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Sei in: MOTO - CAPO NORD - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 6
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CAPO NORD, A MODO MIO
(10.000 km in 10 giorni)

21.6.2003 - sabato - giorno 6
Capo Nord (N) (11.30) - Pajala (S) (21.10)
Km 648, viaggio h 9.40, guida h 7.53

Sono partito tardi, le 11.30. Comunque il ritorno è più breve e veloce. Nel pianificare il viaggio avevo preventivato, non essendo sicuro dell’ora dell’arrivo a Capo Nord, che forse sarei partito più tardi il primo giorno del ritorno, dopo la visita del Capo. Del resto, partendo alle 8, la tabella di marcia mi dà un arrivo a casa nel primo pomeriggio del 10° giorno, quindi credo di poter ugualmente fare il ritorno in 5 giorni, completando pertanto il viaggio in 10.

Faccio il pieno ad Honninsvag, il più caro di tutto il viaggio: €/l 1,213!

Fino ad Alta la strada è la stessa dell’andata. Mi correggo: la strada non è mai la stessa. Innanzitutto la percorro nel senso opposto e poi, anche la stessa strada, percorsa in un giorno diverso, con un tempo diverso, uno stato d’animo, dei pensieri diversi, diventa “diversa”. Infatti la strada la riconosco, con gli occhi e gli strumenti (il GPS me la riporta curva dopo curva), ma la sento un po’ diversa. Ora vado a sud, ora è il ritorno. Saluto il fiordo di Porsangen, di un bel blu profondo come all'andata,ripasso dal tunnele rientro sul continente.

Ad Alta affianco due motociclisti carichi di bagagli; svolto a sinistra verso la Finlandia. Loro continuano dritto, ma poi noto che si fermano dubbiosi: forse si sono accorti di aver sbagliato strada.

La strada è bella: risalgo una vallee mi avvicino rapidamente alla Finlandia, l’unico Stato del Viaggio che non ho ancora attraversato. Arrivo alla “frontiera”: anche qui la cosa più difficile nell’attraversare la frontiera è … trovarla! Ormai veramente, per il normale viaggiatore, le frontiere in gran parte dell’Europa sono poco più che una linea sulla carta geografica! Meglio così.

Il tratto da percorrere in Finlandia è breve, ma ne apprezzo l'abbondanza di laghi e le strade tranquille.

Ben presto la strada comincia a costeggiare un fiume che segna il confine con la Svezia. La vegetazione aumenta gradualmente. Andando verso sud, avanza la foresta e gli alberi diventano sempre più grandi.

Ogni tanto attraverso dei paesi, ma sembrano tutti così piccoli o meglio così “sparsi”; abituato ai paesi “compatti” delle mie parti, mi sembrano strane queste località, quasi delle radure nella foresta, in cui le case sono così lontane le une dalle altre e sembra che non esistano bar o simili punti di ritrovo.

Il tempo è nuvoloso, la temperatura oscilla tra i 12 e i 20°. Mi rendo presto conto che, essendo partito alle 11.30 da Capo Nord, oggi non riuscirò ad arrivare, come da programma, al Baltico. Cerco quindi un campeggio prima.

La cartina ne segnala uno nell’ultima città della Finlandia prima di entrare in Svezia, ma, anche stavolta, l’indicazione è errata: alcuni abitanti del posto mi dicono che il campeggio non c’è più. Attraverso quindi fiume e confine e, nella prima città della Svezia (ci torno dopo 3 giorni), Pajala, trovo un bel campeggio su un fiume (ore 21.10): anche qui non accettano la mia carta di credito, ma, a differenza della Norvegia, vanno bene gli euro. Questa è stata la tappa più breve di tutto il viaggio. Latitudine 67° 12’.

Hamburger in città e a dormire. Noto anche qui (come quasi in tutta la Scandinavia) l’abbondanza di zanzare: chiudo bene la tenda.

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