Ieri ho ritirato la moto dal tagliando.
Questa volta la sosta è stata più lunga
(4 giorni) perché (come detto in altro topic) c'era
da sostituire una membrana del carburatore; infatti avevo
notato nelle ultime settimane una certa esitazione nella
ripresa quando spalancavo il gas.
Telefono al meccanico e gli chiedo se, anticipando il
mio arrivo alle 13, riesco a prenderla prima che lui chiuda
per il pranzo; passerò poi nel pomeriggio per pagare
e fare i conti con calma.
Mi dice di sì, non c'è problema.
Mi presento alle 12.59, prendo la moto
e ... scappo.
Mi fiondo subito in Basilicata: ho fame di moto, di
strada, di km.
Ben presto noto che il difetto è sparito, la
moto sembra nuova, pronta a rispondere al movimento
della manopola del gas, scattante come sempre, docile
ai miei comandi.
Fa quello che le dico, quello che penso, quasi.
E' proprio come la prima volta. Sì,
sono quei momenti che mi vengono in mente: la prima
volta che ho accelerato, la prima volta che ho curvato
con lei, la prima volta che ho frenato.
Sembrano non essere passati questi 8 anni e tutti questi
km. Mi sembra di essere ancora in quei primi giorni.
Era tanta la voglia di moto repressa, che, tornato in
sella, mi pare che tutto ricominci da capo; mi sembra
di guidare una moto che ha solo strada davanti, strada
da percorrere, esplorare, gustare.
E passano le ore, i km; il sole si abbassa e non mi
sento ancora sazio; il tempo passa e sono ancora in
giro, a piegare, accelerare, danzare con lei: due minuti,
non di più, fermo a far benzina, e poi sempre
in moto.
Infine torno: il meccanico mi guarda,
ma non ha bisogno di chiedermi nulla, non serve chiedere
perché, dove sono stato: ce l'ho scritto in faccio,
nel mio sorriso.
Mi spiega tutti gli interventi, mi mostra i pezzi consumati
o sostituiti, pago e saluto: ci vedremo presto! |