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CAPO NORD, A MODO MIO
(10.000 km in 10 giorni)

15.6.2003 - domenica - giorno 0

Il racconto del viaggio comincia dal “giorno prima”, dal giorno 0, appunto. Ho preso 3 giorni di ferie (da mercoledì) per prepararmi al meglio, ma una serie di contrattempi mi distolgono dall’obiettivo: prima i pittori (ho traslocato da poco) decidono di completare il lavoro esterno proprio in questi giorni (una notte non ho potuto nemmeno mettere la moto in garage), poi, mentre sono in moto, si rompe il deviatore dei gas di scarico presente sul portapacchi supplementare che monto dietro, in basso, quando utilizzo la tenda in viaggio.

Prima penso “che sfortuna, proprio ora”, poi mi correggo “meglio ora, che posso rimediare, che in viaggio”: subito dal fabbro che, su mia indicazione, rimonta il tutto con una linguetta di acciaio, più solida, anziché di alluminio.

E poi la storia della fotocamera digitale. Da un anno sono passato al digitale, con una fotocamera economica, di livello medio basso; una volta soddisfatto del sistema, decido di passare a qualcosa di meglio e mi organizzo per avere un'altra fotocamera in tempo utile per il viaggio, conscio del fatto che non si deve mai partire per un viaggio con qualcosa di nuovo e non provato. Ma la prima fotocamera è difettosa e, dopo aver perso due settimane per farmela cambiare, la restituisco e mi faccio ridare i soldi.

Ne ordino un’altra, da un’altra parte, ma questa tarda e così, due giorni prima della partenza, annullo l’ordine e sono quasi dell’idea di partire con la vecchia. Ma mi dispiace, per un viaggio così importante, utilizzare un attrezzo di così basso livello e così faccio la “pazzia”; il giorno prima della partenza (il giorno 0 appunto) entro in un negozio molto fornito e compro la migliore fotocamera digitale compatta che trovo.

Subito a casa a leggere le istruzioni: manuale di 100 pagine con allegati vari, CD di installazione, diversi cavi di collegamento. Da impazzire! E il giorno prima! Non mi perdo d’animo (la tecnologia non mi spaventa, purché funzioni), salto qualche funzione secondaria e l’installazione su PC (potrò farla al ritorno) qualche foto e filmato di prova (buona la funzione filmati per Capo Nord) e la fotocamera è con gli altri bagagli.

Completo la lista (che ho memorizzato nel computer e aggiorno anno per anno). Poi mi accorgerò di aver dimenticato due cose, una piuttosto importante. Fa un gran caldo e c’è anche molta umidità: mi aggiro per casa in pantaloncini corti e ciabatte pensando che potrei starmene al mare a pochi chilometri, ma non posso, devo assolutamente completare la preparazione della moto. Ogni tanto prendo un po’ di fresco in pineta.

E’ sera quando finisco il lavoro. La moto è carica, eccome!30 kg di bagagli, divisi tra oltre 14 di tenda e accessori (sacco a pelo, ecc…) nel borsone sul portapacchi posteriore inferiore,9 abbondanti nel borsone nel baule centrale posteriore, e oltre 6 sparsi in giro nei numerosi vani disponibili nella moto. Ma la moto (una Gold Wing GL 1500 SE del ’98, quasi 180.000 km, kg 405 col pieno quando è uscita dalla fabbrica, kg 470 con gli accessori che ci ho montato io e le cose che mi porto normalmente dietro) può sopportare tranquillamente questo peso supplementare.

E’ tardi, vado a dormire, domani voglio approfittare del fatto che sarà l’unica mattina che non avrò una tenda da smontare e i bagagli da sistemare e quindi partire presto, per guadagnare tempo e, conseguentemente, chilometri. Perché voglio arrivare a Capo Nord in 5 giorni e ho davanti oltre 5.000 km (più il ritorno).

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