gold-wing.it - "La meta è la strada"

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Percorso previsto inizialmente   -   Percorso deciso a maggio      

      

Il prossimo viaggio sarà quello più estremo che abbia mai intrapreso.

Dall'Italia alla Cina, fino a Pechino (attraverso Iran, rep. ex sovietiche dell'Asia centrale), poi ritorno attraverso la Mongolia, la Siberia e Mosca: km 27.000 (circa). 60 giorni (o qualcuno in meno): dal 15 giugno al 15 agosto 2009 (clicca sulla mappa sopra per il percorso).

Ancora non sono sicuro di partire; devo infatti prima ottenere tutti i permessi necessari, tra cui (l'ostacolo maggiore) il visto per la Cina, oltre agli altri visti (Russia, Turkmenistan, ecc...).

Ma ho un anno per prepararmi: per prima cosa mi procuro le carte, poi i visti, le ferie, i soldi.

La moto sarà sempre la mia Gold Wing. Non è la moto più adatta per questo viaggio: ma è la mia moto, la fedele compagna di 10 anni e 530.000 km (e saranno 11 anni e 600.000 km l'anno prossimo).

Il viaggio avrà 3 semplici regole, che mi voglio imporre:
- tutto in moto (niente passaggi in treno, camion, o simili);
- da solo;
- senza assistenza al seguito.

- Tutto in moto, perchè, se io o la mia moto non siamo capaci di andare in Cina, allora ci vado con un altro mezzo, più comodo, veloce e sicuro.
- Da solo perchè è il modo migliore per viaggi così estremi. Da solo corro il rischio che si rompa solo una moto (o di farmi male solo io). E, se si rompe, per il prosieguo del viaggio cambia poco se sono solo o in gruppo da 10 moto: o si ripara o no (lo stesso discorso per la salute). E poi mi va di farlo da solo, anche perchè, chi volete che mi segua?!
- Senza assistenza al seguito, perchè questo è un viaggio in moto, non un'esplorazione verso terre inesplorate, un viaggio di conquista in nuovi continenti o una semplice vacanza di piacere. In un viaggio in moto voglio trarre dalla moto quello che mi serve. Non trovo abbia molto senso che io viaggi in moto e ... altre persone mi seguano in furgone per ovviare ad ogni possibile inconveniente, trasportare i miei bagagli, ecc...

Ognuno è libero di viaggiare come vuole. Io viaggio così.


15.10.2008

Oggi ho preso un'importante (credo) decisione: mi porterò le gomme di scorta.
Non ho cambiato idea sul cambio gomme, nel senso che intendo ancora compiere tutto il il viaggio (26.000 km) con un solo treno di gomme.
Ma, di fronte ai rischi connessi al tipo di strade che dovrò affrontare (il passo Irkestan, sterrato a 3.600 metri, e soprattuto col suo traffico di camion stracarichi di materiali ferrosi che persono pezzi davanti a me me lo sogno di notte!), sono giunto alla conclusione che il rischio di restare con una ruota squarciata in mezzo all'Asia è troppo alto (anche se ritengo inferiore al 50 %) e quindi mi porterò due gomme (ovviamente una anteriore e una posteriore) sulla moto, da usare solo in caso di danno alle gomme non riparabile.

Non è stato semplice trovare lo spazio sulla moto per caricare le gomme (prendere la decisione di portarle serve a poco se non sono sicuro di "come" portarle), ma credo di aver trovato una soluzione pratica e sicura.
Ecco le foto delle gomme caricate e legate sulla moto: pesano 15 kg e all'interno delle gomme ho messo (ci va giusta) la tanica di carburante da 10 litri.

Ecco le foto delle gomme caricate sulla moto (clicca sulla foto per ingrandire e vedere tutte le foto):

Dopo aver scattato le foto un amico (grazie Ettore) mi ha consigliato di usare le cinghie col cricchetto al posto degli elastici, quasi altrettanto veloci, ma più sicure: le userò.


14.1.2009

Oggi ho cambiato le gomme.
Ecco come si presentano dopo 27.330, cioè poco più del percorso previsto per il viaggio.

Ed ecco finalmente la tabella di marcia: file excel . 52 giorni se va tutto bene, più 8 giorni di "riserva": totale 60 giorni.


22.1.2009

Anticipata la partenza (e quindi il ritorno) di 4 giorni, all'11.6.2009.


2.3.2009
La Intermatica   mi fornirà un telefono satellitare (e relativa scheda), col quale potrò (semplicemente inviando un sms) comunicare la mia posizione (il telefono infatti è anche un gps, quindi rileva automaticamente la mia posizione e poi basta premere un tasto per inviarla tramite sms).
Lo farò ogni giorno, anche più volte al giorno se possibile e utile.

Sul sito indicato, nella sezione Geomat http://www.intermatica.it/mobile.php?page=geomat , sarà aperta (circa 10 giorni prima della partenza) una pagina dedicata al mio viaggio, esattamente qui http://www.geomat.it/
In questo modo chiunque potrà seguire il viaggio "in diretta" e in modo chiaro, poichè la posizione contenuta negli sms inviati sarà automaticamente e con precisione riportata sulla mappa; questo è un esempio di un viaggio già effettuato http://213.144.187.154/GeomatWeb/default.aspx ).
Credo sia una cosa interessante, oltre ad essere utile per la sicurezza, poichè si saprà sempre dove sono.

Inoltre chiunque potrà gratuitamente inviarmi sms da questa pagina del sito http://www.intermatica.it/mobile.php?page=inviosms
Non vi aspettate però che vi risponda dalla Cina, altrimenti il credito della scheda non mi basterà.
Ovviamente il telefono satellitare potrò usarlo anche per telefonare normalmente (e ricevere): lo userò però in questo modo solo per le emergenze.


11.3.2009
Ho scelto la tenda. Sarà il solito modello che mi ha accompagnato in quasi tutti i miei viaggi, della Nova , serie SSS60" System. Con l'occasione ho deciso di utilizzare la nuova versione, la Speedy 3 .

La scelta è dovuta al fatto che, come detto, è una tenda che ho sperimentato con soddisfazione in numerosi viaggi, che mi garantisce velocità e semplicità di montaggio e smontaggio (anche con la pioggia), ottimo comfort (con un'altezza interna adeguata), dimensioni e peso accettabili da chiusa.
La tenda comunque non sarà il riparo normale per la notte: visti i territori attraversati, dormirò normalmente in strutture fisse, ma ritengo la tenda essenziale per essere sempre in condizioni di avere comunque un riparo per la notte, dovunque io decida di fermarmi.


29.3.2009

Gomme.
Ho cambiato idea.

Approfittando di un raduno a 770 km, ho caricato due gomme sulla sella posteriore, in modo da verificare la fattibilità del proposito che avevo (come scritto sopra, il 15.10.2008) di portarmi in questo viaggio le gomme di scorta.
Ricordo che l'idea era di portarmi le gomme (quasi introvabili in Asia, a parte il Giappone) non per cambiarle a metà strada (con le mie posso tranquillamente fare 25.000 km) ma per sostituirle nel caso di danno non riparabile (non il semplice buco, quindi, ma lo squarcio, p.e sul lato della gomma).

I 1.500 km del viaggio di prova sono stati utili perchè ho verificato che:
- I 15 kg delle 2 gomme, posizionati sulla sella posteriore, piuttosto in alto a causa della conformazione della sella (molto sagomata, quindi che non permette alle gomme di poggiare completamente sulla sella in basso), si sentono un po' nella guida, soprattutto a bassa velocità e su terreni sconnessi (il semplice sterrato di ingresso a La Fratta di Sinalunga mi ha creato qualche problema).
- l’effetto “vela” (col vento laterale) è avvertibile
- dopo appena 4 ore comincia a farmi male la schiena, probabilmente perché le gomme, spingendo contro lo schienale, lo avanzano un po’ (un paio di cm), quel tanto che basta a modificare la mia postura ottimale in sella, che normalmente mi consente di stare molte ore alla guida senza avvertire nessun problema.

In queste condizioni, i benefici (statistici, perchè probabilmente quelle gomme non mi serviranno durante il viaggio) sono superiori ai rischi (reali).
Pertanto ho deciso di non portarle.

Se fosse necessaria una gomma nuova, e non la trovassi sul posto delle mie misure, me la farò spedire dal mio meccanico, che ne avrà già 2 (ant. e post.) pronte, in attesa di una mia telefonata dall'Asia.

Le mie gomme sono: anteriore 130/70-18 63H - posteriore 160/80-16 75 H . Normalmente uso i Bridgestone Exedra G709 per l'anteriore (sono gli stessi del 1800, quindi radiali, e li preferisco ai G701, pari misura, che non sono radiali) e i G702 per il posteriore (che non sono radiali, il 1800 ha misure diverse per il posteriore).

Ho chiesto dei preventivi a note agenzie di spedizione: entro una settimana dovrebbero consegnare anche in Mongolia.
Certo, non nella piccola città, ma almeno nelle capitali il servizio è garantito e spesso anche in molte altre città principali.

E comunque, così parto più tranquillo, senza la presenza incombente e fastidiosa di quel peso dietro di me.


22.4.2009

Ho comprata una seconda fotocamera. Visto che ogni tanto mi capita di perderla (l'ultima volta in Islanda), ho infatti preferito, in questo lungo viaggio, partire con due fotocamere. Inoltre il modello comprato (della stessa serie che uso con soddisfazione fin dal 2003), è più moderno, con maggior risoluzione e zoom, e soprattutto permette di fare filmati ad alta definizione (1.280 x 720 30fps). In questo modo userò la mia solita telecamera minidv per le riprese fisse da bordo dellla moto, e la nuova telecamera per riprese "a mano", sia quando sono sceso dalla moto, che alla guida, tenendola in mano (quando le condizioni di guida lo permetteranno, che su un supporto ram mount fissato alla moto.

Per memorizzare le molte foto prevedibili (sempre più "pesanti" perchè i pixel aumentano) e i filmati (estremamente pesanti), ho acquistato 2 schede SD ad alta velocità da 16 GB l'una.  Mi porterò comunque anche il mio laptop (appena un kg di peso e disco SSD) in modo da poter compiere copie di backup (oltre a connettermi ad internet quando troverò luoghi adeguati).

L'acquisto del materiale fotografico l'ho compiuto presso il mio solito fornitore di fiducia della mia città, il Centro Fotografico Leccese , di Ottorino Cappello.


2.5.2009

Fin dall'inizio ho stabilito un budget con cui affrontare questo viaggio; gli sponsor sono stati pochissimi, come potete leggere sopra, e li ringrazio. Ma è un ringraziamento particolare che faccio a due amici, winger come me, che oggi mi hanno dato un contributo per il mio raid in moto.

Li ringrazio non solo per la somma (comunque utile per il viaggio, in cui ho già affrontato tante spese), ma per la fiducia dimostrata nei miei confronti. Grazie Sisa e Giotto (titolari della METALL-LUX S.r.l.).


15.5.2009

Giornata terribile oggi. Dopo tanta preparazione, fatica, contatti, spese, oggi dalla Cina mi hanno comunicato che mi è rifiutato il permesso di entrare con la mia moto, via terra. Già nei giorni scorsi avevano crerato problemi per via dell'influenza suina (quarantena e chiusura delle forntiere via terra), problemi superati con una consistente "mancia" all'agenzia cinese.
Poi oggi la notizia che i problemi sono più gravi del previsto, serve più tempo o molti più dollari. Una cifra davvero spropositata. Sarei anche in condizioni di pagarla quella cifra, ma mi rifiuto di togliere alle necessità della mia famiglia una tale somma, per via della ottusa burocrazia cinese.

Ho rifiutato e così mi sono ritrovato, dopo quasi un anno di preparazione, con le frontiere della Cina sbarrate.

Ma la delusione è durata poco: già un o'ra dopo la notizia, avevo abbozzato un programma alternativo. Sfruttando i visti per gli altri Stati (già ottenuti), posso inziare il viaggio come programmato; arrivato in Kazalistan, invece di svoltare a est per la CIna, continuerò verso nord, entrerò in Russia e da lì in Mongolia, che in questo momento diventa la meta estrema del mio viaggio.

Dedicherò qualche giorno in più alla Mongolia e da qui tornerò in Russia, ad Irkutsk, da dove inizierà il ritorno lungo la strada prevista dall'inizio. Durata e km restano pressocchè uguali. Non c'è la Cina, ma c'e l'affascinante e selvaggia Mongolia. E meno problemi burocratici.

Ecco il percorso. e qui c'è la tabella di marcia prevista (26.000 km in 57 giorni).

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