Otranto e Leuca. La strada corre, a volte alta,
a volte a mezza costa, a picco sul mare, tra aspre rocce e
pinete. E' una strada che percorro quasi ogni sabato, ma non
mi stanca mai.
Superiamo prima Capo d'Otranto,
il punto più orientale d'Italia,superato
con una curva a 90°,quindi
dirigiamo verso Castro, attraverso la litoranea ricca di curve.Attraversiamo
Porto Badisco, il mitico primo approdo di Enea in Italia.
E poi via verso Santa Cesarea Terme, lungo
una strada che invoglierebbe velicità ben maggiori
di quelle che è bene tenere con una colonna di oltre
30 Gold Wing.
Affrontiamo quindi la discesa
verso Santa Cesarea Terme: due km di curve tra la scogliera
a strapiombo sul mare da un lato e la roccia con la pineta
dall'altra; una vera goduria da fare in moto.
Attraversata la località termale,continuiamo
verso Castro,dove
una breve deviazione verso il mare ci porta a visitare le
grotte della ZInzulusa.
Riprese le moto dal parcheggio,ci
rechiamo, attraversando Castro,al
vicino ristorante, sul mare.
Un altro piacevole pranzo insieme, con il tempo
che ormai sembra trascorrere troppo veloce, avvicinandosi
la fine del raduno. Dopo
il pranzo indugiamo sulla terrazza del ristorante, tra un
caffè e quattro chiacchere, per allontanare il momento
della partenza di molti, ammirando il panorama di fronte a
noi.
Salutati gli amici in partenza, riprendiamo
la litoranea verso sud. All'altezza di Tricase, una breve
deviazione per ammmirare la Quercia Vallonea (già visto
ieri da alcuni di noi).
La litoranea ci regala altri bei panorami e
belle curve; breve sosta al Ciolo, un piccolo fiordo nella
costa.
Infine le ultime curve della litoranea ci conducono
al faro di S. Maria di Leuca e da lì la veloce strada
interna ci riporta a Gallipoli.
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