A me piacciono le statistiche, credo
che lo si sia anche capito (vedi sondaggi e simili).
Ma sono consapevole dei limiti di esse, soprattutto
quando si parte da un base dati imprecisa. Farò
un esempio.
Immaginiamo un incidente stradale. Sto guidando la
moto quando, improvvisamente, cade una frana sulla strada,
vado sopra i sassi e cado.
Qual è la causa dell'incidente?
1) Direte voi: la frana! Ne siete sicuri?
2) E se io stavo andando a 90, mentre lì il limite
è di 50, magari proprio perché c'è
il cartello pericolo frane? Allora è la velocità!
Ne siete ancora sicuri?
3) E se invece io ho tardato a frenare perché
stavo guardando una ragazza in minigonna ai bordi della
strada? Allora la causa è la distrazione? Forse.
4) E se invece era difettoso il sistema frenante perché
le pastiglie dei freni erano usurate? Allora è
la mancanza di manutenzione? Chissà.
5) E se la frana è caduta perché un incosciente
ha tagliato la rete di protezione per accedere più
comodamente al suo terreno privato? Allora la causa
è il suo comportamento.
Potrei continuare quasi all'infinito, ma la conclusione
è questa.
La causa dell'incidente sarà attribuita ad un
fattore o all'altro a seconda di quanto l'autorità
che esaminerà l'incidente vorrà approfondire
la cosa, magari anche influenzata dai suoi pregiudizi.
Aggiungo un'altra considerazione: anche il concetto
di causa è variabile a seconda di come lo si
voglia considerare.
Faccio un esempio:
se urto un ostacolo perché non faccio in tempo
a frenare
- il giurista dirà che andavo troppo veloce
- l'ingegnere che la potenza dei freni non era sufficiente
- il sociologo che ero distratto dai miei problemi familiari
- il mio allenatore che devo migliorare i miei tempi
di reazione
- il prete che era la volontà di Dio.
Quindi non fatevi fregare da "certe" statistiche.
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