Non dirò niente contro l'uso
del casco. Io lo uso sempre e cerco di prenderlo di
buona qualità.
Non dirò niente, ma io la questione la vedo
così. Usare il casco è innazitutto una
questione di buon senso: il fastidio è minimo
e si deve arrivare proprio a condizioni estreme perché
diventi davvero fastidioso (sole a picco, 40°, marcia
a bassa velocità); poi magati uno se lo compra
pure nero e allora se la va proprio a cercare (la scomodità).
Il renderlo obbligatorio è semplicemente una
valutazione di opportunità che lo Stato ha fatto
(o avrebbe dovuto fare), tra il fastidio arrecato al
motociclista e la (innegabile) limitazione della sua
libertà personale e i rischi che il mancato uso
comporta.
Ma poi basta! Non esageriamo con queste protezioni,
Non vorrei che si instaurasse un clima che potrebbe
portare (sappiano tutti in che mondo viviamo) in un
prossimo futuro all'obbligatorietà del paraschiena,
protezioni alle spalle, ai gomiti, alle nostre p...
!
Basta! La moto è anche libertà, la stessa
vita comporta una ineliminabile dose di rischio. Oltre
certi limiti (sull'obbligatorietà del casco credo
che siamo quasi tutti d'accordo), ritengo che debba
essere lasciata al singolo la libertà di cosa
fare della propria vita, di quali rischi correre e di
quali precauzioni adottare.
Detto questo è ovvio che le protezioni aiutano
a diminuire i rischi in caso di incidente.
Anch'io ho avuto un incidente grave, con volo al di
sopra dell'auto investitrice e atterraggio sull'altro
lato della strada, dopo un "discreto" rotolamento
sulla testa e la schiena. Era un pomeriggio di luglio
ed ero vestito come lo sono sempre in quei casi: jeans,
maglietta a maniche corte e casco. Io non mi sono fatto
niente, i jeans sono sopravvissuti, il casco sembra
integro, ma l'ho cambiato per sicurezza e la maglietta
la conservo per ricordo: è una Lacoste, che avrà
tanti pregi ma non certo quello della protettività;
ha un bello strappo sulla schiena, grande quanto la
mia mano.
Lo so, mi è andata bene, potevo restarci. Ma
io continuo così. |