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Gold Wing Tour Abruzzo
4/7.7.2013
Venerdì 5 |
Giro in Abruzzo:
km 235 |
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l punto di incontro è nel parcheggio dell’Hotel Miramare, accanto all’uscita autostradale di Montesilvano (Pescara nord).
La bandiera del Gold Wing Club i Normanni (un po’ consumata, ma ha attraversato mezzo mondo)
Il camper di appoggio di Gianni, con la sua Moto Guzzi 850 T5 ex polizia (ma oggi userà la sua Gold Wing 1800)
La paletta però non mi sembra originale
Pronto alla partenza
La moto pensa già al giro del mondo
Appena partiti… subito sosta al bar!
Il Trike attira
Percorrendo la litoranea, giungiamo a Ortona,
dove visitiamo il Museo della Battaglia di Ortona (1943).
Qui infatti si svolse, nel dicembre del 1943 (tra il 5 e il 28, anche se i combattimenti nella regione durarono dal 10 settembre, il giorno della fuga del re che si imbarcò proprio qui ad Ortona, quando i tedeschi entrarono in Ortona, e il 7 giugno 1944, quando i tedeschi si ritirarono dalle loro posizioni a nord, presso il fiume Pescara), una delle battaglie più cruente della liberazione d’Italia. I tedeschi in ritirata, dopo l’armistizio e lo sbarco degli Alleati a Salerno e Taranto, si assestarono sulla linea Gustav, da Cassino a Ortona.
Ortona fu un punto nevralgico della battaglia che si sviluppo sulla linea Gustav. Posta sull’Adriatico, era un passaggio obbligato per gli alleati (in particolare i canadesi) che risalivano la costa adriatica.
I tedeschi, per sbarrare il passo agli Alleati, demolirono gli edifici posti sul Corso Vittorio Emanuele, la via principale della città e l’unica percorribile dai carri armati canadesi, risultando quindi la strada ingombra di macerie, oltre che minata.
Fu una vera carneficina, sia per i militari che per i civili.
La guida ci illustra le fasi della battaglia e i reperti esposti nel museo.
Plastico della Cattedrale di San Tommaso Apostolo, distrutta (e poi ricostruita)
Interessante notare la differenza di equipaggiamento di italiani, canadesi e tedeschi; in particolare gli elmetti.
Ecco un elmetto italiano. Notare il pessimo stato di conservazione e la scarsa proiettività.
Un elmetto canadese, meglio conservato e più protettivo.
Un elmetto tedesco, ottimamente conservato (a dimostrazione della bontà del materiale) e molto protettivo.
Divisa canadese
Divisa tedesca
Plastica della città di Ortona, al tempo della battaglia.
Dettaglio del corso Vittorio Emanuele.
Finita la visita al museo, riprendiamo le moto. Sosta al bar, sempre a Ortona.
Quindi ci dirigiamo verso l’interno.
Pretoro
Saliamo lungo le pendici della Maiella,
fino a Passo Lanciano(m 1.306), dove ci fermiamo a pranzare.
Ripartiamo!
direzione la Maielletta (m 1.995) e il Blockhaus (m 2.142), anche se so che, arrivati ad una certa quota, la strada è chiusa al transito, purtroppo.
Infatti.
Quota 1.700.
Non sopporto i divieti di accesso, soprattutto alle moto e soprattutto se non ne comprendo la ragione.
Quindi…
Non posso però arrivare fino al Blockhaus (quota 2.142): troppo pericoloso (controlli della Forestale).
Bei tempi, quando si poteva arrivare al Blockhaus (l’ho fatto anni fa).
Sosta al bar qui vicino, a quota m 1.650)
Torniamo a valle. Bella discesa e bei panorami. Bello anche il clima, col sole che splende quasi sempre.
La Maiella (m 2.793) è ancora innevata
Rientrati a Pescara, dopo qualche ora di relax, ci incontriamo al solito punto di ritrovo (parcheggio albergo Miramare) per andare a cena.
Ci raggiunge un winger direttamente dalla sua Ucraina. La sua moto ha “qualche” led (sembra che se li installi lui stesso, essendo il suo lavoro).
Spente le luci, sembra quasi una moto “normale”.
Cena a Silvi Marina (CH)
I 5 Normanni (Gold Wing Club i Normanni); da sinistra: Antonio, Paolo, Marcello (io), Pippi, Lorenzo.
Dopo cena, sfilata delle luci sul lungomare di Pescara.
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