In questi giorni vedo quello che sta succedendo in Tunisia e spero che quel paese non precipiti nel caos, o verso situazioni simili a certi paesi islamici.
E penso al mio viaggio in quelle terre, nel 2008.
E rifletto che anche i viaggi in moto posso aiutare, in piccola parte, ad evitare questo.
Qual è, in fondo, l'essenza di un viaggio in moto? Qual è lo spirito del viaggiatore?
Certo, è bello guidare la moto, è bello ammirare paesaggi. Ma viaggiare in moto non è solo questo.
Proprio riflettendo sulla Tunisia, penso che la migliore arma per combattere il fondamentalismo (di ogni genere) sia la conoscenza reciproca, lo scambio culturale.
Più noi conosciamo loro, più loro conoscono noi, più difficile è che sorgano rivalità, incomprensioni, odii.
Non basta, ma aiuta.
Ed è per questo che il rapporto umano, il conoscere l'altro, l'apprezzare, anche se non sempre significa approvare, le differenze, è uno dei bagagli più preziosi che riportiamo indietro dai nostri viaggi in moto.
Un bagaglio che, a differenza dei soliti souvenir, non appesantisce la moto, ma alleggerisce l'anima.
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* L'espressione lo spirito del viaggiatore è tratta da un post di Travel sul forum di Mototurismo, in risposta al quale ho scritto le frasi indicate in questa pagina.
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