FINO IN MONGOLIA!
25.000 km in moto attraverso la Via della Seta e la Siberia
Come promesso pubblicamente, raccolgo
in questa pagina tutte le recensioni ricevute. Tutte,
nessuna esclusa, positive e negative. L'unico requisito
è ... che abbiate letto il libro (o visto il dvd video).
Le recensioni sono tratte dai link indicati o ricevute
per e-mail. Se vuoi che pubblichi la tua, è sufficiente
che la scrivi qui
sul Forum dei Motoviaggiatori o me la invii a gold-wing@libero.it
Ecco le recensioni del libro e, di seguito, quelle del dvd video.
Libro: Fino in Mongolia! 25.000 km in moto attraverso la Via della Seta e la Siberia
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Ho appena finito di leggere il libro; l’ho trovato scritto in modo semplice e molto diretto. Rende magnificamente l’idea dei posti visitati; mi sono imposto di leggerlo davanti al pc collegato sul sito del report del viaggio e mano a mano che leggevo i capitoli avanzavo contemporaneamente le foto e questo mi ha permesso di godere appieno i pensieri scritti da Marcello, che ho avuto la fortuna di conoscere in occasione dell'acquisto del libro. Mi hanno colpito parecchio i pensieri e le preoccupazioni del viaggiatore, che poi nei viaggi sono comuni a tutti noi. Consiglio a tutti la lettura perchè, anche se la meta per tanti di noi resta un sogno, ci permette di essere seppure con la fantasia in quei luoghi con Marcello. |
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Pur conoscendo già a grandi linee tutta la storia e il percorso è stata una lettura veramente piacevole e molto coinvolgente.
Il fatto poi di conoscere personalmente l'autore-pilota e la sua moto ha reso ancora più reale la mia partecipazione all'avventura.
I miei complimenti a Marcello e alla sua gloriosa Gold Wing.
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Marcello con questo suo secondo libro ci ha stupito ancora.
Conosciamo la sua voglia di km, la sua pignola precisione. Ma questo è più che un libro di viaggio, è il racconto di un’avventura, di un’esperienza di vita.
Un viaggio nato dalla voglia di esplorare, di ampliare i propri orizzonti, senza limitarsi (o quasi) solo all’Europa, ormai attraversata in lungo e largo.
Ne è nato un libro coinvolgente ancora più del primo, che racconta in modo emozionante un viaggio forse unico, compiuto da un uomo solo, sempre in sella alla sua moto, spesso su strade che metterebbero in difficoltà anche moto da enduro, quasi impossibili per una moto stradale come la Gold Wing, con ritmi massacranti per tante altre persone, ma che sembrano esaltare Marcello che, in sella alla sua moto, pare non sentire mai la stanchezza… fino a che non si ferma per la notte in qualche sperduto motel dell’Asia.
Un libro che si legge come un romanzo, che diventa ancora più appassionante quando le circostanze avverse mettono in forse il suo proseguimento e portano il protagonista a prendere una decisione, considerata illogica e non prudente dagli amici che lo seguono “in diretta” in Italia, ma che Marcello sceglie con la solita lucida e fredda determinazione e porta testardamente a compimento, come è raccontato, in modo coinvolgente, nel capitolo “Una lunga, veloce, entusiasmante cavalcata verso casa”.
Oltre a questo, la solita completa descrizione dei luoghi attraversati, delle tappe giorno per giorno, delle persone incontrate; ma anche il racconto dei propri pensieri, dei propri dubbi, delle proprie incertezze.
Un libro sincero, raccontato, come al solito, “in diretta”, senza filtri.
Molto belle le foto e utile la grande cartina finale per seguire tutte le fasi del viaggio, interessanti le tabelle riepilogative finali. |
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Giovanni Bonazzi
motociclista
29.1.2010 |
Voglio farti i complimenti per il tuo viaggio e il libro che ho letto d'un fiato e mi ha fatto tornare voglia di viaggiare in moto dopo più di un anno!
La mia vecchia XT è ferma dal giorno che l'hai usata tu (unico fra l'altro ad averla guidata oltre me e mio padre) e mi sa che la porterò dal meccanico per riavviarla.... |
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Stefano Buziol
motociclista
4.2.2010
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Oggi ho finito di leggere il libro della tua nuova avventura. Mi sembrava di viaggiare al tuo fianco. Grazie |
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Georges Dal Santo
motociclista
7.4.2010 |
Ciao Marcello, è con molto piacere che ti ho rivisto al Bike Expo di Padova a gennaio e fatalità avevamo anche questa volta gli stand contigui. Come sempre si siamo scambiati i rispettivi libri e, benché avevi già espresso il desiderio di fare a ritroso il mio viaggio in Cina del 2006 e che ti sconsigliai l'avventura dato che la gold-wing non era adatta, sei partito e felicemente tornato. Dimostri pertanto una sana follia a dimostrazione che la volontà è una forza che ha del sovra-umano e che pochi ne sono dotati. Quanto al racconto del tuo viaggio, nelle parti che sono state a noi comune, ho rivissuto con viva emozione i luoghi e le peripezie di quei giorni, anche per me non tutti felici. Comunque complimenti per avere riportato a casa il "cavallo" e quindi con il cauto ottimismo saputo resistere alle avversità. Spero inoltre che il mio motoraid in Sudamerica ti sia almeno in parte d'aiuto per il tuo prossimo progetto. Come scritto in quel racconto ti auguro "Suerte", parola da me capita superficialmente ma che alla fine accentra bene l'augurio che ci serve. |
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Finito di leggere il libro.
Devo dire che mi è piaciuto, raccontato in maniera fluida e soprattutto pieno di informazioni importanti che sono sicuro mi serviranno l'anno prossimo se riuscirò a parcheggiare la moto di fronte al Registan di Samarcanda.
Ottimo lavoro! |
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Il primo aggettivo che mi è venuto in mente leggendo il libro è "AVVINCENTE", avevo letto anche il 1° libro (La Meta è la Strada) e già si intravedeva capitolo dopo capitolo una crescita narrativa non indifferente, sempre più piena di "emozioni", ma con questo ultimo libro devo dire che non ci si annoia mai anzi si ha sempre "fretta" di leggere per sapere cosa accadrà al km successivo!
Sei riuscito con semplicità a trascinare il lettore in questa tua ennesima avventura, quasi fosse al tuo fianco durante i km e i vari imprevisti che non sono mancati, ma che rendono il viaggio sicuramente intenso e degno di essere vissuto fino all'ultimo nel bene o nel male, devo dire che questa volta un notevole aiuto l'ha dato il DVD con il diario del giorno un ottima idea che riesce ancora di più a calare il lettore-viaggiatore nell'impresa!
Leggendo i libro ho sempre trovato spunti interessanti ma la frase più bella si trova a mio modesto pare a pag. 199 "Non ho attraversato solo territori ma ho attraversato popoli..............."
In questa semplice frase credo che sia il riassunto perfetto di questo viaggio e del suo protagonista!
Anzi protagonisti Marcello e la sua Goldwing 1500!
Complimenti per questo piccolo libro come dimensioni ma grande come emozioni trasmesse!
Un GRAZIE per averci reso tutti partecipi di questa ennesima avventura! |
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Una Gold Wing 1500, la solita moto che accompagna l'autore per il mondo da ben 600.000 chilometri. Questa volta è l'Asia ad accogliere Marcello Anglana. Venticinquemila chilometri in 40 giorni di viaggio su strade spesso in condizioni disastrose, senza assistenza al seguito, in solitaria. Via terra fino a raggiungere la Mongolia e poi ritorno sempre in moto in Italia. Un tuffo in paesaggi sconfinati a contatto con culture differenti e diversi stili di vita. Per l'autore del viaggio un arricchimento personale umano senza confronti, per i lettori di questo libro un coinvolgimento quasi fisico, visto la minuziosa quantità di informazioni descritte.
Un libro imperdibile per chiunque sogni di percorrere quelle strade. |
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Libri e dvd letti e visti in paio di giorni...belli...decisamente belli!
Trascinato nelle emozioni, nelle sensazioni, negli stati d'animo provati in ogni viaggio, provati proprio mentre sto pianificando il prossimo!
Grazie Gold!!!! |
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Questo tuo secondo libro mi è piaciuto un casino.
Innanzitutto la prima cosa positiva che ho notato è stato il notevole salto in avanti fatto dalla struttura e rilegatura dello stesso: finalmente degno di un vero libro.
Provenivo da una voglia di cominciare a leggere della tua nuova impresa che mi sono immerso nella lettura, dalla quale difficilmente riuscivo a staccarmi.
Si nota molto un’evoluzione nello stile della scrittura e della stesura dei racconti, che a me piace molto, nel quale hai dato un tocco in più alla lettura, oltre alle emozioni ed ai tuoi scrupolosi report ai quali ci avevi abituato, anche tante informazioni di carattere storico e culturale, ma nelle giuste dosi (non troppo poche, né troppe da annoiare il lettore).
Sicuramente un libro dedicato interamente ad un’avventura del genere merita tanto interesse.
Mi è piaciuto molto perché nelle prime pagine si riallacciava al tuo primo libro (ed è per questo che secondo me è giusto leggerli in ordine cronologico) e poi continuava ovviamente con l’inizio della tua nuova avventura.
Questa volta le emozioni trasmesse sono andate in crescendo, con dei picchi in alcune situazioni che per me resteranno indelebili. È certamente fonte di svariati consigli per noi motociclisti e diversi spunti per nuovi viaggi e nuove avventure. |
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Si può attraversare l'Asia, per 25.000 km in 40 giorni, percorrendo strade spesso in condizioni disastrose con una moto stradale di undici anni? Da soli, senza assistenza al seguito, con un solo treno di gomme, arrivando in Mongolia e rientrando poi in Italia? Marcello Anglana è un funzionario dell'Agenzia delle Entrate. Non è un pilota professionista, nè un viaggiatore di professione. Anglana è un appassionato delle due ruote, che in questo libro (ricco di consigli e utile per chi decide di intraprendere un lungo viaggio in moto) insegna come con la passione, un'organizzazione scientifica e una volontà di ferro, un semplice impiegato possa rendersi capace di un'impresa straordinaria. Un viaggio in Mongolia, andata e ritorno, che propone una lettura storica (la Via della Seta), paesaggistica (le foreste siberiane, la steppa mongola), tecnica (la preparazione della moto, del fisico, i visti, i permessi, ecc.), ma soprattutto umana. Un viaggio motociclistico attraverso un continente, che diventa un viaggio attraverso popoli e culture. Un viaggio di vita. Perchè come diceva Chatwin: "La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi". Meglio in moto. |
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Questo libro è qualcosa di diverso dal classico romanzo di viaggio. La narrativa del genere è piena di pagine narrate con più o meno trasporto, con più o meno emozione, con più o meno sentimento. Pochi però sono i racconti di viaggio altrettanto generosi di numeri, dati e riferimenti. Scorrere le pagine di questa avventura equivale a navigare tanto sulla strada quanto nella meticolosa programmazione e realizzazione di questa impresa. Nulla è lasciato al caso, e non avrebbe potuto essere altrimenti: l’ambizione è grande, raggiungere la Mongolia, ma il tempo a disposizione non è indefinito, bensì determinato inesorabilmente dagli impegni di un uomo che, una volta svestiti i panni di centauro giramondo è marito, padre e impiegato coscienzioso. Le note che aprono il racconto di ogni tappa sono emblematiche:
“29.06.2009 - lunedì - giorno 20 - Zhuravlevo (RUS) (8.08) (+6) - Krasnoyarsk (RUS) (20.58) (+6) - Km 742, viaggio h 12.50, guida h 9.55”.
Freddi numeri che meglio di qualsiasi altra considerazione rendono l’idea di un tragitto affrontato con determinazione, a testa bassa: l’orologio e il calendario sono i compagni di un viaggio che non ammette deroghe e così gli imprevisti e i guasti sono una sfida nella sfida. Grande la soddisfazione di riuscire comunque a procedere nel cammino, nel seguire la propria ambizione con la certezza che un’attenta programmazione sia il miglior alleato per il successo finale. Raggiunta la meta, afflitto dai guasti inferti alla sua colossale Honda Gold Wing dalle tremende condizioni delle strade dell’est, inizia il caparbio rientro a tappe forzate verso casa. Ecco così che le giornate risparmiate da trascorrere in famiglia diventano il premio di colui che, sceso dalla moto, resta un uomo come tanti. Ma solo fino alla prossima partenza. |
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Li abbiamo incontrati quelli come lui.
Da soli o in gruppi sparuti e ci chiedevamo come facessero a viaggiare da quelle parti. Sulle strade della Turchia, dell'Iran e oltre. Il suo e il nostro viaggio che non regge il confronto, visto che la nostra meta era solo Kabul, e poi viaggiavamo in macchina. Ma questa è un'altra storia. Il reportage di Marcello Anglana ci porta sulla via della seta, in sella a un mostro meccanico di mezza tonnellata, per 26000 chilometri, da solo, e senza assistenza tecnica, accompagnato solamente dallo sciame di messaggi sms e dall'entusiasmo dei suoi amici che seguivano il suo viaggio. Verso la Russia, attraverso la Siberia, verso la Mongolia. Una cronaca che mette in risalto questo Marco Polo moderno su due ruote. Marcello Anglana attraversa la Storia, il Tempo, paesi e popoli. Come lui stesso scrive: - Non ho incontrato semplicemente popoli, ho incontrato la gente, ho incontrato tanti singoli individui, tutti diversi tra loro, ma tutti accomunati dall'entusiasmo, la curiosità, la sorpresa di vedere una persona sola, a cavallo di un veicolo così strano, proveniente da tanto lontano....-
La sua è cronaca essenziale, quasi ragionieristica, sullo stato delle gomme della sua moto, la pressione, la fuoriuscita dell'olio dalle forcelle, riporta dove e cosa mangia, dove e come dorme e quanto paga, e poi cosa sogna, ma c'è dell'altro che emerge dalle pagine del suo libro. È la storia di un rapporto con la strada e con il suo mezzo di trasporto. Anglana ama la strada e la sua possente Honda, da cui non si separerebbe mai. Un amore corrisposto, visto che la moto, pur ferita, non lo tradirà.
Nulla a che vedere con il libro cult LO ZEN E L'ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA di Robert Pirsig in cui si legge: La motocicletta non è altro che un insieme di concetti realizzato in acciaio. In realtà non c'è pezzo, non c'è forma che non sia uscita dalla mente di qualcuno........quanto all'acciaio, accidenti, persino quello è uscito dalla mente di qualcuno. In natura l'acciaio esiste al massimo in potenza. Ma cosa vuol dire in potenza?... No, non è di questo tenore il libro di Anglana, il suo è un reportage che nulla concede alla metafisica o alla narrazione. Non è uno scrittore o un filosofo, è un uomo normale, di Lecce, funzionario dell'Agenzia delle Entrate che ha due passioni oltre alla famiglia: la strada e la moto.
Queste sì che lo fanno sognare. L'oggetto esclusivo delle sue attenzioni è la super Honda da mezza tonnellata. La blandisce, le parla, la accarezza, la fa sorvegliare di notte, la ama di un affetto esclusivo e geloso. Guai a chi la tocca senza il suo permesso. La moto diventa così non un semplice mezzo ma il partner con cui andare a visitare genti, città, paesi remoti. Cavallo d'acciaio, strada, luogo da raggiungere. Inconcepibile per l'autore rinunciare al ritorno a cavallo della sua Honda, seppur ferita. Emozionante l'incontro coi pastori mongoli a cavallo. Anglana ha realizzato l'avventura possibile (come si legge nel forum di Giannipiuma).
Anglana sa cosa vuole, un favoloso arco fatto a mano, ad esempio, e sa dove recarsi per comprarlo. Gran viaggiatore ma soprattutto gran motociclista. Noi sappiamo quali sono le insidie che si annidano in quelle strade, a cui lui solo velatamente accenna. Anglana è assimilabile al velista che attraversa l'oceano. È capace di non attardarsi, di non distrarsi, di non lasciarsi prendere da troppe emozioni. Deve infatti tornare sulla strada.
Per me è importante, scrive Anglana ... per concludere un viaggio, tornare al punto da cui sono partito, a casa mia. E ci tornerò con la mia moto, anche stavolta, almeno ce la metterò tutta. Anche io completerò la mia missione come Michele Strogoff....
Il volume è ricco di informazioni, note di viaggio, dettagli.
Ancora una perla, edita da Antilia. |
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"Una Gold Wing 1500, la solita moto che accompagna l'autore per il mondo da ben 600.000 chilometri. Questa volta è l'Asia ad accogliere Marcello Anglana. Venticinquemila chilometri in 40 giorni di viaggio su strade spesso in condizioni disastrose, senza assistenza al seguito, in solitaria. Via terra fino a raggiungere la Mongolia e poi ritorno sempre in moto in Italia. Un tuffo in paesaggi sconfinati a contatto con culture differenti e diversi stili di vita. Per l'autore del viaggio un arricchimento personale umano senza confronti, per i lettori di questo libro un coinvolgimento quasi fisico, visto la minuziosa quantità di informazioni descritte" (recensione di "Mototurismo"). Disponibile anche un dvd con 1.100 immagini dell'autore. Da non perdere. |
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Marco Simoncioni
motociclista
27.1.2011 |
Mi piace il modo di viaggiare di Marcello: tutto in moto, partenza da casa, da solo, senza assistenza, senza sponsor, andature veloce, ritorno a casa.
E sono d'accordo con lui: la meta è la strada.
Personalmente però, penso ci siano destinazioni che completano con il loro fascino implicito la 'strada'.
Per esempio, la TT Isle of Man, lo Stelvio, Capo Nord, l'Islanda, il Sahara, Gerusalemme, il Bosforo, l' Ararat, Samarcanda, la Siberia, la Mongolia, la Cina, la Patagonia, l' Alaska e poche altre.
Già, la Mongolia. Marcello ci e' andato e tornato, a modo suo.
Il racconto è ricco, appassionante e vibrante.
La mia impressione è che questo viaggio sia inconsapevolmente, ma meravigliosamente, spezzato in due parti distinte dai problemi a un cerchione e una forcella.
La prima parte, con la moto in ordine, è mototurismo vero.
Il viaggio è interrotto da brevi ma efficaci visite a luoghi molto interessanti.
Le impressioni di Marcello e le notizie storiche fornite sono giustamente sintetiche ma ricchissime.
Il lettore si sente come se fosse il passeggero della Gold Wing. Tutto molto, molto attraente.
Ma è la seconda parte quella che va dritta al cuore.
Moto purtroppo malandata, ma determinazione assoluta e dedizione totale trasformano il mototurismo in motociclismo, duro e puro.
Marcello e il suo mezzo diventano un'entità unica.
Le tappe giornaliere e i kilometraggi pazzeschi, con la moto in quelle precarie condizioni, si susseguono senza soluzione di continuità, a rotta di collo.
Leggere Marcello, qui, tra le righe, è appassionante e fondamentale.
Questa è per me la parte più bella e più vitale del libro.
La moto e il pilota, in simbiosi, attraversano territori lontani, sconosciuti, talvolta desolati e desolanti; ma sanno che è così, che è bellissimo così.
Il coinvolgimento, anche solo da lettore, esalta la passione. E' appunto il motociclismo.
A mio parere, il libro si arricchirebbe se avesse, per ogni giorno di viaggio, una pagina con la mappa del tragitto percorso e un'altra con una foto scelta dall'autore come la più rappresentativa, non necessariamente la più graziosa, del suo 'sentire' quella giornata di viaggio.
Mi congratulo con Marcello per il viaggio cha ha fatto e lo ringrazio sinceramente di averne scritto e soprattutto condiviso il racconto. |
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Subito dopo aver letto il primo libro di Marcello sono saltato a divorarmi questo suo secondo scritto. La prima impressione è un notevole miglioramento della rilegatura e della copertina, un bel miglioramento che conferisce un ottimo aspetto del libro stesso, lasciando presagire che anche il contenuto è migliorato sotto molti punti di vista.
Leggendo i primi capitoli ho notato infatti un approfondimento maggiore della descrizione degli ambienti e un aumento delle emozioni descritte durante la giornata, ho altresì percepito una qualità narrativa superiore rispetto al primo manoscritto pubblicato da Marcello: segno questo della capacità dell’autore di crescere grazie ai consigli ricevuti e di far tesoro delle esperienze vissute.
E’ un libro coinvolgente, sembra di essere al suo fianco, mentre percorre quelle strade malmesse, ci s’immedesima nelle scelte e si soffre con lui nei momenti critici: questi sono per lo meno i sentimenti che mi hanno pervaso durante la lettura, amplificati forse dal fatto che alcuni stati d’animo di Marcello li ho provati anch’io durante i miei viaggi in moto.
Emozionanti poi le immagini presenti all’interno, l’arrivo a Samarcanda e l’eroico ritorno a casa con la moto “ferita” sulle strade della Mongolia.
Un prezioso aiuto per chi volesse intraprendere un viaggio simile e un libro che fa sognare durante le fredde sere d’inverno. |
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Maurizio Giuseppe Trapani
motociclista
16.4.2011 |
I tuoi libri ["La meta è la strada", questo e "Medio Oriente"] sono dei veri e propri diari di bordo dei tuoi viaggi effettuati in moto; la lettura è scorrevole e piacevole e trasmettono emozioni e sensazioni di viaggio al lettore più sensibile, come io stesso mi definisco per via della mia indole caratteriale sulla mia personalità. Siccome di professione faccio l'insegnante di Sostegno per gli alunni "Specialmente Abili" e in più sono anche insegnante di Educazione Fisica, noto il rigore preciso e perseverante del racconto delle tue emozioni ed esperienze di viaggio in movimento, mettendo il lettore ad immedesimarsi con la propria moto e sognare lo stesso tragitto che hai fatto te, almeno questa è la mia percezione interiore elaborata. Certo i numeri e le cifre non fanno per me, ma a me è piaciuto il racconto della tua esplorazione geografica e si notano le tue qualità morali più spiccate nel raccontarle. |
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Don Stefano Ulivi
sacerdote motociclista
27.4.2011
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Anche se preferisci viaggiare da solo, di fatto leggendo il tuo libro ho viaggiato con te!
Ogni sera, prima di addormentarmi, ho letto un brano del tuo libro ponendomi sempre la stessa domanda:
"Che cosa accadrà oggi?" oppure "Oggi dove andiamo?".
Ti ringrazio per la storia che mi hai donato.
Non penso che potrò andare in moto... "Fino in Mongolia!", ma credo di esserci venuto leggendo il tuo libro.
Piano piano acquisterò anche gli altri... in attesa di venire con te anche in Giappone!!
Grazie ancora |
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Ho letto il libro "Fino in Mongolia" tutto d'un fiato mentre ero in volo per la Cina.
Non è facile trovare racconti di moto e di motociclisti così ben realizzati e piacevoli... complimenti per il libro e sopratutto complimenti per il suo viaggio.
[Dal sito] Un bellissimo racconto di Marcello Anglana, da leggere tutto d'un fiato, con ottime descrizioni che vi faranno ben capire la tipologia del viaggio. |
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Roberto Montanari
motociclista
17.6.2011 |
Piuttosto impressionante per la mole del percorso e le medie giornaliere, l'impatto visivo e geografico delle terre e lande attraversate, interessante e ottimo approccio propedeutico e manualistico alla preparazione del viaggio da leggere e seguire per tutti quelli che vogliono almeno affrontare anche solo un piccolo viaggio come me. |
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Nicola Antonio Piccioni
motociclista
22.8.2011 |
Complimenti per il viaggio, bellissimo ed affascinante, e complimenti anche per il modo con cui hai scritto il libro pieno di particolari sul viaggio, ogni frase letta mi sembrava percorrere con te la stessa strada....! |
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Fabio
motociclista
24.8.2011 |
Mi è piaciuto molto questo libro, nel suo modo di descrivere le varie situazioni (e sono DAVVERO tante!) Marcello riesce a rendere il lettore partecipe della sua avventura... in questo modo è un pò come se il viaggio lo facessimo anche noi... e con queste informazioni dettagliate chissà che un giorno.... (:-).
Grazie di averlo scritto, e bravo per essere riuscito a fare questo mitico viaggio!! |
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Paolo Nascimbeni
motociclista
8.7.2012 |
Ho comprato due libri per iPad: sul viaggio in Mongolia e sul viaggio in Giappone / Korea e sono rimasto contentissimo.
Marcello ha uno stile 'travel writer' molto scorrevole e piacevole: i libri si leggono molto facilmente e sono pieni di informazioni. Come ad esempio sulle mappe, sui sistemi di comunicazione, condizioni delle strade, alloggi etc.
Io sto pensando di fare un viaggio simile e mi e' stato utile fino ad ora evidenziare con iPad i passaggi interessanti o importanti (quando chiude la dogana Russia / Mongolia per esempio). |
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Simone Panzeri
viaggiatore
1.10.2012 |
Questo libro mi ha impressionato ancora di più… quanto va tutto bene (quasi) è tutto bello ecc. ma quando c’è qualche problema in un punto non ben precisato del mondo, senza assistenza, con una lingua diversa ecc.. beh credo esca il carattere e gli attributi di una persona.
Non so come hai fatto a non perderti d’animo, ma soprattutto non so come hai potuto scegliere di non tornare in aereo (stanco e abbattuto per tutti gli avvenimenti) ma hai scelto, contro tutto e tutti, di tornare in moto. Veramente complimenti.
E mi fa ridere leggere che qualcuno critica. Critica chi è invidioso, stop. Ognuno fa turismo come meglio crede. C’è chi fa 100 km al giorno e si ferma a visitare ogni paesino che incontra, c’è che fa una cernita, c’è che invece fa 1000km al giorno perché gode così, è contento così e gli piace così. Non vedo nessun problema. Soprattutto se, come nel tuo caso, è consapevole e lo dichiara più volte. La vita è bella perché ognuno (sempre nel limite della legge e del rispetto reciproco) la pensa in modo diverso e fa quello che crede.
Facile criticare da una scrivania, davanti a un pc seduto comodamente del proprio salotto…
COMPLIMENTI ANCORA! |
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Pino Manzi
motociclista
13.10.2012 |
Commento comune a tutti e 4 i libri e i 3 dvd
Le tue avventure di viaggio hanno qualcosa di magico: riescono a trasportarmi indietro nel tempo, ai miei 15 anni quando con una Gilera 500 Saturno Sport, forcella a pantografo con mollone centrale e modificata in stile chopper da un abile meccanico dell’epoca, folleggiavo per immensi pascoli ovini del sub Appennino Dauno. Sono passati ben 46 anni da allora (... e 9 motociclette…) e leggendo i tuoi meravigliosi racconti di viaggio s’è risvegliato lo stesso entusiasmo tanto che da pochissimo ho acquistato una Gold Wing GL 1500 usata. Non certo per compiere le tue imprese (sono consapevole dell’età) grazie alle quali, però, mi sento partecipe e si appaga in parte quello spirito di avventura ancora vivo in me.
Pensa che mi accingo a rileggere e rivedere i filmati per la terza volta e ti assicuro che non stancano mai: un’opera d’arte è tale quando rileggendola più volte, anche con spirito critico, riesce sempre a trasmetterti nuove emozioni. E’ difficile da spiegare: riesco ad immergermi completamente in quei viaggi, a vivere e condividere ansie, paure o insicurezze di varia natura inevitabili quando si viaggia come, per esempio, dovere necessariamente proseguire anche con raffreddori o dolori di varia natura, mal di pancia compresi che appaiono quando si cambia repentinamente ambiente a causa di cambiamenti di fuso orario e conseguentemente di alterazione dei bioritmi (vedi funzioni intestinali) e che vanno a costituire l’imponderabile. Sono certo che non è facile programmare a monte viaggi di quella portata, specialmente quando si pensa a tutta la parte burocratica che l’attraversamento di vari Stati comporta, dei rischi che si corrono e dell’imponderabile di cui sopra che si annida ovunque ma tu... niente, imperterrito parti consapevole che, in prior, “La meta è la strada”; in alter, le mete programmate. Bravo Marcello; hai saputo trasformare la tua moto in una compagna fedele pronta a soddisfare la tua innata voglia di viaggi, di scoperte, di avventure, di libertà e renderci partecipi con i tuoi racconti. Insomma, un vero centauro che è riuscito a conciliare tutto quanto pur con ristrettezze temporali causa impegni di lavoro.
Mi hai chiesto un commento ai tuoi libri cosa che è impossibile, come se il sacerdote, dopo aver letto le Sacre Scritture chiedesse il parere all’Assemblea. Non ci sono commenti da fare ad esposizioni così dettagliate e coinvolgenti sui tuoi viaggi. Vedi, Marcello: un uomo può definirsi tale quando sa essere umile, modesto ed in grado così di accettare e apprezzare quando qualcuno sa fare e fa di più, bello o brutto, sbagliato o no ma, comunque, ha avuto il coraggio di fare. E lungi da me l’idea di fare confronti con chiunque abbia fatto lunghi viaggi in quanto sponsorizzato, finanziato o quant’altro, al contrario di te che alle spalle hai avuto solo e soltanto lo schienale della tua sella Corbin. Quindi, “tutta farina del tuo sacco” ossia programmazione, tenacia, coraggio, consapevolezza e, soprattutto, la voglia di quello spirito libero e avventuroso che ti distingue.
Se poi sei propenso ad accettare un suggerimento costruttivo, alla fine dei racconti di viaggio e per quel che concerne la parte analitica che ritieni sia più rilevante, forse sarebbe più opportuno rappresentarla attraverso grafici, sia essi a torta o istogrammi o grafici combinati con vari parametri in quanto di immediata comprensione; nell’analitico vanno bene pure le tabelle ma, fidati di chi è stato alle prese con queste cose da un’intera vita (vengo dalla ricerca scientifica, dalla statistica e puoi immaginare quanti grafici e tabelle ho dovuto produrre nelle tante pubblicazioni a cui ho partecipato come coautore). I convenuti alla presentazione di un poster scientifico in merito a primi risultati sperimentali di una determinata ricerca, vogliono vedere subito l’essenzialità dei risultati e l’immediata comprensione che solo attraverso rappresentazioni grafiche e foto puoi dare.
Vuoi un esempio?
In ogni convegno, riunioni, lettori ecc…, c’è sempre quello che in gergo diciamo “cerca rogne”…, che vuole dare sfoggio di cultura (che non ha), che si arroga il diritto di sentenziare su tutto e su tutti (e immagino che nella tua vita lavorativa hai vissuto simili esperienze), e vengo al punto.
A pag. 177 del libro Medio Oriente: la Terra Proibita (12: Tabelle) ad Aqaba, giorno 5 marzo 2010 all’arrivo il contachilometri (o il GPS) o il sistema di calcolo ti sottrae costantemente 1 Km che poi scompare a Wadi Rum per ricomparire subito dopo, da Petra fino alla fine (….mmmbbbaaahhhhh?????). Nulla di significativo per chi ha dimestichezza coi numeri ma che al profano (e sono la stragrande maggioranza sui forum e non mi sono mai iscritto apposta: faziosi o in altri termini “ciucci”...) fa scattare un campanello di allarme e che gli darebbe modo di tempestare la rete di stupide argomentazioni screditanti.*
Comunque non preoccuparti, che resti tra noi persone serie.
Analizzando statisticamente qualche dato sui costi carburanti si rivela molto significativo, ad un intervallo di confidenza di P=0,05, l’escursione dei prezzi da non poter mettere, però, in correlazione ai costi chilometrici totali se non per singolo stato. Lo stesso per i consumi: occorrerebbe sapere molti parametri del tipo qualità carburante, pressione atmosferica, altitudine, umidità dell’aria, venti, tipo di strada e così via …… ma così dovresti scrivere un altro libro solo per le disquisizioni tecniche e che potrebbero interessare la HONDA .
Mi hanno colpito molto certi accostamenti evangelici nei tuoi escursi in Medio Oriente e specie quelli di Luca, il mio preferito. Ciò dimostra quanto è grande la tua capacità di discernimento nel sapere coniugare la Spiritualità ai viaggi, cosa di vitale importanza quando si è soli in giro per il mondo. Forse a molti è sfuggito questo particolare; a me invece no. È necessaria una grande autostima e tanta Fede per fare quello che fai tu. Continua così e non dare troppo peso a nessuno (compreso me), stando attento (ma questo lo sai bene) a tutti coloro che nei loro commenti palesano una profonda invidia mista a rabbia per non essere loro stessi capaci di fare niente. E attento pure a quelli che si dichiarano amici (i più pericolosi) che con le loro velate battute sarcastiche rischiano di provocare sui più deboli l’effetto tortura cinese della goccia d’acqua sul cranio (fortunatamente tu non sei un debole).
Alla fine, bravo Marcello e continua con i tuoi viaggi e scrivi, scrivi e scrivi e per quanto riguarda tabelle e grafici o statistiche varie, conta pure sul mio apporto tecnico.
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*La mia risposta:
L'anomalia da te trovata nella tabella a a pag. 177 del Medio Oriente (complimenti, sei l'unico ad averla notata) si spiega semplicemente col fatto che i km originari, ricavati dal gps, contengono anche i decimali. La tabella, invece, per necessità grafiche, è semplificata e quindi arrotonda al numero intero; invece i totali tengono ovviamente conto anche dei decimali. Pertanto si crea quella che potrebbe sembra un'anomalia ma si spiega in questo modo.
Esempio concreto.
Km parziali 10,4 + 9,3 + 15,2
Danno un totale progressivo di 10,4 .. 19,7 .. 34,9 Applicando l'arrotondamento, nella tabella stampata comparirà:
km parziali 10 + 9 + 15
Totale progressivo: 10 .. 20 .. 35 e non quello che si otterrebbe, sommando i numeri parziali arrotondati, 10 .. 19 .. 34.
Analogamente, quando l'arrotondamento avviene per difetto, tale unità "in più" può scomparire, magari nel prosieguo del viaggio. |
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Antonio Giorgino
motociclista
23.10.2012 |
Libro scritto in maniera eccellente! Pieno di illustrazioni dettagliate del tuo viaggio in moto e descrizione dei posti visitati da te eccellentemente riassunte! Davvero è sembrato di viaggiare insieme a te! Grande anche il resoconto di tutte le spese, dei km fatti giornalmente e di tutto il resto!
Meno male che esiste gente come te che dà l'input per affrontare viaggi con il nostro mezzo meraviglioso che è la moto! La pensiamo uguale su tante cose come il viaggiare soli e nella natura incontaminata!
Ps ci stavo restando male quando avevi deciso di ritornare in aereo, ma sapevo che non lo avresti fatto ed è stato così ! |
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Eccezzionale.....Fantastico.
Non manca certo di carattere l'autore di questo bel libro di viaggio, un diario che descrive giornalmente il percorso fatto per portare a termine ciò che si era prefissato e che aiuta a comprendere il personaggio cosa che a mio parere interessava in modo particolare sapere dopo averlo conosciuto in una "fiera" di viaggiatori in modo troppo superficiale per farmene una opinione.
Ho scoperto che è un uomo come tanti, con le sue emozioni i suoi pregi ed i suoi difetti proprio come me, ho scoperto che ha Amici veri pochi penso ma sinceri proprio come ho io uno dei quali è partito per un viaggio eterno a pochi giorni dal suo di ritorno, una Famiglia con la quale condivide la sua passione e lo aspetta sicuramente in apprensione visto i viaggi che si sobbarca, ma sopratutto Marcello Anglana mi piace perchè sembra avere una qualità rara al giorno d'oggi è un uomo di parola di cui sento si possa fare affidamento.... e tutto questo l'ho saputo solo leggendo un paio di suoi libri.
Saper trasmettere emozioni è un dono riservato a pochi. |
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Ho acquistato libri e dvd Giappone e Mongolia! Ovviamente prima ho letto il libro e poi guardato dvd! In ordine prima Mongolia e poi Giappone! E che dire semplicemente fantastici, raccontato come se stessi viaggiando io, tutto descritto in maniera reale! Ho saltato pause pranzo per leggere i libri ma mi hanno cibato nello spirito e nell' animo! Per non parlare dei dvd guardati con mia moglie in più serate! Avevo un maestro alle elementari tanti anni fa era di Lecce era una grandissima persona lo ricordo ancora! Ora ho un altro amico per ora virtuale di Lecce! Grazie Marcello. |
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Be l'ho letto ed è fantasticooo. Pagina dopo pagina mi immaginavo Marcello mentre aveva i piccoli e grandi problemi tutte le dogane le strade impossibili.... E tutti i panorami e i territori mai visti!!!! Grande Marcello. |
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Letto (a dire il vero l'ho terminato prima dell'Epifania, a pochi giorni dall'acquisto). Direi che valgono le considerazioni fatte a proposito dell'altro libro (forse in questo caso amplificate dalla consistenza dell'impresa viste anche le notevoli difficoltà incontrate). Scevro da romanticismi, lo consiglierei a tutti coloro che amano quei libri che riescono a trasmetterti la sensazione di vivere le avventure dell'autore. Mi sa che prima di partire per i Pirenei mi prendo anche l'ultimo. |
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Maurizio "MaOri"
utente di
Amazon.it
24.5.2013 |
3 stelle su 5
Resoconto di un viaggio
Il libro è un diario di viaggio dell'autore. Non un viaggio qualunque ma forse il mito più sognato nei racconti dei motociclisti. Il punto debole è che è tutto qui! "Oggi è successo questo e domani prevedo di fare quest'altro"...dopo le prime 100 pagine si rischia di rimanere impantanati in questa lunga lista. Sicuramente un libro utile a chi vuole intraprendere lo stesso viaggio ma non aspettatevi tanto di più.
Formato Kindle |
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Li abbiamo incontrati quelli come lui, in moto, sulla Via della Seta.
Da soli o in gruppi sparuti e ci chiedevamo come facessero a viaggiare da quelle parti. Sulle strade della Turchia, dell’Iran e oltre. Il suo e il nostro viaggio che non regge il confronto, visto che la nostra meta era solo Kabul, e poi viaggiavamo in macchina. Ma questa è un’altra storia.
Il reportage di Marcello Anglana ci porta sulla via della seta, in sella a un mostro meccanico di mezza tonnellata, per 26000 chilometri, da solo, e senza assistenza tecnica, accompagnato solamente dallo sciame di messaggi sms e dall’entusiasmo dei suoi amici che seguivano il suo viaggio. Verso la Russia, attraverso la Siberia, verso la Mongolia. Una cronaca che mette in risalto questo Marco Polo moderno su due ruote. Marcello Anglana attraversa la Storia, il Tempo, paesi e popoli. Come lui stesso scrive: – Non ho incontrato semplicemente popoli, ho incontrato la gente, ho incontrato tanti singoli individui, tutti diversi tra loro, ma tutti accomunati dall’entusiasmo, la curiosità, la sorpresa di vedere una persona sola, a cavallo di un veicolo così strano, proveniente da tanto lontano….-
La sua è cronaca essenziale, quasi ragionieristica, sullo stato delle gomme della sua moto, la pressione, la fuoriuscita dell’olio dalle forcelle, riporta dove e cosa mangia, dove e come dorme e quanto paga, e poi cosa sogna, ma c’è dell’altro che emerge dalle pagine del suo libro. È la storia di un rapporto con la strada e con il suo mezzo di trasporto. Anglana ama la strada e la sua possente Honda, da cui non si separerebbe mai. Un amore corrisposto, visto che la moto, pur ferita, non lo tradirà.
Nulla a che vedere con il libro cult LO ZEN E L’ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA di Robert Pirsig in cui si legge: La motocicletta non è altro che un insieme di concetti realizzato in acciaio. In realtà non c’è pezzo, non c’è forma che non sia uscita dalla mente di qualcuno……..quanto all’acciaio, accidenti, persino quello è uscito dalla mente di qualcuno. In natura l’acciaio esiste al massimo in potenza. Ma cosa vuol dire in potenza?…
No, non è di questo tenore il libro di Anglana, il suo è un reportage che nulla concede alla metafisica o alla narrazione. Non è uno scrittore o un filosofo, è un uomo normale, di Lecce, funzionario dell’Agenzia delle Entrate che ha due passioni oltre alla famiglia: la strada e la moto.
Queste sì che lo fanno sognare. L’oggetto esclusivo delle sue attenzioni è la super Honda da mezza tonnellata. La blandisce, le parla, la accarezza, la fa sorvegliare di notte, la ama di un affetto esclusivo e geloso. Guai a chi la tocca senza il suo permesso. La moto diventa così non un semplice mezzo ma il partner con cui andare a visitare genti, città, paesi remoti. Cavallo d’acciaio, strada, luogo da raggiungere. Inconcepibile per l’autore rinunciare al ritorno a cavallo della sua Honda, seppur ferita. Emozionante l’incontro coi pastori mongoli a cavallo. Anglana ha realizzato l’avventura possibile (come si legge nel forum di Giannipiuma.).
Anglana sa cosa vuole, un favoloso arco fatto a mano, ad esempio, e sa dove recarsi per comprarlo. Gran viaggiatore ma soprattutto gran motociclista. Noi sappiamo quali sono le insidie che si annidano in quelle strade, a cui lui solo velatamente accenna. Anglana è assimilabile al velista che attraversa l’oceano. È capace di non attardarsi, di non distrarsi, di non lasciarsi prendere da troppe emozioni. Deve infatti tornare sulla strada.
Per me è importante, scrive Anglana …per concludere un viaggio, tornare al punto da cui sono partito, a casa mia. E ci tornerò con la mia moto, anche stavolta, almeno ce la metterò tutta. Anche io completerò la mia missione come Michele Strogoff….
Il volume è ricco di informazioni, note di viaggio, dettagli.
Ancora una perla, edita da Antilia.
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La mia recensione è solo di 3 stelle in quanto è stato un regalo per un fornitore che ne aveva parlato bene, quindi quando è arrivato l'ho impacchettato in carta regalo e l'ho mandato via.
In pratica ho fatto solo da tramite... |
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Luciano da Padova
motociclista
7.1.2015 |
Complimenti, ben fatti, dettagliati e molto utili.
Grande!!!
(commento comune a "Italia-Giappone e ritorno") |
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5 stelle su 5
Da avere.
Marcello Anglana é un motociclista ed un "personaggio" veramente particolare.
Per gli amanti dei viaggi in moto questo libro non può mancare nella propria collezione. |
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Sebastano Coco
(coco on the road)
motociclista
23.3.2016 |
Ti ringrazio per aver dato a tutti noi lettori di viaggi in moto la possibilità di esserti accanto nei tuoi viaggi.
In particolare, tra i tuoi libri ultimamente ho letteralmente consumato "Fino in Mongolia" e "Italia-Giappone e ritorno 34.000 chilometri in moto in due mesi" perché sono stati una specie di vademecum al mio viaggio. Come sai sto cercando di fare il mio "giro del mondo in moto" e nello stilare la prima tappa che mi porterà in Australia sono partito da quello che hai scritto in questi libri, attingendo a piene mani ad informazioni e dettagli.
Adesso i libri sono un pò "usati" ma spero riescano a resistere per tutto il primo tratto del mio viaggio. Ho intenzione di portarmeli al seguito, non si sa mai!.
Vorrà dire che me li ricomprerò al ritorno.
Ancora Grazie |
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Il viaggio descritto è sicuramente molto interessante ma il modo in cui è narrato lo fa sembrare quasi banale, più che un libro di viaggio sembra un resoconto, un po' troppo freddo e asettico.
Non ho apprezzato alcuni passaggi e polemiche riguardo i paesi visitati, i modi di fare e gli aiuti ricevuti, bisogna sempre ricordare che in queste situazioni noi siamo ospiti, peraltro pure autoinvitati!
Per il resto faccio comunque i complimenti all'autore del viaggio per la bellissima avventura. |
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DVD: "... vado in Mongolia e torno..." 25.000 km in moto attraverso la Via della Seta e la Siberia
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Ieri sera ho guardato il video, una serie di emozioni e di ricordi mi ha assalito, mi sono rivisto a seguirti sulla mappa e ad attendere i messaggi del compianto Ginoe.
Spesso abbiamo opinioni diverse, ma credo che lo spirito del viaggiatore che ti anima regali un sogno ad ogni motociclista. Grazie |
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Il DVD è il perfetto complemento del libro; rende ancora più evidente ciò che è raccontato nel testo. Strutturato in modo razionale, con una divisione in capitoli corrispondente ai 40 giorni di viaggio, presenta come filo conduttore gli interessanti report giornalieri filmati che Marcello ha registrato ogni giorno, a fine tappa, dalle camere d’albergo.
Emozionante appunto per questo, perché raccontato “in diretta”, senza filtri e comode post-produzioni in studio; quello che si sente dalle vive parole di Marcello sono le emozioni, l’entusiasmo, anche i dubbi e i timori di un viaggiatore solitario in moto; molto bello e puntuale l’abbinamento delle immagini del viaggio (riprese dalle telecamere di bordo e da quella a “mano” durante le brevi soste) e delle parole dei report giornalieri, che permettono di avere una panoramica completa del viaggio.
Belle e utili le cartine presenti all’inizio di ogni tappa. |
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Nei tuoi puntuali resoconti giornalieri riesci ad accompagnare lo spettatore lungo tutto il percorso. Sei riuscito ad esprimere le tensioni, le difficoltà incontrate e la voglia di superarle...
E' stato interessante vedere un “altro modo” di vivere il viaggio in moto, un modo in cui “la meta è la strada”, forse da questo nasce però anche l'appunto che ci permettiamo di fare (altrimenti come dici tu non sarebbe una recensione seria)... Ci avrebbe fatto piacere vedere un po' più dell'ambiente in cui l'avventura si è svolta, dei luoghi da te attraversati. Ma capiamo anche che, essendo tu un viaggiatore solitario, le difficoltà soprattutto nelle riprese video sono veramente amplificate.
Complimenti Marcello, soprattutto per la grande passione che esprimi. |
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Direi che è stato l'uovo di Colombo semplice ed efficace il diario della giornata che trasmetteva tutte le emozione giorno per giorno, lo stato d'animo di chi alla guida del proprio mezzo si trovava a volte in situazioni belle a volte in situazioni limite, qui mi permetto di dare magari per il prossimo grande viaggio alcuni piccoli consiglio del tutto personali, il primo fra tutti un microfono esterno da mettere sulla telecamera in modo da migliorare l'audio che a volte alto a volte basso a volte con l'eco della stanza era sempre ballerino, buona la scelta della musica e della grafica del DVD, i vari resoconti della giornata non sono mai stati troppo banali o troppo noiosi anzi forse troppo "poco" lunghi ma immagino che sintetizzare tutta una giornata in certe situazioni non sia cosa semplice ma per le prossima volta proporrei 2 DVD in modo da tenere "incollato" lo spettatore per mezza giornata!!!!
Di certo non si annoierà viste le emozioni trasmesse. |
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Un bellissimo ed emozionante DVD che racconta il viaggio. |
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Libri e dvd letti e visti in paio di giorni...belli...decisamente belli!
Trascinato nelle emozioni, nelle sensazioni, negli stati d'animo provati in ogni viaggio, provati proprio mentre sto pianificando il prossimo!
Grazie Gold!!!! |
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Ho visionato e rivisionato il dvd del tuo viaggio: visto tutto di un fiato tanto è avvincente. Non nego un pizzico d'invidia per il coraggio e spirito d'avventura che hai. Bravo. |
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Massimo Guerrera
motociclista
22.3.2011 |
Fantastico! Grazie per tutte le emozioni che mi hai dato e un grosso augurio per tutti i tuoi progetti futuri. Comunque una martellata al cerchio gliel'avrei data! |
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Morris Capelli
motociclista
27.4.2011 |
Ho guardato i dvd, sono stati veramente interessanti!!
Mentre li guardavo mi immaginavo di essere lì anch'io!! Veramente stupendi, una parola sola per commentare, COMPLIMENTI!!! |
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DueRuote
Febbraio 2012
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Interessante, più nei contenuti che nella forma, "Fino in Mongolia! 25.000 km in moto attraverso la Via della Seta e la Siberia" di Marcello Anglana. Il Dvd è sostanzialmente un compendio dell'omonimo volume edito da Antilia. La qualità delle immagini non eccelle, ma Marcello ha il pregio di riuscire, attraverso immagini anche on-board sulla sua Honda Gold Wing, a trasmettere emozioni, raccontando con genuina curiosità lo stile di vita delle popolazioni incontrate. Per acquistare il dvd e il libro basta scrivere all'autore stesso a questo indirizzo: gold-wing@libero.it. |
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Pino Manzi
motociclista
13.10.2012 |
Le tue avventure di viaggio hanno qualcosa di magico: riescono a trasportarmi indietro nel tempo, ai miei 15 anni quando con una Gilera 500 Saturno Sport, forcella a pantografo con mollone centrale e modificata in stile chopper da un abile meccanico dell’epoca, folleggiavo per immensi pascoli ovini del sub Appennino Dauno. Sono passati ben 46 anni da allora (... e 9 motociclette…) e leggendo i tuoi meravigliosi racconti di viaggio s’è risvegliato lo stesso entusiasmo tanto che da pochissimo ho acquistato una Gold Wing GL 1500 usata. Non certo per compiere le tue imprese (sono consapevole dell’età) grazie alle quali, però, mi sento partecipe e si appaga in parte quello spirito di avventura ancora vivo in me.
Pensa che mi accingo a rileggere e rivedere i filmati per la terza volta e ti assicuro che non stancano mai: un’opera d’arte è tale quando rileggendola più volte, anche con spirito critico, riesce sempre a trasmetterti nuove emozioni. E’ difficile da spiegare: riesco ad immergermi completamente in quei viaggi, a vivere e condividere ansie, paure o insicurezze di varia natura inevitabili quando si viaggia come, per esempio, dovere necessariamente proseguire anche con raffreddori o dolori di varia natura, mal di pancia compresi che appaiono quando si cambia repentinamente ambiente a causa di cambiamenti di fuso orario e conseguentemente di alterazione dei bioritmi (vedi funzioni intestinali) e che vanno a costituire l’imponderabile. Sono certo che non è facile programmare a monte viaggi di quella portata, specialmente quando si pensa a tutta la parte burocratica che l’attraversamento di vari Stati comporta, dei rischi che si corrono e dell’imponderabile di cui sopra che si annida ovunque ma tu... niente, imperterrito parti consapevole che, in prior, “La meta è la strada”; in alter, le mete programmate. Bravo Marcello; hai saputo trasformare la tua moto in una compagna fedele pronta a soddisfare la tua innata voglia di viaggi, di scoperte, di avventure, di libertà e renderci partecipi con i tuoi racconti. Insomma, un vero centauro che è riuscito a conciliare tutto quanto pur con ristrettezze temporali causa impegni di lavoro.
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il resto del commento, comune al libro, è riportato sopra, tra i commenti al libro. |
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Ho acquistato libri e dvd Giappone e Mongolia! Ovviamente prima ho letto il libro e poi guardato dvd! In ordine prima Mongolia e poi Giappone! E che dire semplicemente fantastici, raccontato come se stessi viaggiando io, tutto descritto in maniera reale! Ho saltato pause pranzo per leggere i libri ma mi hanno cibato nello spirito e nell' animo! Per non parlare dei dvd guardati con mia moglie in più serate! Avevo un maestro alle elementari tanti anni fa era di Lecce era una grandissima persona lo ricordo ancora! Ora ho un altro amico per ora virtuale di Lecce! Grazie Marcello. |
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